Da uno steccato di legno che proteggeva il dipinto di una Madonna allattante, venerato da folle di fedeli, deriva il nome questa basilica rinascimentale, eretta tra il 1521 e il 1539 per opera di Bernardino Zaccagni e del figlio Giovanni Francesco, con il contributo di Antonio da Sangallo il Giovane nel disegno della cupola. La pianta a croce greca con grandi absidi semicircolari in corrispondenza dei bracci, e tra i bracci le quattro cappelle ottagonali destinate al culto, ricorda l’armoniosa soluzione ideata dal Bramante per San Pietro in Vaticano. Ancor più esuberante appare l’interno, in cui si cimentò il rivoluzionario Parmigianino, incaricato di realizzare l’intera decorazione pittorica, ma che in 10 anni dipinse solo gli affreschi intimisti delle Tre Vergini savie (tra Eva e Aronne) e delle Tre Vergini stolte (tra Mosè e Adamo) sull’arcone del presbiterio.