Bratislava – Cosa Vedere nella Capitale della Slovacchia

Castello di Bratislava e Winter Riding Shool dal giardino barocco

Siamo al secondo giorno del viaggio in Austria, e già decidiamo di abbandonare questo stato per una piccola deviazione a Bratislava. Sarebbe un peccato essere così vicini alla capitale della Slovacchia e  non cogliere l’occasione per visitarla. Essendo il centro storico di Bratislava piuttosto ridotto sarà sufficiente una giornata, al massimo due, per poterla visitare e ritornare poi dentro i confini austriaci.

Come raggiungere Bratislava ^

Bratislava dista appena un’ora di auto da Vienna, in direzione est. In realtà è estremamente vicina ai confini austriaci, dai quali è lontana soltanto 10 minuti. Infatti già dall’Austria è possibile vedere il bianco castello sul colle della capitale e la punta del duomo cittadino.

Si può raggiungere questa destinazione anche in aereo, attraverso l’Aeroporto M.R. Štefánik distante circa 9 km dal centro cittadino. Inoltre sono presenti numerosi pullman che compiono il tragitto che collega questa città con la capitale austriaca o quella ungherese (Budapest).

Se invece si opta per l’automobile, anche in Slovacchia come in Austria è necessario acquistare la vignetta per circolare sulla via autostradale, ma se l’intenzione è quella di raggiungere solo Bratislava lo si può evitare, circolando sulla normale rete stradale nella parte slovacca. Una volta arrivati in città è necessario trovare parcheggio, attività non proprio facilissima. Il consiglio è quello di prenotare un albergo dotato di posti auto. Noi l’abbiamo fatto, ma pochi giorni prima del nostro arrivo ci hanno comunicato gli improvvisi lavori alla rete tranviaria che avrebbero determinato la chiusura della strada per raggiungere l’alberto.

Bratislava - Centro Storico e Castello dall'Austria

Ci arrangiamo quindi facendo diversi giri tra i lavori stradali e i piccoli parcheggi dotati di parchimetro che abbiamo trovato.

Cosa Vedere a Bratislava in Un Giorno ^

Una volta fatto il check in in albergo, saliamo in camera e appoggiamo i bagagli. La mattina è cominciata presto, infatti prima di raggiungere la Slovacchia, abbiamo visitato il lago sotterraneo più grande d’Europa, il Seegrotte, poco distante da Vienna. Ci riposiamo qualche minuto prima di ripartire alla scoperta di cosa vedere a Brastislava.

Anche qui riusciamo a visitare tranquillamente la città muovendoci a piedi e senza il bisogno di mezzi pubblici. Il centro cittadino è letteralmente spaccato in due da una grossa arteria stradale che lo divide proprio davanti l’ingresso del duomo cittadino (San Martino). Da una parte si trova tutto il centro storico, mentre dall’altra si trova la salita per i vecchi vicoli che conducono fino al castello. Queste due parti sono collegate da alcuni ponti pedonali.

La città è anche attraversata dal fiume Danubio le cui acque impetuose scorrono sotto i lunghi ponti cittadini. Sul lungofiume si incontrano tante persone che fanno running a qualsiasi ora del giorno e della notte.

Bratislava, con circa 490.000 abitanti, è la città più grande dell’intera Slovacchia nonché la più viva e moderna, ricca di cantieri dopo l’ingresso della nazione nell’euro.

Il suo centro storico è stato contaminato dalle varie influenze dei popoli che hanno regnato su questa terra o a cui si trovano vicini: ungheresi, cechi e austriaci.

Stara Trznica – Vecchio Mercato Cittadino ^

Stara Trznica - Vecchio Mercato di Bratislava

Usciti dall’hotel puntiamo subito in direzione della parte più centrale della città. Vogliamo scoprire cosa Bratislava ha da offrire. Il primo punto di interesse che incontriamo è lo Stara Trznica, ovvero la sede del vecchio mercato coperto cittadino. Si tratta di una zona di passaggio molto vissuta: davanti al grande palazzo si trovano diverse fermate di tram e autobus.

Il palazzo del mercato venne completato il 31 Ottobre del 1910 e la necessità di questo spazio da parte della cittadinanza era così sentita da farlo entrare in funzione subito il giorno successivo. Questo bell’edifico, dalla grande facciata chiara illuminata dalle numerose porte e finestre, continuò la sua funzione per circa 50 anni. Nel 1982 venne riutilizzato convertendolo a studio televisivo, per poi essere nuovamente abbandonato.

Simbolo cittadino, lo Stara Trznica venne completamente ristrutturato e riportato all’aspetto originale nel 1990. Ora è diventato un punto di incontro per la città, che ospita al suo interno eventi artistici e culturali, grazie alla sua capienza di circa 1500 posti.

La piazza del mercato vecchio viene invece utilizzata ogni sabato come sede di un piccolo mercato.

Slovak National Theatre – Teatro Nazionale Slovacco ^

Slovak National Theatre di Bratislava

Arriviamo poi nella più grande piazza di tutta Bratislava, Hviezdoslavovo Namestie. All’inizio della piazza si trova il vecchio edificio dello Slovak National Theatre, proprio dietro a dei giochi di vapore acqueo e a un ciottolato piuttosto elaborato.

Il teatro nazionale slovacco (Slovenské národné divadlo) si compone di tre strutture:

  • l’antico teatro slovacco, quello che abbiamo davanti ai nostri occhi
  • il neorinascimentale teatro della città vecchia
  • il teatro moderno di Bratislava (nei pressi del Danubio)

L’edificio che stiamo ammirando risale agli anni dell’impero austro ungarico, venne infatti costruito nel 1885 circa su progetto di Fellner e Helmer, due architetti austriaci che progettarono diversi teatri nelle città dell’impero. La costituzione di questo teatro, in stile neorinascimentale, fu un grande evento per la città di Bratislava, tanto che all’inaugurazione del 1886 partecipò l’intero governo ungherese e il suo primo ministro. In quell’occasione venne messa in scena una delle opere ungheresi più importanti: il Bank Ban.

