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La scelta di Di Maio che rischia di far naufragare il M5S

Il M5S sembra essere sulla cresta dell’onda dopo i recenti sondaggi che vedono i grillini come primo partito d’Italia, ma che una questione che rischia di far emergere un folto numero di scontenti tra gli elettori.

 

Le missioni diplomatiche di Luigi Di Maio negli USA o a Cernobbio, hanno conferito al leader grillino un aurea moderata che però non potrebbe piacere alla parte più oltranzista del M5S.

Difatti il MoVimento nasce per prendere una posizione netta contro le lobby finanziare e contro la politica che oramai, a detta grillina, è stantia e autoreferenziale e non porta benefici per il Paese.

Ebbene questa svolta moderata sarebbe invisa proprio a quell’ala che faceva di queste idee veri e propri capisaldi della propria lotta elettorale verso la eliminazione definitiva della ‘vecchia politica’ e che ora vede proprio Di Maio avvicinarsi a grandi passi verso questa scelta.

La ragione preponderante, però, sembra essere quella dell’allontanamento del M5S al popolo, che portava il cittadino, di nuovo, dopo anni bui, al centro della democrazia.

Proprio grazie a questo tipo di scelta, Grillo e i suoi adepti hanno conquistato una grosso consenso tra i cittadini che si sentivano inascoltati dagli alti palazzi. Una scelta che incuteva timore ai politici vecchio stampo.

Ora, invece, con la svolta ‘rassicurante’, appartenente alla democrazia Cristiana, che ha imperato per anni in Italia, il cittadino che prima si sentiva forte e poteva incutere timore alla Politica Nazionale, ora si sente di nuovo schiacciato da quest’ultima.

Insomma, la scelta ‘democristiana’ di Luigi Di Maio, rischia, invece di far diventare il M5S la forza politica preponderante del Paese, di far perdere numerosi consensi proprio da quei cittadini che avevano visto il MoVimento come la nuova sferzata di freschezza nella vetustà della Politica Italiana.

Le Politiche ci diranno la verità.