Rifiuti, ok a piano. Pugno duro su utenze fantasma

Al centro del consiglio comunale di oggi (27 dicembre) si è affrontato anche il tema del piano finanziario di Sistema Ambiente. L’assessore Francesco Raspini ha presentato gli obiettivi programmatici dell’azienda “per portare avanti le attività nel rispetto dei criteri e delle modalità stabilite dalla legge, che stabiliscono come individuare i servizi e il costo”.
Prima di tutto i dati, che confermano la percentuale di una raccolta differenziata del Comune di Lucca: “Nel 2017 la percentuale è stata del 78,32 per cento. Ci stiamo stabiizzando, quindi, in una percentuale di poco sotto l’80 per cento. Un risultato virtuoso che non è una novità per il nostro Comune e che ci spinge a fare di meglio. Anche sulla quantità dei rifiuti prodotti c’è stato un assestamento: dopo un drastico calo, dovuto alla crisi economica e al progressivo cambiamento della modalità di raccolta, oggi il quantitativo di rifiuti complessivo è di 52mila tonnellate, sostanzialmente stabile. Prevediamo, quindi, di continuare con queste percentuali di rifiuto differenziato e indifferenziato, anche per l’anno prossimo”.

Poi uno sguardo al futuro: “Le principali attività del 2019 – spiega Raspini – riguardano investimenti importanti. Sicuramente al primo posto c’è quello per la nuova sede. L’attuale sede operativa in Borgo Giannotti non solo è troppo piccola e vecchia, ma è una sede che, per tanti motivi, è ad alto impatto ambientale soprattutto dal punto di vista del rumore, come anche da indicazioni di Asl e Arpat. L’azienda ai primi di ottobre ha perfezionato un contratto di acquisto per un’immobile all’asta a San Pietro a Vico. Dopo i lavori diventerà sede operativa di Sistema Ambiente. Sistema Ambiente a differenza di tante altre società colleghe è poco patrimonializzata: a parte lo stabilimento di Nave ha poco altro, ora è in affitto per 230mila euro l’anno, costo caricato sulla tariffa. Dopo avrà un asset patrimoniale che ora non ha e risparmierà dei soldi che verranno sostituiti con un mutuo, nei primi anni. Aumenterà comunque il valore residuo dell’azienda la cui concessione scade nel 2029. Altro investimento è quello per l’impianto di Sant’Angelo che va messo a norma, soprattutto dal punto di vista degli odori e per lo stazionamento dei rifiuti nel piazzale (non più di 24-36 ore) per poi essere portati agli impianti di destinazione. La situazione, con l’investimento di circa un milione di euro, cesserà”.
“C’è in corso – prosegue Raspini – il progetto di modifica della raccolta dei rifiuti in centro storico che verrà basato, per le utenze domestiche, sulle isole fuori terra che sostituiranno la raccolta filo strada. Questo non vuol dire la fine della volontà di realizzare isole a scomparsa, ma è tutt’altro che facile dal punto di vista dell’impatto visivo e delle caratteristiche archeologiche che non sempre rendono possibile l’intervento. E soprattutto rende molto lenta la copertura della città. Le isole fuori terra elimineranno al più presto la raccolta filo strada senza incontrare gli stessi problemi delle isole ecologiche. Il progetto è finanziato al 50 per cento dall’Ato Toscana Costa attraverso un fondo stanziato dalla Regione”. “Attenzione – spiega ancora Raspini – è stata messa anche sul versante del monitoraggio delle discariche abusive. È un dato di fatto che in alcuni luoghi del nostro territorio i soliti incivili riversano rifiuti di ogni genere. Non solo intensificheremo i controlli con i furbetti delle utenze fantasma, ma compiremo un monitoraggio continuo ed alcuni interventi mirati. Si pensi alla figura dell’ispettore ambientale, i cui corsi sono iniziati in queste settimane. Poi la videosorveglianza che partirà nelle prossime settimane dell’anno, soprattutto in alcuni siti ben individuati. C’è poi il tema del parco fluviale: qui abbiamo chiesto all’azienda un servizio che sia stabile in alcuni mesi dell’anno e non a chiamata. C’è poi il tema legato ai provvedimenti per la qualità dell’aria di provvedere da novembre a marzo della pulizia delle polveri dalle strade per evitare il risollevamento delle polveri. Anche questo verrà chiesto alla società”.
