Goldman Sachs ha abbassato il target price di Enel da 6,15 a 6 euro e tolto l'azione dalla sua Conviction list, pur mantenendo il rating buy, perché i piani di politica energetica del Movimento 5 Stelle e della Lega potrebbero intaccare i prezzi dell'energia. Così in borsa il titolo flette dell'1,36% a quota 4,915 euro, dopo essere scivolato fino a un minimo intraday a 4,857 euro, in un mercato in calo dello 0,85%.
Gli analisti della banca d'affari Usa sottolineano alcuni aspetti positivi dell'accordo di governo come i maggiori investimenti nelle rinnovabili (il M5S vorrebbe arrivare al 2050 a quasi il 100% di energia da fonti rinnovabili) e nella rete elettrica e una maggior domanda di energia derivante dal piano di elettrificazione dell'economia.
Ma c'è anche l'altra faccia della medaglia: il rischio di un effetto deflattivo sui prezzi dell'energia nell'ordine del 15%. L'impatti negativo sull'utile per azione di Enel nello scenario peggiore sarebbe di oltre il 5%. Goldman Sachs ha anche indicato possibili impatti negativi nel lungo termine su Snam (-1,44% a 3,757 euro) e su Italgas (-0,48% a 4,976 euro), a causa dei progetti di elettrificazione di riscaldamento e trasporti che peserebbero sui consumi di gas, e un ipotetico rischio di rinazionalizzazione di Terna (-1,16% a 4,76 euro), controllata già al 30% da Cdp Reti.
Politica a parte, nel caso di Enel si segnala che CVM, l'organismo di sorveglianza del mercato azionario brasiliano, ha fissato le regole finali per il meccanismo di offerta pubblica su Eletropaulo. Le nuove regole, analizzano gli esperti di Fidentiis, comportano che le offerte debbano essere inviate al CVM entro le 19:00 del 24 maggio.
Un nuovo pretendente (un player che non ha lanciato un'offerta pubblica su Eletropaulo) può annunciare la sua intenzione di fare un'offerta sulla società di distribuzione brasiliana entro le 15:00 del 24 maggio. Se dovesse succedere, le aziende che presentano le loro offerte e il nuovo pretendente parteciperanno al processo d'asta il 4 giugno con rilanci fissati a +5%. In caso contrario, vince l'offerta più alta presentata il 24 maggio.
Nuove regole stabilite al fine di massimizzare il potenziale incasso e probabilmente favorire un rilancio da parte di un nuovo pretendente: State Grid che sarebbe pronto a offrire 40 reais brasiliani per azione. Si ricorda che a oggi le offerte su Eletropaulo sono: Enel, 32,2 reais brasiliani per azione per un esborso totale potenziale di 5,4 miliardi di reais brasiliani, pari a circa 1,3 miliardi di euro; Iberdrola (in realtà Neoenergia), 32,1 reais brasiliani per azione.
"La lotta su Electropaulo non è una notizia positiva per Enel. La valutazione dell'azienda brasiliana sta diventando sempre più generosa: sulla base delle nostre stime l'ultima offerta valorizza la società 8,8 volte l'enterprise value/ebitda", avvertono a Fidentiis. "Giudichiamo negativamente ulteriori eventuali rilanci da parte di Enel. In base alle nostre stime, a 35 reais brasiliani, il prezzo che Enel potrebbe offrire in un rilancio, l'ev/ebitda implicito sarebbe pari a quasi 9,2 volte. Confermiamo la nostra posizione positiva sul titolo: buy, ma una battaglia in Brasile non è coerente con le recenti mosse e la strategia dell'azienda".