Politica

Monza festeggia il 25 Aprile. Ricordo ai caduti per la pace e per la Libertà

Il 73° anniversario della Liberazione, nell'anno in cui la Costituzione compie 70 anni e si celebrano i 100 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale.

cimitero 25 aprile istituzioni monza mb

Il 2018 è un anno pieno di memoria.” Queste le parole del sindaco di Monza Dario Allevi in occasione della celebrazione istituzionale del 25 aprile. “Oltre al 73° anniversario della Liberazione, che festeggiamo oggi, quest’anno abbiamo anche la ricorrenza dei 70 anni dalla nascita della nostra costituzione e i 100 anni dalla fine della Grande Guerra. – continua il sindaco – Viviamo nel periodo di pace più lungo che l’Europa abbia mai visto ed è giusto essere riconoscenti nei confronti di chi, perdendo la vita in battaglia, ha scritto una grande pagina della Storia alla base della nostra unità.”

La commemorazione è iniziata alle ore 09:00 con la partecipazione alla Santa Messa presso la cappella del cimitero urbano. Dopo la deposizione delle corone al campo dei caduti della Resistenza, alla stele ANEI e al campo dei caduti di tutte le guerre, il corteo istituzionale ha lasciato il luogo di sepoltura. Vi è invece rimasto tutto il giorno il presidio dell’Anpi, per evitare incursioni di gruppi di estrema destra. La loro festa è iniziata con un’esibizione musicale del liceo Walter Bonatti. Sotto la direzione del professore di musica Pippo Biassoni, gli alunni hanno intonato il brano “La Pianura dei Sette Fratelli”.

Alle ore 11.00 la celebrazione istituzionale è ripartita da Piazza Citterio, in direzione Piazza Trento e Trieste. La via Carlo Alberto si è riempita con la musica della banda, attirando curiosi fuori dai bar e dai balconi delle case.

Sui gradini del monumento ai caduti si sono riunite le rappresentanze delle associazioni nazionali partigiani d’Italia, Mutilati e Invalidi Civili, Marinai d’Italia, Finanzieri d’Italia, Alpini, Ex Deportati, la Croce Rossa Italiana, oltre al Gonfalone della città di Monza e le autorità politiche civili.

Il primo a prendere il microfono è stato Antonio Pizzinato, presidente onorario Anpi regionale. “In questo 73° anniversario della Liberazione il mio pensiero va ai 54.000 caduti per la Libertà. – confessa il presidente – è grazie a loro se da 70 anni abbiamo una costituzione che racchiude in sé i valori della lotta partigiana. Citando la carta, sottolineo che è vietata qualsiasi riorganizzazione dello sciolto partito fascista.” “I padri costituenti avevano anche disposto che lo Stato si deve impegnare per rimuovere gli ostacoli nella realizzazione dei cittadini – continua Pizzinato – per questo spero che il prossimo governo combatta in questo senso, tenendo fede alla Costituzione, perché i giovani abbiano lavoro. Oltre il 30% di loro è disoccupato o costretto a migrare all’estero. Lo Stato deve impegnarsi a spianare loro la via.”

Largo ai giovani dunque. Sul pulpito sono saliti Paolo Mantegazza e Martina Romano, studenti al quarto anno presso l’istituto Mosè Bianchi di Monza. Il primo ha ricordato le vicende storiche e umane che hanno portato alla liberazione dal nazi-fascismo, la seconda ha raccontato la storia di Mario Ghiglione, partigiano genovese che a soli 14 anni è entrato a far parte della Resistenza, col nome di battaglia di “Aria”.

“La festa del 25 Aprile è oggi più che mai necessaria. – sostiene Pietro Virtuani, consigliere Pd della Provincia – la Liberazione ha aperto ai concetti di libertà, uguaglianza e rispetto, che però ultimamente vengono messi a rischio. Infatti vediamo sempre più spesso dei richiami espliciti al fascismo. Questo non è tollerabile, e solo coltivando la memoria possiamo ritrovarci nei valori nati dalla lotta partigiana.”

Articolo di Samuele Evangelisti

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