“Abbiamo fatto più noi che i ‘compagni’ in sei anni”. Non le manda certo a dire Matteo Salvini dal palco di Arcore. Il Ministro degli Interni arriva alle 21 alla Festa della lega Lombarda. Ad accoglierlo in migliaia. Prima i selfie poi il discorso di oltre mezz’ora.
Un discorso a 360 gradi, che spazia dal suo amato Milan fino al rapporto con il suo ex alleato, l’arcorese più noto al mondo, Silvio Berlusconi.
Sul palco c’erano l’assessore regionale allo Sport Martina Cambiaghi, e l’assessore alle Politiche per la famiglia, genitorialità e pari opportunità, Silvia Piani. Poi, erano presenti Andrea Villa, segretario provinciale della Lega, l’eurodeputato Mario Borghezio, i consiglieri regionali Alessandro Corbetta, Marco Mariani, Max Bastoni, Silvia Scuratti, il vicesindaco di Monza Simone Villa con l’assessore alla Sicurezza Federico Arena.
Le parole del premier sono interrotte solo dal passaggio di un’ambulanza e allora lui prende la palla al balzo e afferma: “Sarà per quei ‘rosiconi’ della sinistra. Ci sono le farmacie piene dei parlamentari del Pd che hanno finito i Malox e che non riescono a digerire il nostro governo…”.
Poi l’attacco a Famiglia Cristiana, la rivisita cattolica, che ha riservato a Salvini una copertina dai toni forti, facendolo apparire come “un Satana”. “Così nessuno mai mi aveva dipinto, ma devo dire che dopo quella copertina poco Cristina e molto comunista ho ricevuto molti messaggi da preti, frati, suore che mi hanno detto vai avanti e tieni duro.”