Inizialmente la capacità di quest’edificio era di 1.000 spettatori e venne costruito sulle ceneri di un precedente teatro classico risalente al 1776 che venne demolito proprio per fare posto a questa nuova costruzione. All’interno del vecchio teatro nazionale slovacco andarono in scena compagnie teatrali tedesche e ungheresi, fino a quando nel 1919 non venne istituita la Cecoslovacchia, che se ne appropriò con le sue compagnie. Nel 1920 arrivò il titolo di Teatro Nazionale Slovacco.

L’ultima grossa ristrutturazione del palazzo risale agli inizi degli anni ’70 dello scorso secolo.

Palazzo della Filarmonica ^

Palazzo della Filarmonica Slovacca
Sala da Concerto e Ministero dell'Ambiente

Volgendo lo sguardo verso destra, timidamente nascosta tra gli alberi che coprono buona parte della facciata, si può vedere la facciata del palazzo che ospita la filarmonica (Slovenska Filharmonia).

Il palazzo è piuttosto lungo, e da qui si protende fino ad arrivare alla sponda del fiume Danubio, al fianco del palazzo che ospita la sede del ministero dell’ambiente slovacco.

La filarmonica slovacca venne fondata nel 1949 e già dall’anno successivo ha trasferito la sua sede in questo edificio, ovvero la sala da concerto barocca Reduta Bratislava, costruita nel 1773.

Piazza Hviezdoslav ^

Dopo aver passeggiato un po’ lungo la sponda del Danubio, le cui acque impetuose scorrono veloce nel largo letto del fiume, ritorniamo in piazza Hviezdoslav. Questa piazza è estremamente lunga e contornata da palazzi storici e bei giochi di pavimentazione, che sottolineano le sue dimensioni e la sua profondità. Ai lati della piazza si trovano numerosi alberi che nelle giornate più calde si trasformano in preziosi alleati. Dietro alle file di alberi ci sono invece tantissimi negozi e ristorantini, pronti ad accogliere i turisti.

Una guida del luogo sottolinea al suo gruppo di fare attenzione ai borseggiatori, che in questa zona sembrerebbero essere numerosi.

La piazza è legata al celebre drammaturgo e poeta slovacco Pavol Orszagh Hviezdoslav di cui oggi porta il nome e che è raffigurato in una grandissima statua che sormonta una fontana. Durante gli anni il nome di questa piazza è cambiato numerose volte, prima di arrivare a quello del poeta.

Piazza Hviezdoslav era già presente durante il regno di Ungheria, infatti si stima che abbia circa 1000 anni. Dall’hotel Zoldfa, il leader nazionale ungherese, proclamò rinato lo stato d’Ungheria nel 1848, a seguito della firma delle leggi di Marzo nella sala degli specchi del palazzo Primaziale.

La piazza, che per secoli somigliava più a un grande giardino, venne trasformata in questo assetto alla fine del XX secolo. Le lunghe fontane che si sviluppano per 70 metri lungo alcune zone del perimetro della piazza prendono il posto dell’antico fossato che si trovava qui e che componeva la cinta muraria della città. Queste fontane sono state inserite negli anni 2000.

Alla fine di piazza Hviezdoslav si trova invece il Morovy Stip, ovvero la colonna della peste. Anche in questo caso si tratta di un’antica colonna eretta per commemorare la fine della peste che colpì la città. Risalente al 1712, venne danneggiata durante il XVIII secolo, così venne riparata da un piccolo cancello in pietra chiara. Lungo la sua altezza e sul piedistallo, si trovano opere legate all’epidemia: l’ultima unzione, il rosario, la custodia dei morti.. Alla sommità della colonna si trova invece la rappresentazione della santa trinità.

Cattedrale di San Martino – Duomo di Bratislava ^

Percorrendo la strada che da un lato ha il centro storico e dall’altra l’arteria principale cittadina di Bratislava, lasciamo Piazza Hviezdoslav e raggiungiamo il duomo, ovvero la cattedrale di San Martino.

La facciata del palazzo è proprio posta verso la strada, tanto che se la si volesse fotografare frontalmente, sarebbe necessario farlo in mezzo al traffico cittadino. Per raggiungerla utilizziamo una scalinata che ci porta al livello della strada, proprio davanti al grande portone di ingresso.

La sua posizione segna il confine occidentale della città vecchia. Il duomo di San Martino venne costruito nel XIV secolo, sopra i resti di un cimitero e di una chiesa romanica. Nonostante venne consacrato solamente nel 1452, i lavori per la sua completa costruzione non si fermarono e si protrassero per altre decine d’anni.

Quest’edificio non è importante solo per Bratislava, ma ha una grande storia alle sue spalle: dentro la cattedrale di San Martino vennero infatti incoronati i sovrani ungheresi dal 1563 e per quasi 300 anni.

La struttura semplice della chiesa è dominata dall’alto campanile di circa 85 metri. Le tre navate interne sono divise da alti pilastri che congiungono le volte a crociera. La struttura è arricchita da alcune cappelle gotiche a barocche, costruite tra il XV e il XVIII secolo. La tenue luce interna deriva soprattutto dalle alte finestre laterali dotate di svariate vetrofanie.
Il campanile fu al centro di diverse ricostruzioni, venne infatti danneggiato da un fulmine nel 1760, ma fu prontamente ricostruito seguendo lo stile barocco, adottato anche nella costruzione delle nuove cappelle. Nel 1835 venne però nuovamente distrutto a causa di un incendio, per poi essere ripristinato 12 anni dopo con l’inserimento di una grande riproduzione della corona di Santo Stefano placcata in oro.

