Lerner: “Mi hanno gridato ‘ebreo’ perché si sentono protetti, sono ammiratori di Salvini”

Il giornalista racconta l'incontro con i militanti di Forza Nuova a Prato: "Sentono di essere protetti. Hanno legami dichiarati con il ministero dell'Interno, sono ammiratori di Salvini"

“Sentono di essere protetti. Hanno legami dichiarati con il ministero dell’Interno, sono ammiratori di Salvini”: così Gad Lerner racconta lo scontro che ha avuto con i militanti di Forza Nuova a Prato. “Il Capitano trova tra loro militanti che come Luca Traini a Macerata stanno tra Forza Nuova e la Lega, e possono spostarsi indifferentemente perché la matrice culturale è molto simile”, racconta Lerner.

Lerner è andato al presidio di Forza Nuova insieme a Diego Bianchi (Zoro) e a Sandro Veronesi: “Quando abbiamo avuto accesso alla zona dei fascisti qualcuno ha cominciato a sibilarmi dietro ‘Ebreo, ebreo, vattene in Palestina’. Uno più grosso e con voce tonante a quel punto lo ha gridato e io non sono riuscito a fare finta di niente. Mi sono voltato, sono tornato indietro e gli ho detto ‘Certo che sono ebreo'”.

Il giornalista parla poi del nuovo razzismo che per alimentarsi si allinea a visioni cospirazioniste come quella dei Protocolli dei Savi Anziani di Sion: “Devono vedere il burattinaio ebreo anche dopo il fenomeno migratorio. Il losco figuro dietro tutto questo è ovviamente George Soros, incolpato di destinare una parte cospicua dei suoi profitti al finanziamento delle Organizzazioni Non Governative. Non riescono a concepire che un uomo sopravvissuto a nazisti e comunisti possa ritenere utile destinare parte dei suoi guadagni a progetti di questo tipo”.

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