tagli di carne di maiale
Carne di suino: qual è e perché fa bene

Proprietà e benefici della carne di maiale

Il consumo di carne all’interno di una dieta bilanciata è promosso e approvato dalla stragrande maggioranza dei nutrizionisti e come abbiamo visto in questo articolo mangiare carne non fa ingrassare e, anzi, può aiutare a perdere peso. Tuttavia, anche quando parliamo in generale di carne, è sempre bene fare dei distinguo: non esiste infatti un unico tipo di carne ma molti diversi, a seconda dei tagli e della provenienza animale. La carne di suino è a volte vista con diffidenza, invece non è il caso di preoccuparsi: scopriamo perché.

 

Carne di suino: provenienza e caratteristiche

La carne di maiale, tra i tipi di carne più consumati al mondo, è ovviamente quella proveniente dai suini di allevamento ed è classificata a pieno titolo tra le carni rosse nonostante spesso sorgano dubbi a proposito e venga anche denominata “carne rosata” o carne rosa (scopri perché la carne di suino è una carne rossa): quindi essa è equiparabile alle altre carni rosse come la carne bovina (manzo, vitello, ecc.) e la carne equina. Il colore rosa della carne suina è dovuto infatti alla minore presenza della mioglobina, la proteina responsabile del colore rosso della carne, rispetto alle carni rosse, ma comunque maggiore rispetto alle carni bianche: la presenza di questa sostanza è strettamente legata all’apporto di ferro della carne.

 

Tagli di carne suina

Come per tutti gli altri animali, anche nel caso del maiale si individuano diversi tagli di carne suina, ognuno corrispondente a parti anatomiche specifiche e con peculiarità uniche:

  • la testa;
  • il guanciale, che si ricava dal collo suino ed è la materia prima dell’omonimo salume (scopri le caratteristiche del guanciale);
  • la coppa o capocollo, nella zona dietro la testa dell’animale, da cui si ricava il salume coppa (scopri come si produce la coppa);
  • il lardo, lo strato di carne grassa sulla parte superiore della schiena, dalla testa fino alla coda;
  • il lombo o lombata, da cui si ricava la lonza di maiale;
  • il carrè, nella zona delle costole, da cui si ottengono le braciole, l’arista di maiale e i nodini di suino;
  • le costine, ideali da cuocere alla griglia;
  • la spalla, parte ricca di carne;
  • la zampa di maiale;
  • il piedino (o zampino), utilizzato per lo zampone;
  • la coscia suina, materia prima pregiata da cui si producono il prosciutto crudo e il prosciutto cotto;
  • la pancetta, corrispondente al ventre del maiale, da dove ha origine la deliziosa pancetta;
  • il filetto di maiale, un taglio molto tenero;
  • il culatello, da cui deriva l’omonimo insaccato.

 

La carne di maiale fa bene: i valori nutrizionali

A smentire il pregiudizio che la carne di suino sia una carne grassa ci pensano i valori nutrizionali della carne di maiale. Si tratta infatti di un alimento di origine animale che contiene nutrienti importanti e sostanze indispensabili per il metabolismo del nostro corpo come per esempio:

  • proteine ad alto valore biologico (proteine nobili), che forniscono tutti gli amminoacidi essenziali;
  • vitamine del gruppo B e in particolare vitamina B1 (tiamina), vitamina B6 (piridossina) e vitamina B12;
  • minerali come ferro, fosforo, zinco e selenio, che intervengono a diversi livelli (dal sistema immunitario all’azione antiossidante);
  • la creatina, molecola che contribuisce alla massa muscolare e sostiene gli sforzi fisici;
  • gli omega-3, che contrastano i radicali liberi e lo stress ossidativo;
  • la taurina, amminoacido che agisce a sostegno delle performance mentali e fisiche.

 

Come per tutte le altre tipologie di carni, e di alimenti in generale, la carne di suino non ha particolari controindicazioni se viene consumata in modo moderato e senza eccessi, nel contesto di un regime alimentare sano e variegato: non dimentichiamo che la maggior parte dei salumi è di origine suina (scopri quali sono i salumi di maiale e quali quelli bovini), quindi non dobbiamo eccedere nel consumo, e ricordiamo sempre di cuocere la carne di maiale adeguatamente per evitare pericoli per la salute (tra le cause più comuni di epatite E c’è il consumo di carne di maiale cruda o non cotta a sufficienza).

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