All’interno di questa grande cattedrale avvenivano anche cerimonie solenni che passarono alla storia, tra le quali il debuto di Beethoven con la sua “messa sollemnis”. Una targa ricorda il punto esatto in cui il compositore si esibì. All’interno del duomo di San Martino si trovano infine alcuni sepolcri, che ospitano i corpi di alcune potenti famiglie cittadine.

Castello di Bratislava (Hrad) ^

Salendo su per la collina posta davanti al duomo di San Martino, ci troviamo davanti il simbolo dell’intera città di Bratislava. Si tratta del bianco castello, che è visibile da diversi chilometri di distanza, già dall’Austria.

Attualmente all’interno dell’Hrad è ospitato il parlamento slovacco, per cui molte delle sue stanze non sono visitabili. Il lunedì, giorno in cui noi visitiamo la città, sono chiuse anche le altre stanze che ospitano mostre temporanee. Sono comunque visitabili liberamente tutte le altre aree esterne, ma comunque interne alle mura.

Il castello è interamente circondato dalle mura e durante la notte viene illuminato e sembra ancora più imponente di quanto le sue dimensioni già non lo siano. All’ingresso del castello troviamo una mappa che ne descrive bene le varie parti e ci fa capire come orientarci.

Mappa del Castello di Bratislava

Il castello venne costruito a partire dal X secolo e fu la sede dei regnanti ungheresi durante il XVI secolo. La sua struttura subì spesso delle variazioni, soprattutto durante il XVIII secolo su richiesta di Maria Teresa d’Austria. Un evento tragico però, ne comportò la totale distruzione: nel 1811 divampò un incendio che fece sparire il castello.

Bratislava rimase senza il suo castello fino al 1953, quando si optò per la sua totale ricostruzione. Questo è il motivo per il quale il castello appare (ed è) così recente.

La parte cittadina del castello è abitata da svariati secoli. Bratislava sorge infatti in una zona centrale dell’Europa e la posizione rialzata sulla collina era ottima anche per monitorare tutti i movimenti che si verificano intorno. Già nel 3500 A.C. quest’area ospitava un insediamento fortificato. Vista la sua posizione confinante con l’Impero Romano dal I al IV secolo la fortezza qui presente venne colonizzata dai romani.

La dominazione slava, intorno al IX secolo, fece sì che vennero costruite nuove strutture tra cui un grande bastione in legno, ad arricchimento di quanto già presente. Nello stesso periodo venne inoltre aumentata la potenza di difesa, migliorando la cinta muraria.

La costruzione in pietra del castello avvenne solo a partire dal X secolo, trasformando il castello in uno dei più importanti dell’intero regno d’Ungheria. Contestualmente continuarono i lavori per migliorare ulteriormente le opere di fortificazione.

Durante il XII secolo il castello adottò lo stile proto romanico, quando il re Béla III d’Ungheria decise che questa sarebbe stata la sede definitiva del regno ungherese. L’efficace fortificazione del castello, permise a questa fortezza di resistere agli attacchi mongoli del XIII secolo contro il regno ungherese. Per monitorare meglio il territorio, visti gli attacchi subiti, venne costruita un’alta torre di vedetta, subito accompagnata dalla costruzione di altre 7 torri minori. Questa torre è attualmente incorporata alla struttura del castello.

Nel XIV secolo il castello venne occupato da Sigismondo di Lussemburgo, che ordinò una serie di ammodernamenti alla struttura. L’occupazione durò molto poco, infatti nel 1389 il castello venne riconquistato da un nobile di origini polacche al servizio della corona ungherese. Nella prima metà del XV secolo il castello divenne il fulcro di tutto l’impero e venne ulteriormente fortificato. Proprio a questo scopo vennero fatti arrivare i migliori materiali dalla vicina Austria e si edificò il castello più grande che sia mai stato costruito. Lo stile del castello è quello gotico e ai giorni nostri sono arrivati solo alcuni piccoli particolari, scampati al disastroso incendio.

Durante il XVII secolo il castello subì una temporanea occupazione da parte delle truppe antiasburgiche, in un periodo di rappresaglia e contestazione, per poi essere riconquistato nuovamente dalle truppe imperiali.

Il castello ricostruito lo scorso secolo era con le facciate in pietra, ma dopo l’ultima ristrutturazione del 2008, venne totalmente pitturato di bianco, creando quell’effetto luminoso e dandogli l’impressione di dimensioni ancora maggiori all’apparenza.

Corte ed edifici esterni al castello ^

L’intera corte esterna al palazzo del castello è abbastanza grande e ricca di edifici più piccoli, la maggior parte dei quali visitabili solo esternamente. Noi entriamo,  e poi usciremo, dalla porta Sigismondo anche nota come Porta Corvina. Questa porta, in stile gotico, risale alla prima metà del XV secolo, quando sotto al potere di Sigismondo di Lussemburgo venne fatta una prima rivisitazione dell’antico castello. Porta Sigismondo è arrivata praticamente intatta ai giorni nostri.

Dopo aver varcato l’ingresso orientale del castello, percorriamo la via contornata di pietra che conduce fino alla piccola casa nel bastione del castello. Saliti sopra al bastione si può godere di un bellissimo panorama sul Danubio e sulla periferia della città. L’ingresso al bastione panoramico è segnato da un grande portale dotato di tre ingressi con alte colonne sormontate da statue.

Sulla terrazza ovest del castello si trovano invece altri edifici che danno su di un giardino curato e che ospitano mostre d’arte temporanee e un piccolo bar in cui è possibile fermarsi per riposarsi qualche minuto.

