Attualità

Salviamo i tram storici dalla demolizione: FIFTM scrive a Regione, Comune e Atm

Nella lettera della Federazione Italiana Ferrovie Turistiche e Museali c'è la richiesta di salvare almeno parte dei 42 tram dismessi

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“Diversi di questi veicoli, realizzati tra il 1918 e il 1941 rivestono senza dubbio un’importanza storico-culturale: si tratta infatti di esemplari unici o comunque appartenenti a ‘serie’ mai conservate fino ad oggi”. E’ quanto si può leggere nella lettera che la Federazione Italiana Ferrovie Turistiche e Museali (FIFTM) ha inviato nei giorni scorsi ai rappresentanti del Comune di Milano e di Regione Lombardia.

LA LETTERA

Dentro la lettera, c’è la richiesta alle autorità competenti di salvare almeno parte dei 42 tram dismessi che si trovano nel deposito dismesso Atm di Desio. I mezzi risalgono agli anni Venti e Trenta del Novecento: erano i vecchi “gambadelegn” che collegavano la città alla provincia, da Abbiategrasso a Vimercate, da Limbiate all’Adda.

Il documento è stato inviato al governatore della Lombardia Attilio Fontana, al sindaco di Milano Beppe Sala, all’assessore regionale Claudia Terzi, a quelli comunali milanesi Granelli, Del Corso e Lipparini; al presidente di Atm, Luca Bianchi; alla soprintendenza alle Belle arti regionale e al segretario regionale del Mibac della Lombardia.

L’IMPEGNO DELLA LEGA

La vicenda è stata oggetto anche di un’interrogazione in Consiglio regionale da parte del Presidente della VII Commissione Regionale Cultura, Curzio Trezzani e del consigliere regionale della Lega, Alessandro Corbetta, che si sono mossi proprio nell’ottica di salvaguardare il patrimonio costituito dal materiale rotabile dell’ex deposito ATM a Desio.  “La FIFTM – dichiarano i consiglieri leghisti – mette in evidenza inoltre che nel bando si dovrebbero segnalare all’acquirente i vincoli che potrebbero essere imposti dalle autorità competenti. In altre parole non è corretto vendere, quale materiale da recupero, beni di grande rilevanza storico-culturale la cui rottamazione potrebbe essere giustamente bloccata”.

“L’auspicio – concludono i rappresentanti regionali del Carroccio  – è che l’ATM faccia un passo indietro nella volontà di “vendere a rottame” gli storici Tram di Desio e che si ponga in essere invece un serio progetto di recupero coinvolgendo i Comuni e le istituzioni interessate a questi mezzi. Un’idea può essere la realizzazione di un Museo dei Trasporti Milanesi e Lombardi”.

LA PETIZIONE

Oltre alla politica sono scesi in campo anche appassionati di trasporti, cultori di storia milanese, semplici cittadini. Tutti uniti in una raccolta firme e convinti che motrici e rimorchi conservate in Brianza siano un patrimonio da non perdere e un pezzo della storia milanese da tutelare. La petizione “Salviamo il tram!”- ad oggi (7 novembre) conta quasi 50mila firme. Per firmare clicca qui

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