“Dal punto di vista delle risorse necessarie – chiude l’assessore – per fronteggiare questi servizi l’ammontare delle risorse non crescerà, nonostante tutti gli investimenti di cui si è detto. Una parte del merito di questo risultato va al buon esito di quella attività straordinaria di incrocio delle banche dati per l’individuazione di utenze fantasme che hanno permesso di individuare 500mila euro di maggiori ricavi. Questo lavoro è iniziato da non molto e ha un duplice effetto: smettere che ci sia un abbandono incontrollato di rifiuti e recuperare anche la tariffa per i cinque anni precedenti”.
Un plauso al lavoro dell’amministrazione arriva dal presidente della commissione lavori pubblici Daniele Bianucci: “Si chiude un anno importante per Sistema Ambiente – dice il consigliere di Sinistra con Tambellini – Passi avanti sono stati fatti sul tema del monitoraggio ambientale laddove c’è una minoranza di cittadini che si macchia di comportamenti incivili. Unendoci in questa condanna deve essere maggiore l’impegno per la prevenzione e anche, se ci riusciamo, sull’educazione. Importante l’istituzione delle Gav, l’avvio del monitoraggio delle aree soggette a discarica, la sperimentazione per la pulizia del parco fluviale, che potrebbe portare a un salto di qualità importante della zona. Importante anche l’impegno per una maggiore equità contributiva.
Preziosa, poi, la previsione in centro storico delle isole fuori terrà importanti: sarà un cambio di abitudini importanti ma aumenterà il decoro. Un piano più che decoroso e che segna il destino di un’azienda che mi pare ben amministrata e con un management all’altezza”.
Di tutt’altro avviso Marco Martinelli, capogruppo di Forza Italia: “Il nostro voto – dice – sarà contrario a una politica che non ci soddisfa e non soddisfa i cittadini. A fronte di una tariffa alta per le utenze domestiche e altissima per le utenze non domestiche il risultato è di un servizio scarso.
Sul discorso delle isole ecologiche, a fronte della decisione di puntare tutto sul porta a porta nel centro storico, noi fin dall’inizio abbiamo evidenziato la necessità di unire la previsione della raccolta filo strada con i cassonetti. Ma solo ora si arriva a questo sistema misto e solo a fronte di proteste da parte di cittadini e residenti. Quanto alle isole ecologiche non è stata soddisfacente neanche la individuazione dei punti dove sono state realizzate e dove si voleva farlo. Su tutti voglio ricordare la querelle su piazza Santa Maria Corteorlandini. Un tema su cui ci sono state notevoli inefficenze”.