Edifici nella Terrazza Ovest del Castello

Corte d’onore e il castello ^

Scalinata verso ingresso alla corte di Onore del Castello di Bratislava

Lungo le spesse mura che fungono da cinta e da supporto al castello si trovano numerosi slovacchi che si godono un po’ di tempo libero. Seduti con le gambe a penzoloni sul piano sottostante guardano lo scorrere del fiume Danubio e scherzano tra di loro. Il castello bianco e regolare risulta davvero imponente visto da qui sotto.

Attraverso la scalinata che sale fino all’ingresso raggiungiamo la corte d’onore, ovvero lo spazio subito davanti al portone d’accesso al castello vero e proprio. Per farlo passiamo sotto l’alta cancellata dotata di una porta pedonale.

Antistante l’ingresso si trova una piccola piazzetta, la corte d’onore appunto, sulla quale c’è anche la statua che ritrae Svatopluk, il sovrano ceco che portò la grande Moravia alla sua massima espansione.

Imbocchiamo le porte di accesso alla corte interna del castello e ci ritroviamo in un cortile estremamente luminoso da dove si può accedere anche alle sale delle mostre del museo nazionale slovacco. Di tanto in tanto si vede uscire qualche funzionario del parlamento. Il cortile è completamente sgombro, si trova solo la bocca dell’antico pozzo risalente alla seconda metà del XV secolo.

I giardini ^

Proprio sul fianco del castello e accessibile tramite il recinto in muratura che lo contiene, arriviamo ai giardini del castello. Nella prima parte il “garden pavillion“, mentre al livello sottostante si trova il giardino barocco.

Il primo è piuttosto colorato e risalta enormemente, grazie anche a tutti i muri bianchi che lo circondano, così come il colore della ghiaia. Le piante e i fiori seguono delle linee ben precise che creano uno spettacolo scenico non indifferente. Sicuramente questo giardino richiede il lavoro costante di giardinieri, perennemente occupati a mantenere il verde e a sostituire le piante che si seccano. Dietro al giardino si trova la piccola Orangerie, in una sala collegata al castello. Al fianco, invece, c’è un altro edificio che ospita il maneggio d’inverno.

Scendendo la breve scalinata che congiunge i due giardini arriviamo al giardino barocco, dal quale si ha un’ottima visuale sull’intera struttura del castello. Sotto, più piccola, si può rivedere l’orangerie e a destra l’edificio per il maneggio. Questo giardino, messo a nuovo dopo la ristrutturazione del 2008, è molto più povero di colori rispetto al precedente, ma comunque estremamente affascinante. La regolarità della posizione dei giovani alberi, interrotti in maniera regolare dai giardini, dà un senso di ordine che un occhio scientifico come il mio non può che apprezzare.

Resti archeologici ^

Fuori dal giardino, si trovano alcuni resti archeologici lasciati a cielo aperto. Sono i resti del periodo della grande Moravia (IX secolo circa), ma non solo. Quello che possiamo vedere è ciò che è rimasto della Grande Basilica del IX secolo e della chiesa del Santo Salvatore dell’XI secolo che sorgevano proprio qui.

Da ogni punto della cinta muraria del castello di Bratislava (Hrad) il panorama è molto suggestivo. Da questo lato del castello si può ammirare il centro storico, proprio dietro le chiome dei grandi alberi che contornano la salita al castello. In questo caso è facile capire come siamo orientati, grazie all’alto campanile di San Martino che spunta alto dietro la ‘foresta’.

Mura Cittadine ^

Scendiamo lungo i vicoli acciottolati che dal castello conducono di nuovo alla città vecchia. Nei pressi della strada che taglia in due il centro storico prendiamo uno dei ponti pedonali che ci permettono di attraversare la strada in sicurezza. Si tratta di un ponte rialzato che ci mette in comunicazione direttamente con le mura cittadine.

Le mura sono costellate di piccole feritoie che danno verso l’esterno e che permettevano ai soldati di guardia di verificare i movimenti all’esterno e di intervenire in caso di bisogno. Il passaggio tra le due fila di mura è abbastanza largo e permette di camminare comodamente in due persone affiancate. Questo spazio viene attualmente utilizzato per dare informazioni storiche sulla città, grazie alle tavole appese. Di tanto in tanto una seconda porta permette di uscire dalle mura e ricongiungersi al centro storico. Noi percorriamo quasi tutte le mura e arriviamo fino alla cattedrale di San Martino.

Chiesa di Santa Chiara o Clarissina ^

Chiesa di Santa Chiara - Ingresso tra i vicoli
Campanile della Chiesa Gotica di Santa Chiara

Proseguiamo la nostra passeggiata in delle vie semideserte del centro. Quasi non ci sembra di essere nella città capitale del paese, da quante poche persone incontriamo. La realtà è che la via che percorriamo è una strada secondaria e lo si capisce anche da alcuni edifici malmessi che ci si affacciano.

All’improvviso notiamo uno strano campanile protendersi verso il cielo. Si tratta del campanile della chiesa di Santa Chiara, nota anche come chiesa Clarissina. Questa chiesa, costruita in stile gotico, fa parte del patrimonio comunale e viene utilizzata per eventi di tipo culturale.

La chiesa di Santa Chiara venne costruita nel 1297 dai cavalieri delle Clarisse e rimase di proprietà di quest’ordine fino al 1782, quando l’ordine delle Clarisse venne abolito e l’edificio trasformato nella sede di un’accademia di legge. Il particolare campanile, a 5 punte, venne invece aggiunto solo nel XV secolo.

Michalska Ulica ^

In un batter d’occhio arriviamo in Michalska Ulica. Questa strada è una delle principali del centro storico e sicuramente una delle più importanti: collega infatti la porta di San Michele alle piazze principali: Frantiskanske Namestie e Hlaven Namestie.

