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D&G non fa Black Friday in Cina. Via video le scuse dei fondatori al Paese
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D&G non fa Black Friday in Cina. Via video le scuse dei fondatori al Paese

di Elena Dal Maso
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Dopo i maggiori portali (Alibaba, YNap...) oggi si aggiunge anche il più grande department store con sede Hong Kong e negozi in Cina, che decide di togliere i prodotti del gruppo italiano. Il Paese vale un terzo dei ricavi del gruppo (1,3 mld) e si sente profondamente offeso dalla nuova campagna pubblicitaria

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La Cina si sente ancora molto offesa da Dolce & Gabbana e dall'ultima campagna pubblicitaria ritenuta razzista. Dopo che ieri i maggiori portali hanno tolto i prodotti del gruppo italiano, la stessa scelta è stata fatta dal più grande rivenditore online di beni di lusso al mondo, Yoox Net-a-Porter. E oggi si è aggiunto il grande department store di alta gamma con sede a Hong Kong e negozi anche nella mainland China, Lane Crawford, che non ha fatto Black Friday con D&G.

Andrew Keith, presidente di Lane Crawford, ha spiegato al South China Morning Post: "Per quanto riguarda i nostri clienti, abbiamo preso la decisione di rimuovere Dolce & Gabbana da tutti i negozi in Cina, online e ad Hong Kong". La stessa scelta è stata fatta dai colossi online cinesi Alibaba, JD, Secoo, VIPshop e NetEase che hanno lasciato fuori Dolce & Gabbana dai loro siti web. Yoox Net-a-Porter, di proprietà del conglomerato di lusso globale Richemont, gestisce Net-a-Porter, Mr Porter, The Outnet e Yoox, che rappresentano nel complesso la principale destinazione mondiale per gli acquisti di beni alto di gamma online. YNap ha recentemente annunciato una joint venture con Alibaba per i consumatori cinesi. 

La forte reazione cinese ha spinto oggi i due fondatori del marchio, Stefano e Dolce Gabbana, a pubblicare un video ufficiale di scuse: "Offriamo le nostre più sincere scuse ai cinesi di tutto il mondo", hanno detto. Dolce ha proseguito: "Speriamo che il nostro fraintendimento della cultura cinese possa essere perdonato. Siamo sempre stati molto pazzi per la Cina, abbiamo visitato molto. Siamo stati in molte città. Amiamo la sua cultura". Il video si conclude con la coppia che pronuncia la sola parola "scusa" in mandarino.

Le decisioni dei rivenditori sono arrivate, scrive il Post, dopo che sono stati diffusi degli screenshot online che mostrano Stefano Gabbana riferirsi alla Cina usando linguaggio crudo ("country of sh * t")  mentre difende i video promozionali che avevano suscitato polemiche in precedenza. Una conversazione privata tra Gabbana e un utente di Instagram è stata resa pubblica per la prima volta da diet_prada, un account Instagram noto per aver richiamato marchi di moda colti a copiare disegni o fare altri passi falsi.

La campagna video DG Loves China della maison è stata interpretata in Cina a sua volta come razzista per aver mostrato una donna cinese vestita in un abito rosso D&G rosso cercando di usare le bacchette per mangiare pizza, spaghetti e una versione gigante dei cannoli di pasta italiana.

La casa di moda di lusso italiana si è scusata e ha dichiarato che gli account erano stati violati. "Non abbiamo altro che rispetto per la Cina e il popolo cinese", ha scritto il gruppo italiano. Intanto però lo show di D&G da 20 milioni di euro a Shanghai è stato cancellato dopo che i vip cinesi avevano ritirato la loro presenza.

Il mercato cinese rappresenta il 33% degli acquisti globali del lusso (e circa il 35% dei ricavi della maison, pari a 1,3 miliardi a fine 2017), secondo Bain & Company, una percentuale che dovrebbe salire al 46% entro il 2025.

Orario di pubblicazione: 23/11/2018 08:30
Ultimo aggiornamento: 23/11/2018 09:04


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