Dal colore scuro e dalla consistenza soda, la polenta taragna è uno dei piatti storici della tradizione gastronomica delle valli bergamasche. E a Spirano è in corso in questi giorni la 9° edizione della Sagra della Polenta Taragna che si concluderà il prossimo weekend (venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 novembre).
Grano saraceno e formaggio tipico Branzi, tra i più antichi della Valle Brembana: questi gli ingredienti principali della polenta taragna. Ma alla Sagra di Spirano la polenta taragna potrà essere mangiata anche con spezzatino e funghi, brasato, funghi trifolati o formaggi locali. Il nome “taragna” deriva dal “tarai“, un bastone che era utilizzato nel passato per “tarare“, un termine che in dialetto valtellinese significa “girare“. Ed è proprio grazie a questo semplice gesto che, poco alla volta, la polenta prende forma nel paiolo.
La Sagra della Polenta Taragna si svolge al PalaSpirà (via Sant’Antonio) a Spirano nella pianura bergamasca, a pochi chilometri da Bergamo, il cui impianto urbano è caratterizzato dallo Stallazzo, una struttura composta da una corte circondata da caseggiati che un tempo ospitavano le stalle e le dimore dei coloni della Misericordia Maggiore di Bergamo. Un piccolo borgo da visitare, prima o dopo un piatto di polenta.
Diverse le novità di quest’anno nel menù: la polenta Porta Rocca, mantecata con formaggio stagionato di Bufala, e i primi piatti con i tradizionali casoncelli bergamaschi e le Chicche al Blu di Bufala. In programma anche giochi e laboratori per i bambini, musica, mercato dei produttori locali, hobbisti.
La Sagra sostiene i progetti socio-occupazionali della cooperativa Agreo per favorire l’inclusione lavorativa di giovani e adulti disabili o di persone che si trovano in momenti di difficoltà.
La cucina è aperta il venerdì dalle ore 19, il sabato e la domenica anche a pranzo dalle ore 12. È attivo anche il servizio di asporto dalle ore 11 alle ore 12 e dalle ore 19 alle ore 19.30.