Su di questa strada si trovano diversi palazzi storici e durante la sera va in scena un particolare spettacolo di luci e laser (forse un po’ kitsch per i miei gusti). Su Michalska Ulica si trovano tantissimi negozi, da quelli di souvenir a negozi di abbigliamento e ristoranti. Per noi è giunto il momento di una sosta, così ci fermiamo in un piccolo negozietto a metà tra bar e piccoli alimentari e ci rifocilliamo un po’.

Michalska Ulica - Via Storica del Centro di Bratislava

Piazza Frantiskanske Namestie ^

Bratislava - Piazza Frantiskanske Namestie

Frantiskanske Namestie o piazza Francescana si trova proprio dietro la piazza principale della città di Bratislava. Il suo nome è stato cambiato nel 1991, mentre fino a quell’anno era conosciuta come Piazza Dibrovo. Il nome attuale deriva da un edificio che si affaccia su di questa piazza: la chiesa e il monastero francescano del XIII secolo.

Al centro della piazza si trova invece una fontana con la statua di una donna. La fontana risale alla fine del XVI secolo, mentre la statua è dell’inizio del XIX secolo.

Nonostante la posizione centrale anche qui non c’è troppo via vai. Diverse casette rosse sono dispose su due file e ospitano dei mini banchetti che vendono cibarie e prodotti tipici.

Kostol Zvestovania Pana – Chiesa Francescana ^

Kostol Zvestovania Pana - Chiesa Francescana
Interni della Chiesa Francescana

Anche la chiesa francescana (Kostol Zvestovania Pana) venne costruita in stile romanico-gotico. Si tratta dell’edificio religioso più antico di tutta Bratislava arrivato ai giorni nostri. La costruzione di questo complesso cominciò in epoca medievale, partendo dal monastero adiacente la chiesa. Il monastero prima e la chiesa dopo sono stati costruiti nel XIII secolo, ma nei secoli successivi vennero rivisti secondo uno stile barocco e classicista.

Tra il 1580 e il 1586 la serie di terremoti che colpì la città di Bratislava danneggiò seriamente anche il monastero e la chiesa di francescana, che vennero risistemate secondo lo stile rinascimentale. Ad oggi, infatti, della parte gotica rimangono solo il presbiterio e parte delle mura perimetrali della navata principale.

Hlavne Namestie – Piazza Maggiore ^

Lasciata la chiesa francescana ci ritroviamo nella piazza più centrale della città di Brastilava. Siamo in Hlavné námestie, che letteralmente significa “piazza principale”. Il suo nome, durante il periodo comunista cominciato nel 1948 e finito nel 1989 la piazza fu “piazza 4 Aprile”, a ricordo del giorno in cui Bratislava venne liberata dall’esercito comunista alla fine della seconda guerra mondiale.

Su di questa piazza si affacciano tantissimi edifici storici e palazzi eleganti, tra cui il vecchio municipio, alcuni alberghi, la chiesa gesuita e la fontana del Roland. Questa fontana risale addirittura al XVI secolo e venne costruita per rifornire d’acqua la cittadinanza, su richiesta di Massimiliano II,  re d’Ungheria che è anche il soggetto della stessa fontana.

Kostol Najsvatejsieho Spasitel’a – Chiesa Gesuita ^

Kostol Najsvatejsieho Spasitel'a - Chiesa Gesuita a Bratislava


La Kostol Najsvätejšieho Spasiteľa è la chiesa gesuita di Bratislava. In italiano il suo nome significa Chiesa del Santissimo Salvatore. La forma dell’edificio è molto atipica per una chiesa, sembra quasi un grande palazzo residenziale.

La chiesa gesuita è in stile tardo rinascimentale e venne costruita all’inizio del XVII secolo come casa di preghiera protestante. Venne poi trasformata in chiesa evangelica, per assecondare i bisogni necessari per questa tipologia di chiesa: deve essere priva di una torre, non deve somigliare ai classici edifici sacri e il presbiterio deve essere fuso con il piano terra dell’edificio.

Nel 1855 divenne poi un tempio gesuita e dopo una parentesi nella quale l’edificio venne affidato allo stato, tornò ad essere gesuita nel 1989.

La facciata chiara della chiesa è scandita da quattro alte finestre e da tre portali: uno centrale più grande e due più piccoli laterali. Sopra il portone principale si trova lo stemma della rivolta gesuita, mentre il legno intagliato che costituisce il portone risale al XVII secolo.

Davanti la chiesa si trova la colonna Mariana, che celebra la vittoria dell’imperatore Leopoldo I sull’ascesa dei ribelli protestanti. Al fianco della chiesa gesuita si trova invece la torre civica e l’edificio del vecchio municipio (Pawera House).

Miestodrzitelsky Palac ^

Il Miestodržiteľský palác è il palazzo del vice governatore a Bratislava e si affaccia proprio su Hlavné námestie. Inizialmente di proprietà del comune, quest’edificio in stile barocco del XVIII secolo, venne acquistato nello stesso secolo per ospitare il consiglio del vice governatore e tra la seconda guerra mondiale e la rivoluzione di velluto (1989) venne utilizzato da diverse e numerose istituzioni.

Ritornato nelle mani del governo slovacco viene utilizzato per offrire servizi di ristorazione e di alloggio di alto livello ai funzionari governativi e durante le visite di personaggi illustri.

Miestodrzitelsky palac bratislava - Palazzo di Servizio per il Governo

Pawera House – Vecchio Municipio ^

Il vecchio municipio di Bratislava (Pawera house) è un complesso formato da più edifici risalenti al XIV secolo. Si tratta di uno degli edifici in pietra più antichi di tutta Bratislava ed è il municipio ancora in piedi più antico di tutta la Slovacchia.

