Nonostante richiamino su di sé tutte le attenzioni, i reali britannici non rappresentano l’unica monarchia attiva sul Vecchio Continente e diversi Paesi d’Europa hanno re e regine che continuano a regnare sul territorio, seppur con poteri molto ridotti rispetto al passato. Uno di loro è Carlo di Svezia, attuale sovrano di una Nazione che, negli ultimi anni, si è dimostrata progressista anche grazie al suo operato.

Il monarca ha infatti introdotto nella sua famiglia dal sangue blu la prima donna borghese della storia e ha deciso che il trono sarebbe spettato al suo primo figlio indipendentemente dal sesso. Il futuro della corona svedese sarà quindi al femminile, grazie alla primogenita Vittoria oggi principessa ereditaria.

I primi anni di re Carlo di Svezia

Re Carlo di Svezia, all’anagrafe Carl Gustaf Folke Hubertus, nasce alle 10:20 del 30 aprile 1946 all’interno del Palazzo di Haga a Solna, località a breve distanza dalla capitale Stoccolma. Ultimo dei cinque figli del principe Gustavo Adolfo e della principessa Sibilla di Sassonia-Coburgo-Gotha nonché unico maschio, viene battezzato il 7 giugno nella cappella riservata alla famiglia di sovrani indossando l’abito da battesimo reale, tradizione inaugurata durante la celebrazione del sacramento per il padre.

Alla nascita gli viene assegnato il titolo di duca di Jämtland, ma il 29 gennaio 1947 Gustavo Adolfo perde la vita in un incidente aereo presso l’aeroporto di Copenaghen. A soli nove mesi, l’attuale regnante svedese prende quindi il suo posto in linea di successione. Tre anni più tardi, alla morte del re in carica Gustavo V, sale al trono il nonno Gustavo VI Adolfo e Carlo di Svezia viene così nominato primo erede.

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L’infanzia e la formazione del re di Svezia

Durante l’infanzia, Carlo di Svezia continua a vivere insieme alla madre e alle sorelle Margherita, Brigitta, Desirée e Cristina nel Palazzo di Haga, trasferendosi nell’isola di Öland durante l’estate. Viene inoltre affidato alle cure di Nenne Björnberg che, assunta nel 1938, accompagnerà la famiglia per quasi cinquant’anni.

Il primo incarico pubblico di Carlo arriva quando l’attuale sovrano ha poco più di un anno e viene chiamato a ricevere un premio che sarebbe spettato al padre defunto. Poco dopo inizia a dimostrare interesse per la musica e l’armonica, passioni che continuano ancora oggi. Nel 1956 entra inoltre negli scout svedesi, organizzazione di cui diventerà presidente nel 1977.

Come anticipato, nel 1950 Carlo di Svezia diventa principe ereditario a soli quattro anni. Prosegue il suo percorso formativo diplomandosi nel 1966 al liceo Sigtuna Humanistiska Läroverk e svolgendo il servizio militare per due anni. Completa infine gli studi presso le università di Uppsala e Stoccolma e, in vista dell’imminente salita al trono, viene coinvolto fin da subito nelle dinamiche politiche del Paese.

Il regno di re Carlo di Svezia

Il 15 settembre 1973, alla morte del nonno re Gustavo VI Adolfo, Carlo di Svezia diviene sovrano della Nazione. La carica ufficiale arriva quattro giorni più tardi con l’investitura organizzata nella Sala di Stato del Palazzo Reale di Stoccolma, occasione in cui si mostra per la prima volta dal balcone della residenza di fronte a una folla in festa.

Il suo mandato inizia subito con un atto dirompente. A differenza dei predecessori, tutti incoronati re degli Svedesi, dei Goti e dei Wendici utilizzando la dizione “per grazia di Dio”, Carlo preferisce il più semplice titolo di re di Svezia e pone fine alla tradizione che voleva il sovrano eletto per volere divino. In accordo con gli ultimi due regnanti, invece, continua a rifiutare l’utilizzo della corona durante la cerimonia.

Stando alla Costituzione, tuttavia, il monarca svedese ha ormai perso molti dei poteri politici e istituzionali e il suo ruolo è meramente rappresentativo e cerimoniale. Nonostante ciò, Carlo di Svezia sorprende il Paese in diverse occasioni. È ad esempio il primo a incontrare un presidente degli Stati Uniti nel 1976 in piena guerra fredda. Partecipa poi a una celebrazione musulmana in una moschea in Egitto e vola per la prima volta in Giappone, recandosi successivamente anche in Tanzania e in Arabia Saudita.

Matrimonio e vita privata del reale svedese

Carlo di Svezia ha fatto parlare di sé anche per alcuni rivoluzionari episodi della sua vita privata. Il fidanzamento ufficiale con l’attuale moglie Silvia Sommerlath, nata in Germania da padre tedesco e madre brasiliana, è avvenuto il 13 marzo 1976 e i due si erano conosciuti durante i Giochi Olimpici di Monaco di Baviera del 1972, dove lei lavorava in qualità di hostess.

Le nozze sono state celebrate nella Cattedrale di Stoccolma il 19 giugno 1976 e si è trattato di un matrimonio decisamente poco convenzionale. Silvia Sommerlath è stata la prima donna borghese a entrare a far parte della famiglia reale, mentre la sera prima delle celebrazioni il gruppo svedese ABBA, chiamato a intrattenere gli ospiti, ha presentato in anteprima la hit mondiale “Dancing Queen” dedicata proprio alla sposa.

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Marito e moglie hanno messo al mondo tre figli di nome Vittoria, Carlo Filippo e Maddalena. Alla nascita della primogenita, però, si è aperto un acceso dibattito circa la successione e, nel 1980, il Parlamento ha approvato una legge per stabilire che l’erede al trono sarebbe sempre stato il primo figlio, indipendentemente dal sesso. Vittoria è così diventata la principesse ereditaria che sostituirà il padre dopo la sua scomparsa.



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