“Riapriamo il tempio”, nasce il comitato a Sant’Angelo Le Fratte: “La Chiesa Madre deve riaprire”

Si è formalizzato il comitato spontaneo “Riapriamo il tempio” che si impegnerà affinché la Chiesa Madre di Sant’Angelo le Fratte possa essere restituita alla comunità locale dopo ben sette anni. Il Comitato “Riapriamo il Tempio”, rappresentato da Giuseppe Mario Grippo e da Mario Migliaccio, segnala l’avvio delle iniziative volte all’informazione, alla sensibilizzazione della popolazione e alla mobilitazione generale al netto di quanto appreso dai recenti articoli e alle varie relazioni pubblicati sulle piattaforme informative locali, prevalentemente recanti la firma del prof. Antonio Monaco e concernenti la sospensione dei lavori per via di un contenzioso in essere fra le istituzioni e la ditta aggiudicatrice dei lavori di ristrutturazione della Chiesa Madre Sacro Cuore e San Michele Arcangelo di Sant’Angelo le Fratte. La costituzione del comitato si è resa necessaria alla luce degli anni già trascorsi dalla chiusura della cattedrale: circa sette anni. La condizione che la popolazione locale sta vivendo è incresciosa, essendo essa stata privata, fra l’altro, del suo più importante monumento storico/artistico (si segnalano tra le tante le tele del Pietrafesa e del di Penta), oltre che del centro nevralgico della vita sociale del piccolo centro melandrino. La considerevole somma di denaro (circa 1 milione di euro), messa a disposizione dalla Regione Basilicata e dall’ente CEI, non ha permesso la conclusione dei lavori e, come se non bastasse, è giunta l’ennesima beffa: l’impresa lamenta di aver svolto più lavori rispetto a quanto riportato nel computo metrico ed entra in contenzioso con i committenti! A questo punto, da santagiolesi, si rende inderogabile un forte segno di discontinuità, la pazienza e la moderazione mostrate sino ad oggi non bastano più, pertanto domenica 26 agosto daremo vita alla prima iniziativa di coinvolgimento della popolazione mediante una raccolta firme, in attesa del terzo incontro tra le parti (Comune, la Pari Costruzioni e la Curia) che si terrà entro la fine del mese di agosto. La comunità santangiolese non può più attendere questa imbarazzante impasse e si organizzerà chiamando a raccolta tutte le professionalità tecniche e legali al fine di ottenere la riapertura della cattedrale nei tempi (biblici) che il Re Salomone impiegò per realizzare il suo Tempio: 7 anni. Che le questioni burocratiche si sbroglino in altre sedi, i santagiolesi non possono restare ostaggio di questa vicenda!

Comunicato stampa del comitato spontaneo
“Riapriamo il tempio”
(Giuseppe Mario Grippo e Mario Migliaccio)

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