La torre civica, che si trova alla sinistra della facciata del vecchio municipio, venne costruita nel 1370, mentre il municipio vero e proprio risale al XV secolo e fu ottenuto collegando insieme tre case a schiera, come si può facilmente dedurre dalla facciata. Al suo interno, dal 1868, si trova il museo della città di Brastilava che narra la storia della città e mette in esposizione anche alcuni strumenti di tortura.

La sua costruzione, in stile gotico, venne richiesta dall’allora sindaco Jacobus II, inglobando al suo interno anche alcune torri in pietra facenti parte delle case qui già presenti. Durante i secoli l’edificio subì diversi interventi. I due più significativi si ebbero nel 1599 a seguito di un terremoto che determinò la ricostruzione in stile rinascimentale e nel XVIII secolo venne fatto un restyling barocco alla torre in seguito ad un incendio che la distrusse parzialmente. Poco prima della prima guerra mondiale venne invece aggiunta una nuova ala neorinascimentale / neogotica.

Dal XV al XIX secolo venne usato quasi esclusivamente come municipio, anche se per brevi periodi gli furono affiancate altre funzioni: zecca di stato, prigione, luogo di mercato, deposito per l’arsenale cittadino..

Dal portone che dà sulla piazza principale si può accedere al cortile, dove è possibile ammirare i porticati su due livelli che si affacciano internamente.

Primacialny palac – Palazzo Primaziale ^

A pochissima distanza dalla piazza principale di Bratislava si trova anche il palazzo Primaziale (Primacialny palac). La facciata neoclassica di questo palazzo risale alla seconda metà del XVIII secolo ed entrò nella storia, perché all’interno della sua sala degli specchi venne firmata, nel 1805, la pace di Presburgo, che mise fine alla guerra della terza coalizione. La terza coalizione fu un accordo militare tra Gran Bretagna, impero austriaco, impero russo, regno di Napoli e Svezia che combatterono contro la Francia nel tentativo – fallito – di fermare l’ascesa di Napoleone.
La pace di Presburgo firmata dopo la battaglia di Austerlitz pose fine alla coalizione, uscita sconfitta contro la Francia.

Attualmente il palazzo Primaziale ospita il municipio di Bratislava e proprio nella sala degli specchi avvengono le riunioni del consiglio comunale. Dell’edificio si possono visitare gli interni e le corti, che sembrano quasi fuori misura se raffrontate all’imponente facciata. Nella prima corte una fontana ottagonale si trova  al centro delle alte finestre interne. La seconda corte protegge invece una statua ricca di angeli, dietro una cancellata. Sullo sfondo, invece, una parete totalmente verde crea una texture regolare e piacevole, in contrasto con lo stile pulito e lineare dell’edificio.

Laurinska Ulica ^

Raggiungiamo un’altra delle vie principali del centro storico di Bratislava: Laurinská ulica. Questa è una via larga con diversi negozi e ristorantini, anche se in numero minore rispetto a Michalska Ulica. Qui c’è abbastanza movimento, probabilmente perché siamo vicinissimi alla piazza centrale.

La strada è totalmente pedonale e anticamente era adiacente alle mura cittadine. Su questa via si trovava infatti anche una torre fortificata del XIII secolo, distrutta poi nel 1778. A ricordare il passato di questa via si trova il Laurin Gate: una griglia sospesa, sorretta da alcune corde, che celebra proprio l’antica fortificazione cittadina. Il Laurin Gate si vede già in lontananza, ma è sufficiente camminare con il naso all’insù per essere sicuri di non perderselo.

Chiesa Blu ^

Attirati dalle indicazioni sulla mappa turistica raggiungiamo anche la chiesa blu di Bratislava. A dire il vero lo facciamo anche piuttosto velocemente, perché ci stiamo avvicinando pericolosamente all’orario di chiusura. Raggiungiamo questa chiesa appena un quarto d’ora prima che chiuda, ma ci è sufficiente per poterla ammirare al meglio.

Chiesa blu è ovviamente un nickname che le è stato dato per la sua principale caratteristica, quella che balza subito agli occhi: tutto è blu, dall’esterno, alle decorazioni interne, alle sue panche. Il nome reale è però Modry Kostol, o chiesa di Santa Elisabetta. Si tratta di una chiesa recente, perché costruita  nel 1911, secondo lo stile dell‘art nouveau e le sue forme così aggraziate, come i colori pastello, la rendono una delle chiese preferite dai slovacchi per celebrare matrimoni.

Modry Kostol è una chiesa semplice, ad una sola navata, arricchita da un campanile anch’esso blu alto circa 36 metri e di forma cilindrica.

Il mosaico esterno sopra il portone di ingresso, così come un altro che si trova internamente, ritraggono Santa Elisabetta e fanno riferimento al suo miracolo. La santa nacque proprio nel castello di Bratislava, perché era la figlia del re Andrea II. Dopo aver sposato un principe tedesco ed essersi trasferita con lui in Germania, cominciò a dedicarsi alla beneficenza. Fu alla morte del marito che avvenne il miracolo che la rese celebre. Elisabetta continuò a fare beneficenza e ad aiutare i poveri, ma questo comportamento non era ben visto dalla famiglia del marito. Elisabetta era costretta a nascondere il pane che donava ai contadini sotto ai propri vestiti, per non essere scoperta. Ciò non bastò a non destare sospetti, così una volta scoperta le fu intimato di mostrare cosa portasse sotto il grembiule. Fu in quel momento che Elisabetta riuscì a trasformare tutti i panini che aveva con se in rose.

