Salute

Chilometri per una visita anche se l’ospedale è sotto casa. Protesta dei sindaci

Dopo la riforma del 2015, i pazienti sono costretti a ricorrere all'ospedale di riferimento che spesso è molto più distante rispetto ad altre strutture. I sindaci scrivono alla Regione

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Pazienti sempre più lontani dagli ambulatori di riferimento. È questa la denuncia dei sindaci brianzoli, che la scorsa settimana si sono riuniti per scrivere una lettera alla Regione Lombardia, chiedendo un intervento tempestivo.

Sono infatti passati tre anni dalla Riforma Sanitaria del 2015, che ha ridisegnato i confini territoriali delle ASST. Un riassetto che ha diviso la Brianza nelle Asst di Monza (che riunisce gli ospedali San Gerardo e quello di Desio) e di Vimercate (ospedali di Vimercate, Carate, Seregno e Giussano); questo, secondo i sindaci, ha messo in crisi una parte del territorio, in particolare quello facente capo al Distretto di Vimercate, l’area più estesa e popolosa della ATS, che conta 45 comuni con una popolazione che supera i 500mila abitanti. La riforma avrebbe penalizzato in particolare i pazienti dei Comuni degli ambiti di Carate (13 comuni) e Seregno (10 comuni), che si trovano distanti dall’ospedale di riferimento (Vimercate), a cui devono ricorrere per accertamenti e prese in carico nonché per le acuzie, mentre storicamente facevano riferimento ai più vicini ospedali di Desio e Monza.

Per questa ragione lunedì 30 luglio, la Presidente della Conferenza dei Sindaci ATS Brianza, Maria Antonia Molteni, Sindaco di Veduggio con Colzano, ha incontrato i rappresentanti dei Comuni del distretto di Vimercate.

L’incontro ha portato alla stesura di una lettera inviata al Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, all’Assessore al Welfare Giulio Gallera, al Direttore Generale dell’assessorato Luigi Caiazzo, nonché al Presidente del Consiglio Regionale Alessandro Fermi e della Commissione Sanità Emanuele Monti.

«La nostra preoccupazione è quella di salvaguardare la continuità di cura per i servizi socio-sanitari e le patologie croniche, evitando inutili spostamenti e interruzioni di presa in carico sanitaria, spostando il carico della riorganizzazione sulle famiglie e sui servizi sociali comunali – si legge nella missiva – Riteniamo si stia verificando una risposta insufficiente ed inadeguata per i cittadini residenti nei territori degli ambiti di Seregno e Carate. A questo aggiungiamo l’assistere all’impoverimento del ruolo del presidio di Desio venuto meno come ospedale di riferimento nel territorio». E ancora: «Riteniamo di dover segnalare che gli attuali confini delle due ASST di Monza e Vimercate non rispondano alle esigenze dei cittadini del territorio costretti a spostamenti verso il presidio di Vimercate e non inviati ai servizi più prossimi che fanno riferimento alla ASST di Monza. È necessaria una risposta puntuale ed efficace che riduca i problemi creati dalla riorganizzazione».

Per prima cosa i sindaci chiedono un incontro, nella speranza poi che il loro appello venga ascoltato.

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