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Sant’Antimo. Un piano per i 51 beni confiscati alla camorra

Sant’Antimo: Il Comune è pronto ad acquisire 51 immobili confiscati alla criminalità organizzata

Il Primo Cittadino di Sant’Antimo, Aurelio Russo, ha manifestato dinanzi al Prefetto la volontà di acquisire, a patrimonio comunale, 51 immobili sequestrati alla camorra. Si tratta di case, ville, attività commerciali e terreni che, il primo cittadino, intende destinare alla comunità Santantimese per rendere tangibile l’azione di contrasto alla criminalità e creare nuove occupazioni per i giovani attraverso i cespiti adibiti ad attività commerciali.

I 51 immobili andrebbero ad aggiungersi agli altri 25, sempre confiscati alla camorra, che lo scorso 25 giugno vennero affidati al Comune dalla responsabile dell’ufficio territoriale di Governo, Carmela Pagano.

I beni confiscati –si legge in una nota ufficiale – saranno messi a disposizione dei cittadini, delle associazioni e delle cooperative, attraverso bandi pubblici a garanzia di un’assegnazione equa. Le case saranno offerte a prezzi competitivi mentre invece, le attività commerciali costituiranno un nuovo fattore di sviluppo, creando occupazione per i giovani.
Restituire alla collettività i beni confiscati alle organizzazioni criminali –spiega il primo cittadino – rappresenta l’emblema tangibile della presenza dello Stato sul territorio e affermare, in modo concreto, il principio della legalità.