La crisi di Legnano ai “supplementari”. Interviene anche Matteo Salvini

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LEGNANO – La partita politica sul futuro della giunta di Legnano sta entrando nella fase decisiva, in una sorta di “tempo supplementare”, ovvero i 20 giorni di proroga per l’approvazione del bilancio. Il Consiglio comunale non lo ha potuto votare entro il 31 marzo in seguito alle dimissioni di 13 consiglieri e la conseguente mancanza del numero legale. Il centrodestra, però, non demorde e le sta tentando tutte per restare in sella. I consiglieri rimasti in carica, tutti della maggioranza, sono 11; sommando anche la presenza e il relativo voto in aula del sindaco, si arriva a 12: ne manca uno per contare sul quorum (la metà più uno) e la speranza è di procedere alla surroga del primo dimissionario, il leghista Mattia Rolfi, che ha fatto la sua mossa in anticipo sugli altri. Il tutto fra accuse, sospetti, “sassolini” tirati fuori dalle scarpe (come quelli, pesanti come macigni, dell’ex assessore alla Cultura Franco Colombo) e insperati salvagenti di natura legale e istituzionale.

Scambio di pareri sull’asse Milano-Roma

La giunta Fratus si aggrappa alla possibilità di rimpiazzare Rolfi sulla base di due precedenti in tutto identici a quanto avvenuto a Legnano. Il primo, dell’anno scorso, ebbe come teatro il comune di Quarto (Na), ma si concluse con lo scioglimento del consiglio comunale ad opera dell’allora ministro dell’Interno, Marco Minniti. L’altro è più indietro nel tempo e prevede la possibilità di procedere con i lavori consiliari in seconda convocazione, anche con un terzo dei consiglieri presenti. Peccato che lo statuto del Comune di Legnano non preveda nessuna di queste opzioni. Tutto deciso, allora? Nient’affatto. Di fronte ai rilievi sollevati dal vice sindaco Maurizio Cozzi nell’ultimo consiglio, il prefetto di Milano, Renato Saccone, prima di procedere a commissariare il Comune ha preferito girare la palla all’ufficio Enti locali del Viminale. È evidente che la partita non si gioca solo su un piano tecnico-amministrativo, ma anche politico. La “piazza” di Legnano è molto importante sotto questo profilo, specie a campagna elettorale per le Europee in pieno svolgimento. Rientra in questo contesto la lunga telefonata di cui è venuta a conoscenza Malpensa24 e che sarebbe intercorsa tra il vertice del ministero dell’Interno e il prefetto, per trovare a tutti i costi una pezza.

Nuovo “salvagente” dal difensore civico regionale

In questo scenario si inserisce l’ingresso in campo di un soggetto inatteso: il difensore civico regionale, Carlo Lio, già sindaco di Cinisello Balsamo e assessore regionale alle Opere pubbliche in quota Forza Italia. Tocca a lui sbloccare la surroga del consigliere Rolfi e ridare così al Consiglio il numero legale per votare il bilancio: decisione che, a quanto risulta, avrebbe già preso. Dalla prossima settimana sarà dunque possibile convocare un nuovo Consiglio, in cui un commissario ad acta attiverà questa procedura. Attenzione, però, perché l’ultima parola spetta comunque al prefetto. La partita si è fatta così ancora più complessa.
Per inciso, abbiamo notizia che il cane della consigliera dimissionaria Federica Farina, trovato morto nei giorni scorsi, non è morto di morte naturale, ma vittima della brutalità di ignoti. Tuttavia, un collegamento con la scelta della sua padrona rientra nel campo delle pure illazioni.

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