LeU, via a campagna. E vuole contare anche nei Comuni foto

Liberi e Uguali Lucca costituisce il comitato territoriale e dà ufficialmente il via alla campagna elettorale in vista dell’appuntamento elettorale del prossimo 4 marzo. Ma non solo, annuncia un contributo importante, in termine di idee e di proposte, anche sul territorio e nelle amministrazioni comunali che attualmente sostiene.
L’occasione per parlare di programmi è prospettive è la presentazione del comitato territoriale di Liberi e Uguali di Lucca. Al tavolo ci sono alcuni dei suoi componenti: Cecilia Carmassi, Luca Baccelli, Vito D’Anza, Lorenzo Monticelli, Pierluigi Cristofani e Sara Panattoni. Completano il comitato territoriale Alberto Pellicci e, come invitati permanenti, la sindacalista Mariarosaria Costabile e Daniela Marini. In platea esponenti vecchi e nuovi della sinistra lucchese: l’assessore capannorese Francesco Cecchetti, il consigliere comunale di Sinitra per Tambellini, Daniele Bianucci, l’ex assessore lucchese Enrico Cecchetti e la presidente della commissione pari opportunità Daniela Grossi, fra gli altri.

Un’esperienza, quella di Liberi e Uguali, che si specifica fin da subito aperta ad altre esperienze diverse da quelle fondatrici (Mdp-Articolo Uno, Possibile e Sinistra Italiana) per ricostruire “una forza unitaria della sinistra”.
Il tutto in vista della compilazione del programma della forza politica per le elezioni nazionali ma anche per discutere di temi importanti a livello anche locale come diritti, sanità, scuola e ricerca, cultura, welfare e ambiente.
“Liberi e Uguali – spiega Luca Baccelli – porta nel nome il tema dell’uguaglianza, che si collega direttamente con uno dei grandi tradimenti della politica degli ultimi anni, quello sulla redistribuzione della ricchezza. Collegato al tema dell’uguaglianza c’è quello della scuola e dell’istruzione. L’Italia ha il record Ocse sul disinvestimento in istruzione e ricerca. Qui si inserisce la proposta dell’abolizione delle tasse universitarie che non vuol dire né sottofinanziamento della scuola né un regalo ai più ricchi ma la garanzia di un servizio universale per quello che è un diritto come è, o dovrebbe essere, il diritto di curarsi”. Poi il tema della cultura: “Un grande tema – commenta Baccelli – che per noi è fondamentale come dimostra il fatto che candidiamo l’ex direttore degli Uffizi Antonio Natali, che fa una bandiera della fruizione libera della cultura”.
Di diritti parla Lorenzo Monticelli: “Siamo per la riforma – dice – del diritto di famiglia nel senso della parità delle coppie omosessuali ed eterosessuali. Diciamo no alle violenze discriminatorie e siamo per il contrasto alla violenza sulle donne. Sul fronte dell’immigrazione ci batteremo per l’abolizione della legge Bossi-Fini e per un sistema di accoglienza diffusa sulla base dello Sprar, oltre che per lo ius soli”.
Cecilia Carmassi ricorda come il lavoro programmatico abbia avuto anche l’adesione di alcuni amministratori, come l’assessore comunale di Lucca, Lucia Del Chiaro, l’assessore capannorese Francesco Cecchetti e alcuni consiglieri comunali. La dimostrazione, questa, che le linee programmatiche a livello nazionale vadano anche calate nei territori. Carmassi parla di economia e lavoro: “Occorre fare in modo – spiega – che nessuno rimanga fuori. Serve ridare dignità e forza contrattuale ai lavoratori per un equilibrio fra le esigenze di chi fa impresa e l’occupazione. Non c’è alcuna contrapposizione ideologica con la buona impresa. L’idea è quella di una economia sostenibile dal punto di vista ambientale, umano e professionale. Bisogna infine cancellare l’idea che i contratti precari rappresentino un minor costo. Non c’è nessun problema a pensare che ci possano essere nei contratti delle tutele crescenti, ma queste devono crescere, invece si è visto che dopo tre anni, con il Jobs Act, non diminuisce il precariato”.
Della sanità parla Vito d’Anza: “La salute deve essere per tutti e non per pochi. Si sta invece smantellando la sanità pubblica in Italia, che è uno dei diritti principali assieme all’istruzione. Siamo diventati purtroppo in Europa il fanalino di coda degli investimenti in sanità”.
Chiude, sull’ambiente, Pierluigi Cristofani: “E’ arrivato il momento – spiega – di affrontare in maniera concreta i temi del cambiamento climatico e del suo impatto sul territorio. Siamo nell’anno di maggiore estrazione di petrolio a livello mondiale e per il futuro chiediamo che non ci sia ma più un’alternativa fra il diritto alla salute e il diritto al lavoro, come è stato per l’Ilva di Taranto. Servono progetti e investimenti in green economy e nell’economia circolare per chiudere discariche e inceneritori. Infine non si possono chiudere gli occhi di fronte al dissesto idrogeologico. Prima si riqualifica l’esistente e solo dopo si può eventualment pensare a nuovo consumo di suolo”.
L’impegno di LeU, come orizzonte temporale, almeno nelle intenzioni, non si limita al prossimo mese e mezzo. “Noi ci impegniamo – spiega Cristofani – per questo appuntamento elettorale ma l’ottica è quella di andare oltre e portare queste istanze anche in futuro”. “Siamo – aggiunge Carmassi – chi più chi meno, da tempo attivi sul territorio. La questione è utilizzare la campagna elettorale non solo come meccanismo per trovare voti, ma anche per un rilancio della partecipazione. L’idea è che il percorso ci consenta di scrivere insieme l’agenda, con il sano realismo di chi dice mettiamo in campo i problemi e diamo una risposta per dare soluzioni realizzabili”. Nel concreto va Luca Baccelli: “Alcuni esempi – dice – ovvero l’ambiente e il lavoro che non devono andare l’uno contro l’altro, la cultura collegata al turismo per cui da Lucca possono partire proposte interessanti, idee e iniziative di proposta politica. E ancora, come è emerso di recente in Valle del Serchio, il tema delle aree interne e della montagna e della sua valorizzazione”.
Infine un cenno al tema del rapporto con le amministrazioni che vedono il sostegno degli esponenti di Liberi e Uguali in provincia di Lucca: “Noi – esplicita Cecilia Carmassi – vogliamo sostenere le amministrazioni ma anche dare un contributo dando anche dei segnali di discontinuità. Vogliamo creare, anche contro la disaffezione dalla politica e dall’occuparsi della cosa pubblica, un circuito virtuoso con la consaplevolezza che si possa ricostruire una proposta in grado di interloquire con gli altri movimenti politici in maniera forte. Un esempio può essere quello della sanità: ci sono modelli diversi fra cui si può scegliere e noi porteremo quello che prevede l’assistenza sanitaria per tutti”.
“Siamo nati il 3 dicembre – conclude Cristofani – iniziando un percorso di ascolto e costruzione. E’ evidente che per fare questo ci vuole tempo ma le nostra istanze vanno portate non solo a livello nazionale ma anche a quello locale”.
Insomma, al di là del voto di marzo, Liberi e Uguali vuole contare nelle maggioranze di cui fa parte. Sindaci e amministratori possono ritenersi avvisati.

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