Nonostante questo, venne allontanata dalla famiglia del suo ex marito e si trasferì a Malburg  dove contribuì alla costruzione di diversi ospedali, diventando francescana. La sua breve vita si concluse a 24 anni, ma i miracoli continuarono anche dopo la sua dipartita.

Statue del Centro Storico ^

Statua del Bell'Ignazio - Angolo di Hlavne Namestie - Schone Naci

Nel centro storico di Bratislava si può anche andare a caccia di strani personaggi. Le sue vie sono infatti cosparse di tante statue che ritraggono personaggi storici o buffi, sempre pronti a strappare un sorriso ai turisti. Sarà frequente vedere i turisti più informati girare alla ricerca di tutte queste bizzarre statue e chiedersi dove sia finito il paparazzo, che scattava foto da dietro l’angolo.

Anche noi ce lo siamo chiesti e per trovarlo abbiamo percorso avanti e indietro Laurinská ulica più e più volte. Il mistero è stato poi svelato: la statua del paparazzo è stata rimossa e non è più possibile ammirarla. Si trovava all’angolo con via Radnicna, ma quando l’omonimo bar (Paparazzi) è stato chiuso, il proprietario ha deciso di rimuovere anche la statua che gli apparteneva.

Ci si può però consolare con diversi e altrettanto buffi personaggi. Il primo è uno stanco Napoleone (o qualcuno che gli somiglia molto), che si appoggia alla panchina di piazza Hlavne Namestie e con il suo cappello abbondante ascolta i discorsi dei vari turisti che si siedono per una foto.

All’angolo della piazza Hlavne con la via Rybarska brana, si trova invece Schone Naci, anche conosciuto come il Bell’Ignazio. Un allegro signore con il sorriso stampato che saluta i turisti accogliendoli con il cappello teso verso il cielo.

Sempre su via Rybasrka Brana, all’incrocio con Laurinská ulica si trova invece la statua più divertente: Man at Work o Cumil Ficcanaso, un curioso personaggio che esce dal tombino nel quale sta lavorando per incantarsi a guardare il via vai delle persone che passeggiano tra i negozi.

Porta San Michele e Ponte di San Michele ^

Ponte cittadino di Michele con statua di arcangelo gabriele

Il pomeriggio avanza e la luce comincia ad abbassarsi. Noi abbiamo ancora in mano la mappa che ci ha fornito il nostro hotel, dove rimangono ancora alcuni punti di interesse da vedere. Ormai l’ora è tarda e non sarebbe possibile accedere a eventuali musei.

Insieme alla cattedrale di San Martino e al castello, c’è un’altra torre che identifica lo skyline della città di Bratislava.. è la porta di San Michele (Michalska Brana)! Anticamente erano presenti in città quattro porte che permettevano l’accesso al centro, ma di queste quattro solo porta San Michele è arrivata ai giorni nostri.

La Porta di San Michele venne costruita nel XIV secolo per controllare gli accessi in città, grazie ai suoi 7 piani di altezza. Durante i secoli subì diversi restyling, già un secolo dopo venne rivista la parte più alta della torre e nel XVIII secolo venne dotata di una cupola in rame di stile tipicamente barocco e sulla quale si trova la statua di San Michele Arcangelo.
Dal 1758 la torre non ha più subito lavori invasivi che ne modificassero i connotati ed è arrivata così fino ai giorni nostri.

All’interno della torre di San Michele si trova oggi un museo di armi antiche suddiviso per tipologie d’arma (da fuoco, da taglio, attrezzature), mentre è possibile salire sui suoi 51 metri di altezza per ammirare uno splendido panorama di tutta la città dall’alto.

Porta San Michele è anche al centro di un inquietante leggenda: chi ci passa sotto parlando andrà incontro a morte certa entro un anno e un giorno. Per scampare da questo destino è necessario attraversare il suoi porticati trattenendo il respiro ed esprimendo un desiderio.

Questa porta di ingresso alla città si trova subito dopo Ponte San Michele, un antico ponte decorato in stile gotico e sorvegliato da diverse statue che guardano i passanti, tra cui quella dell’arcangelo Gabriele. Il ponte serve per creare un livello rialzato che permetta di accedere alla città, sotto di lui non scorre acqua, ma si trovano altre abitazioni e palazzi a ridosso del centro storico.

Palazzo Grassalkovich ^

All’esterno del centro storico, ma facilmente raggiungibile a piedi, si trova il Palazzo Grassalkovich (o Grasalkovičov palác), attualmente in ristrutturazione. La facciata principale dà su Hodzovo namestie, decorata da una grandissima fontana al centro della quale si trova un mappamondo.

Palazzo Grassalkovich è la residenza ufficiale del presidente della Slovacchia e venne costruito nel 1760 per un conte ungherese che era anche a capo della camera ungherese. La sua bassa struttura è simmetrica e costruita in stile rococò e tardo barocco. Il palazzo è dotato di numerosissime stanze e di una grande scala scenica. Al suo interno si trova anche la cappella indipendente di Santa Barbara.

Il 15 Giugno di ogni anno è possibile accedere al palazzo e visitarlo interamente. Venne scelto questo giorno, perché celebra la sua prima apertura.

Ci fermiamo qualche minuto in una delle panchine antistanti il palazzo a chiacchierare un po’ prima di decidere dove cenare. Ma non è ancora giunta l’ora di cena..

Prezidentska zahrada ^

Prezidentska zahrada - Giardini Presidenziali

… proprio dietro al Palazzo Grassalkovich si trovano i giardini presidenziali. Da dentro ai giardini si può infatti ammirare il lato B del palazzo presidenziale. Si tratta di un grande giardino in stile francese, dove il colore dei fiori e le siepi ottimamente curate, creano una piacevole ambientazione per passeggiate e momenti di relax. Una grande fontana vede al centro tre statue di ragazze che si divertono a giocare nell’acqua, non a caso il suo nome è “la gioia della vita”.