Dopo la bagarre per l’intervento stoppato del consigliere del Movimento Cinque Stelle, Massimiliano Bindocci (leggi qui), che aveva iniziato a sollevare il problema dell’organizzazione del lavoro delle commissioni in vista del Consiglio, e la sua uscita dall’aula per l’espulsione da parte del presidente Battistini, è intervenuto Remo Santini per le liste civiche SiAmo Lucca e Lucca in Movimento: “Riprendo le ultime parole del consigliere Bindocci per affermare che la questione del dibattito in commissione ha confermato quantomeno una certa disorganizzazione. Quanto al servizio è vero, come accennato da Martinelli, che la percezione de cittadini è negativa. È mancata una informazione capillare e tempestiva e sono mancate campagne del comune per capire quali erano le posizioni promosse dall’amministrazione”. Anche da Santini accuse di disorganizzazione sul posizionamento delle isole ecologiche, poi interviene sul mancato aumento della tariffa: “Un altro rincaro sarebbe stato inaccettavile e indigeribile dopo il 5 per cento di quest’anno”. E ancora sull’impianto di Sant’Angelo: “Si punta molto – dice il consigliere – al progetto per abbattere i cattivi odori, ma nessuno ha segnalato che lo stesso è fortemente osteggiato da parte degli abitanti, cui si è presentato, come di consueto, un progetto chiavi in mano. In realtà i cittadini chiedono la delocalizzazione al più presto del sito e questo investimento di un milione di euro sembra allontanare i tempi in cui questo accadrà”. Infine un tema caro alle civiche, quello del cambio d’appalto per la raccolta degli indumenti usati: “Questo dimostra che sui rifiuti si cerca fare cassa su tutto. Dall’1 ottobre il servizio per stracci e indumenti usati non è più affidato alla Cometa di Lucca, una cooperativa sociale nata dalla Caritas Diocesana. L’appalto è andato a una coop di Roma che non è una cooperativa sociale e sul tema c’è un ricorso al Tar. Così si sono messi a rischio dei posti di lavoro a Lucca, di personale particolarmente svantaggiato. Si fa cassa sulla povertà e sui servizi ad essa collegati”.
A Santini e agli altri consiglieri risponde il sindaco, Alessandro Tambellini. Partendo dall’impianto di Sant’Angelo e Nave: “Si sa che la questione riguardo all’impianto è molto complessa. Si è pensato anche a realizzare una strada diversa da via Ducceschi per l’accesso. Ma una cosa è dirlo e una cosa è farlo. Sistema Ambiente ha avuto, peraltro, dei problemi di approvvigionamento finanziario, con aumento di capitale non sottoscritto dal socio privato. Si fa presto a immaginare collocazioni diverse ma dove, con quali mezzi e con quali strutture? Nel frattempo si tratta di creare meno disagio possibile”. Sulla questione Cometa il sindaco è chiaro: “Le indicazioni che diamo alle partecipate – spiega – è di rispetto della legge. Quindi quando facciamo delle gare queste son fatte bene. Ora vediamo sul tema della raccolta degli indumenti usati cosa dirà il Tar. Di sicuro noi siamo tenuti a rispettare le norme, è un principio fondamentale che non si può derogare”. E ancora: “Sulle isole ecologiche – spiega – non è vero che si sa sempre tutto di Lucca e si è andati per tentativi, certo che prevedere la realizzazione di 18 isole ecologiche può essere complicato. Ora comunque si affronterà il tema delle isole fuori terra. È vero, infine, he sarà importante fare ancora molto sul tema dell’educazione. Ma va ricordato che la città appartiene al senso di responsabilità di ognuno. Se non si capisce che buttare un sacchetto di rifiuti diventa un danno per tutti, è un problema ma non solo per chi amministra ma per la città nel suo complesso”.
Raspini risponde invece alla sollecitazione del consigliere di Casapound, Fabio Barsanti, sullo stato di agitazione in Sistema Ambiente: “Assieme a Lemucchi – spiega l’assessore – abbiamo dato disponibilità di ricevere i rappresentanti sindacali. Fisseremo la data per un incontro e per fare un tentativo di confronto fra le parti”.
In finale di dibattito un ordine del giorno, primo firmatario Marco Martinelli e siglato anche da Testaferrata (FI), Minniti (Lega) e Buchignani (Fdi), è stato presentato per prevedere la “possibilità di promuovere negli strumenti urbanistici l’incentivazione dei biotrituratori con l’obiettivo di ridurre i costi della frazione organica dei rifiuti urbani per arrivare alla progressiva eliminazione della tariffa di igiene urbana”. Un tema sposato anche dal consigliere di Fratelli d’Italia, Nicola Buchignani e che trova, nella formulazione proposta, anche il consenso della maggioranza.
Il piano finanziario di Sistema Ambiente ha ricevuto il voto di 19 consiglieri di maggioranza. Contrari in tre, un consigliere non ha votato il piano. L’ordine del giorno è stato approvato con 23 voti favorevoli e un non voto.

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