Attualità

Corruzione, politica e appalti: ex sindaco Giussano tra gli arrestati

Accusato di aver ottenuto "beni o altre utilità" da rapporti con altri indagati

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Funzionario Amsa, ex sindaco si Giussano, tra i 28 arrestati nella maxi inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano su un presunto giro di corruzione e appalti con la pubblica amministrazione, c’è anche Gian Paolo Riva. In carica come primo cittadino di Giussano fino al 2014, Riva è poi passato all’incarico di funzionario interno all’Azienda Milanese Servizi Ambientali.

Secondo quanto emerso dalle carte dell’inchiesta dei carabinieri di Monza e della Guardia di Finanza di Varese, Riva (ai domiciliari) dirige l’unità operativa di Primaticcio e sarebbe “pienamente coinvolto nelle vicende illecite” altri indagati alla dirigenza Amsa ed “al braccio operativo Sergio Salerno, con cui appare costantemente in contatto e con cui divide le tangenti ricevute dall’imprenditore di Corsico”.

Sempre leggendo la documentazione giudiziaria, emergerebbe come l’ex sindaco “venuto a conoscenza dal figlio, alle dipendenze di Ecol-Service s.r.l.” di come l’azienda “continua a prendere appalti pubblici, senza poi riuscire a portare a termine i lavori”, anziché “segnalarlo formalmente all’azienda di cui è dipendente e di cui dovrebbe curare gli interessi, si rivolge a Salerno”, perché questi “contatti un altro degli indagati e colga l’occasione per regolare i rapporti ‘retributivi’ concernenti sia il figlio, sia gli atti contrari ai doveri del suo servizio che continua a compiere”.

Secondo le accuse, “l’assiduità dei rapporti con Salerno e la sua lunga permanenza all’interno dell’impresa pubblica”, farebbero ritenere che “il ricevimento di denaro da parte dei privati per mercificare il pubblico servizio di cui è incaricato, non costituisca un episodio isolato“. Le condotte di Riva, precisano i magistrati ” paiono collocarsi in un preciso contesto relazionale dal quale trae, in tutta evidenza, fonti di reddito e di ulteriori utilità“.

A seguito dell’inchiesta sono stati indagati per presunti episodi connessi ad appalti non leciti anche tre imprenditori Brianzoli. È di questa mattina infine, la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati per abuso di ufficio anche del Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il quale compare nelle carte giudiziarie come bersaglio di un tentativo di corruzione (da lui rifiutato), da parte del principale indagato Nino Caianiello, ex coordinatore provinciale di Forza Italia a Varese.

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