Da vedere

Teatro di Dioniso

  1. Atene, Grecia
  2. Attrazione - Sito storico

Nel VI secolo a.C., per cementare la coesione sociale in città, il tiranno Pisistrato introdusse le celebrazioni annuali delle Grandi Dionisie, che si svolgevano sul versante meridionale dell’Acropoli all’interno del primo teatro del mondo, costruito inizialmente in legno. Grandi folle vi si riunivano per assistere alla competizione di recitativi corali e declamazioni in onore del dio Dioniso, mentre, fra uno spettacolo e l’altro, si svolgevano ovunque feste e banchetti.

Da queste manifestazioni nacque l’arte del teatro vera e propria. Durante una delle rappresentazioni, uno dei partecipanti, Tespi, si staccò dal gruppo e guadagnò il centro del palcoscenico per esibirsi da solista: la sua è tuttora considerata la prima performance drammatica e ancora oggi si usa l’espressione "carro di Tespi" per indicare le arti di scena.

Durante l’età d’oro di Atene, nel V secolo a.C., le Grandi Dionisie divennero uno degli eventi principali del calendario cittadino. I politici "sponsorizzavano" le rappresentazioni teatrali di tragediografi come Eschilo, Sofocle ed Euripide, mentre un tocco di leggerezza era dato dalle commedie licenziose di Aristofane. Gli spettatori arrivavano da tutta l’Attica, viaggiando a spese dello stato.

Il teatro fu ricostruito in pietra e marmo da Licurgo tra il 342 e il 326 a.C. e fu dotato di 17.000 posti a sedere suddivisi in 64 file, di cui soltanto una ventina sono rimaste intatte. Eccetto quelli della prima fila, i sedili erano realizzati in pietra calcarea del Pireo ed erano riservati ai comuni cittadini, mentre le donne venivano confinate in fondo. In prima fila c’erano 67 troni, di marmo pentelico, destinati agli organizzatori dei festeggiamenti e ai sacerdoti più importanti. Quello più imponente era riservato al sacerdote del culto di Dioniso, che sedeva riparato all’ombra di un baldacchino, ed è facilmente riconoscibile dalle zampe di leone in ottimo stato di conservazione poste a due lati. In epoca romana il teatro fu usato anche per cerimonie e avvenimenti pubblici, oltre che per gli spettacoli teatrali.

I rilievi del proscenio, le cui figure sono quasi tutte acefale, rappresentano le imprese di Dioniso e risalgono al II secolo a.C. I due personaggi forzuti e ricurvi che sono riusciti a conservare la testa sono sileni, figure dedite all’adorazione del padre dei satiri. Secondo il mito, Sileno era dotato di un enorme fallo e passava gran parte del suo tempo a vagare per i monti inseguendo le giovani ninfe per soddisfare la sua lussuria.