La Cina apre sempre più le porte ad Azimut che mette a segno un altro importante risultato sul fronte internazionale. Il gruppo presieduto da Pietro Giuliani ha ottenuto da parte della Asset Management Association of China, l’associazione che rappresenta l'industria del risparmio gestito in Cina, la registrazione ad operare come private fund manager.
L'autorizzazione è un fatto rilevante per Azimut perché è il primo asset manager italiano e primo dell'area euro ad aver ottenuto la licenza che viene assegnata a un numero limitato e selezionato di operatori internazionali. Grazie a questa la controllata AZ Investment Management Shanghai potrà lanciare, gestire e proporre fondi di investimento onshore alla clientela locale, sia investitori istituzionali sia high net worth (ovvero privati con elevate disponibilità).
Il gruppo Azimut ha stabilito la propria presenza in Cina a fine 2010 e, a distanza di pochi mesi, ha lanciato il fondo lussemburghese AZ Fund Renminbi Opportunities, tra i più grandi fondi Ucits V al mondo specializzati nella valuta cinese. Nell'aprile 2013, attraverso la società di gestione basata in Lussemburgo AZ Fund Management, la società è stata la prima ed unica società italiana indipendente esclusivamente incentrata sulla gestione del risparmio ad aver ricevuto la licenza di Qualified Foreign Institutional Investor dalle autorità locali.
"Nessun gestore patrimoniale può considerarsi veramente globale senza contare di una presenza in Cina. Lo abbiamo capito subito e ci siamo impegnati per posizionarci come leader nella gestione di fondi private che investono in azioni e obbligazioni cinesi. Siamo orgogliosi che i regolatori locali ci abbiano selezionati, tra pochi asset manager stranieri, per poter partecipare allo sviluppo di quello che si sta rivelando uno dei più importanti mercati finanziari", ha sottolineato Sergio Albarelli, ad di Azimut.
Un'altra area dove Azimut è molto attiva negli ultimi anni è l'Australia. Qui, attraverso la controllata Az Nga, la società strategia è quella di procedere con acquisizioni di società di piccola taglia ma con prospettive di crescita promettenti e in questo mercato il gruppo ha realizzato 20 operazioni superando i 4 miliardi di euro di masse totali. Il titolo Azimut segna a Piazza Affari un ribasso dello 0,60% a 17,36 euro, in linea con l'andamento dell'indice Ftse Mib (-0,69%).