I giardini presidenziali (Prezidentska zahrada), dopo tantissimi anni in cui erano stati lasciati a loro stessi, vennero presi nel 1990 e riportati circa all’aspetto originario. Questo fu possibile grazie alla piantina ritrovata in cui è disegnato l’aspetto che questi avevano nel 1780.

Serata a Bratislava ^

Ormai stanchi ed affamati cerchiamo un posto nelle vicinanze dove poter cenare. Vorremmo, possibilmente, mangiare qualcosa di tipico, così ci buttiamo in trip advisor per vedere cosa c’è attorno che potrebbe rispondere alle nostre esigenze. Siamo in una zona poca turistica della capitale della Slovacchia e forse è proprio quello che ci vuole per non cadere nelle solite trappole da turisti.

Arrivati al locale, poco distante dal parco, ci accomodiamo e fortunatamente veniamo dotati di menù in inglese. Purtroppo la scelta per un vegetariano è piuttosto limitata, così prendo una birra e un piatto con uova e verdure, anche per pareggiare un po’ le schifezze mangiate nei pasti precedenti. Quando veniamo serviti è già lampante che non sarei mai riuscito a terminare tutto il piatto ed infatti così è, a malincuore e dopo tanti sforzi lascio un po’ di verdura nel piatto.

Dopo aver saldato un conto che sarebbe ridicolo in Italia, ci alziamo e decidiamo di tornare verso l’albergo.

Il castello illuminato nella notte che si vede in lontananza ci fa presto cambiare idea. Nonostante il vento freddo che soffia sulle vie della città decidiamo di fare comunque una passeggiata e ripercorrere le vie più famose del centro storico. Ci allunghiamo anche in una passeggiata sul fiume Danubio, attraversandolo in uno dei tanti ponti pedonali. Qui l’aria è particolarmente fredda e una leggera pioggia non migliora la situazione. In compenso la vista sul castello è impareggiabile.

Dopo aver praticamente smaltito la cena decidiamo che è giunta l’ora di tornare realmente in albergo, la stanchezza è tanta così come il desiderio di una doccia. La nostra visita a Bratislava si conclude così.

Storia di Bratislava ^

Le origini di Bratislava sono piuttosto antiche, è necessario tornare indietro fino all’anno 5.000 A.C. per ritrovare il primo insediamento in questo territorio. Nel 200 A.C. fu creata qui anche la prima fortificazione e venne addirittura fondata una zecca per coniare monete d’argento. Con l’arrivo dell’impero romano quest’area divenne la terra di confine, infatti il limite dell’impero era segnato proprio dal fiume Danubio. Resti dell’epoca romana sono frequenti nella città di Bratislava, perché diversi degli attuali quartieri vennero fondati come città nelle quali vennero costruite altrettante fortezze.

Dopo i romani fu il tempo degli slavi, che nel X secolo si scontrarono con gli ungheresi. Questi ultimi ebbero la meglio e inglobarono Bratislava nel regno ungherese, trasformando la città in un punto strategico nel confine meridionale del regno. La sua posizione, importante per padroneggiare sul territorio circostante, le costò caro: Bratislava era una città ambita e gli scontri per riuscire a conquistarla erano piuttosto frequenti.

Allo stesso tempo la città continua a fiorire e ad arricchirsi, diventando un importante centro culturale. Nel 1536 Bratislava divenne anche la capitale del regno ungherese e il suo prestigio raggiunge livelli inimmaginabili: all’interno della cattedrale di San Martino venivano incoronati undici tra re e regine, fino al 1830.

Il XVIII secolo fu quello di maggior prosperità per Bratislava, grazie al regno di Maria Teresa d’Austria che la trasformò in un’enorme città, tanto che ci fu un incremento vertiginoso di costruzioni e palazzi: la popolazione triplicò in pochissimi anni. Le cose non continuarono così bene ancora per molto, quando il re divenne il figlio di Maria Teresa, Giuseppe II, i gioielli della corona vennero spostati a Vienna nel tentativo di rafforzare i rapporti tra Austria ed Ungheria. Contestualmente molti uffici vennero spostati a Buda, continuando a togliere importanza a Bratislava, che iniziava a maturare dentro di se le basi che diedero vita al movimento nazionale slovacco del XVIII secolo.

Nel 1919 Bratislava diventa parte della Cecoslovacchia e ci rimane fino al 14 Marzo 1939 quando viene dichiarata la repubblica della Slovacchia e questa città ne divenne la capitale. Questo nuovo stato non ebbe però lunga vita, già nel 1945 la Cecoslovacchia venne ricostituita e gli abitanti tedeschi vennero espulsi, mentre quelli ungheresi vennero rimpatriati in Ungheria. Insomma, nonostante il nuovo stato la città si sentiva prevalentemente slovacca.

Il 1° Gennaio del 1993 avviene una nuova scissione interna alla Cecoslovacchia, con la formazione della Repubblica Ceca e della Slovacchia: Bratislava ha di nuovo il suo stato e ne torna ancora una volta capitale.

Mappa dell’itinerario di Bratislava ^

Noi abbiamo visitato Bratislava approfittando di un viaggio in Austria, prendi spunto dall’itinerario di 7 giorni in Austria + 1 in Slovacchia!

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Bratislava - Cosa Vedere nella Capitale della SlovacchiaA passeggio tra le vie di Bratislava, alla scoperta del recente castello e del piccolo centro storico che è possibile percorrere interamente a piedi in un giorno. Come organizzare al meglio la propria visita, per non perdersi proprio nulla.https://www.lorenzotaccioli.it/bratislava-cosa-vedere-slovacchia/
Lorenzo Taccioli