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Gran Premio d’Italia al via: si guarda già al Centenario del circuito, ma…

Se nel 2019 non si troverà l'accordo con Liberty Media, la società che organizza il circus della F1, la Brianza perderà la gara automobilistica. E nel 2022 l'Autodromo non festeggerebbe i 100 anni in attività.

gran premio di monza conferenza stampa 2018 01

Domenica 2 settembre è molto vicina. E l’89esima edizione del Gran Premio d’Italia, che si svolgerà sul circuito dell’Autodromo di Monza, sta già facendo respirare un’atmosfera di festa e sport. Cinque giorni, quindi, alla gara automobilistica più attesa dell’anno. Ma l’orizzonte di chi organizza e gestisce un evento così complesso ed importante, che ha una notevole ricaduta turistica ed economica per Monza e la Brianza, è un più lungo. E si spinge anche oltre l’anno prossimo, quando scadrà il contratto triennale da 68 milioni di euro con i nuovi “padroni” della Formula 1, gli statunitensi di Liberty Media. Perché il rischio, se il contratto non dovesse essere rinnovato, è che Monza, e probabilmente anche l’Italia, dal 2020 non abbiano più un Gran Premio di Formula 1. Un rischio che stanno cercando di scongiurare in tutti i modi i politici, gli imprenditori e gli operatori del settore automobilistico. In primis quelli brianzoli e lombardi.

Anche perché cancellare Monza dalla mappa del circus automobilistico significherebbe non permettere all’Autodromo di compiere il prossimo 3 settembre 2022 i cento anni di vita. Un anniversario che già oggi lo fa essere l’impianto di F1 in attività più antico al mondo. “Ricorderò a Ecclestone il valore di Monza” aveva detto Sergio Marchionne nel settembre 2015, durante le trattative per il rinnovo dell’ultimo contratto – afferma il sindaco di Monza, Dario Allevi, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Gran Premio d’Italia – noi questo valore, fatto di storia, sport, tradizione e tanta tanta passione, ce l’abbiamo ben chiaro e lo ricorderemo insieme, tutti, per arrivare pronti alla scadenza del 2019 con un piano chiaro e dettagliato perché il Gp resti qui a Monza per sempre”.

Alcune idee in questa direzione sono già sul tavolo. E passano attraverso la valorizzazione e l’ammodernamento dell’Autodromo. In modo che l’impianto si integri sempre di più con la vita cittadina e possa vivere tutti i giorni dell’anno e non solo nei tre in cui si svolge il Gran Premio. “Le potenzialità ci sono tutte, ma serve una programmazione variegata con il ritorno della superbike e altre manifestazione sportive – afferma Allevi – poi c’è il mio sogno nel cassetto: la realizzazione di un Museo dei Motori e della Formula 1, che da solo potrebbe ogni week-end portare in città migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo”.

Raggiungere l’ambizioso traguardo di portare l’Autodromo di Monza almeno fino al 2022 trova in sintonia con il Comune anche gli altri attori interessati alla questione: il Governo, la Regione Lombardia, l’Automobile Club d’Italia, l’Automobile Club Milano e  la Sias, la società di proprietà dell’Aci che gestisce l’Autodromo. Ecco perché partiranno già quest’anno delle iniziative per rendere il Gran Premio d’Italia un’attrazione che va al di là della gara automobilistica.

“Vogliamo coinvolgere le regioni geograficamente ma anche idealmente vicine a Monza nel dar vita a una settimana di eventi dedicati alla promozione della bellezza italiana: dal paesaggio all’arte, dalla cultura alla moda all’enogastronomia e, naturalmente, allo sport – annuncia il Presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani – quest’anno cominceremo con il Veneto, dove, per la prima volta, in occasione della concomitante Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, una Ferrari di Formula 1 attraverserà il Canal Grande e i vincitori del Gran Premio d’Italia verranno premiati con opere d’arte realizzate dai maestri vetrai di Murano. L’anno prossimo vorremmo allargare le iniziative a Torino, capitale italiana dell’auto – continua – nel 2020, poi, in Emilia Romagna, la terra dei motori”.

La posta in gioco è decisamente alta. E, allora, le “operazioni in corso” sfociano anche nell’ambito educativo e culturale. “Il Gran Premio di Monza è un simbolo vincente della Lombardia e dell’Italia nel mondo, che non si può perdere al di là dei ragionamenti economici – afferma il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, presente alla conferenza stampa di presentazione insieme, tra gli altri, al vicepresidente e assessore alla Ricerca, Innovazione, Universita’, Export e Internazionalizzazione, Fabrizio Sala – per questo la Giunta regionale ha deciso, per questa edizione del Gp, di rivolgersi anche alle nuove generazioni e abbiamo riservato ai 300 migliori neo-diplomati 600 biglietti (2 a testa) per assistere alla giornata di prove del venerdì”.

In attesa di conoscere il futuro del Gran Premio d’Italia e dell’Autodromo di Monza, fervono i preparativi per l’ormai imminente gara del 2 settembre (qui i dettagli). Quando il ferrarista Sebastian Vettel, fresco vincitore in Belgio al Gp di Spa di domenica scorsa, contenderà la vittoria e la corsa al titolo iridato al campione in carica, Lewis Hamilton, pilota della Mercedes. Se, nel corso della presentazione della prossima edizione della gara, Giuseppe Redaelli, presidente di Sias, ha illustrato le novità legate al Formula 1 Milan Festival, alle misure di sicurezza, al Piano mobilità, ai servizi igienici e al nuovo sistema di bigliettazione, Geronimo La Russa, Presidente dell’Automobile Club Milano, si è soffermato anche sul ricordo del pilota Alberto Ascari, due volte campione del mondo di Formula 1, morto nel 1955 proprio sul circuito di Monza, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita.

Proprio Ascari, che fu il primo a vincere a Monza su una Ferrari nel 1949, sarà al centro di una serie di iniziative inserite nel programma #Monza FuoriGp, la kermesse capace di animare per quattro giorni, dal 30 agosto in poi, l’intero centro di Monza (leggi qui). Tutto, dunque, è pronto. Ma in pista sull’Autodromo, dalle 15.10 del 2 settembre, dopo l’Inno nazionale cantato da Al Bano, parleranno solo i motori dei bolidi di Formula 1 .

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