Forte performance per Enel Russia nei primi nove mesi dell'anno. I risultati della controllata russa di Enel hanno mostrato un forte aumento rispetto allo scorso anno, proseguendo il trend registrato durante il primo semestre. Ciò si spiega principalmente con l'aumento dei capacity payment e con il contenimento dei costi fissi. I punti chiave dei conti dei primi nove mesi di Enel Russia, secondo gli analisti di Mediobanca Securities, sono stati:
-l'aumento del 35% dell'ebitda a 12,8 miliardi di rubli grazie ai maggiori ricavi derivanti dall'aumento sia dei capacity payment sia delle vendite di energia regolamentata alla luce dell'incremento delle tariffe da luglio 2016. In termini operativi, la produzione di energia è diminuita del -2,6% e le vendite di energia del -3,2%;
-l'utile netto si è triplicato a 6,1 miliardi di rubli anche grazie a oneri finanziari più bassi in scia all'ottimizzazione della struttura del debito della società;
-il debito netto è risultato pari a 20,1 miliardi di rubli, di cui il 71% in valuta locale (nei primi nove mesi del 2016 questa cifra era pari al 12,1%);
-La società ha affermaro che, grazie a questi forti risultati, è fiduciosa di poter superare i target di fine anno. Un aggiornamento sarà fornito con la presentazione del piano indistriale prevista entro la fine di novembre.
-Il processo di vendita dell'impianto di carbone di Reftinskaya è ancora in corso. Recentemente il management ha analizzato un'offerta non vincolante e conta di fornire un aggiornamento entro la fine dell'anno.
"I risultati forti si spiegano con l'aumento del capacity payment che consente all'azienda di chiudere il suo impegno per l'intero anno, qualcosa di straordinario", commentano gli analisti di Mediobanca, precisando che Enel Russia è un'azienda di modeste dimensioni all'interno del gruppo Enel: rappresenta circa l'1% dell'enterprise value della società.
Mediobanca ha ribadito il rating neutral e il target price a 4,30 euro sl titolo Enel, al momento stabile in borsa a quota 5,36 euro (-0,09%), ricordando anche le anticipazioni di oggi MF secondo cui come la capogruppo anche la controllata spagnola Endesa sta uscendo dal business del mattone. Il piano di investimenti per realizzare alberghi e altri immobili a Malaga, una delle località turistiche più visitate della Spagna, non è più considerato core e così la controllata di Enel (70%) ha deciso di mettere sul mercato il suo 60% di Nueva Marina Real Estate, società incaricata del progetto. Nel perimetro del gruppo spagnolo, scrive MF, resterebbe così solo un'altra società, Bolonia Real Estate, controllata al 100%, che però ormai si occupa solo della gestione del patrimonio immobiliare del gruppo.
E' invece di ieri la notizia che Enel, attraverso la controllata Enel Generaciòn Chile, si è aggiudicata la fornitura di 1,180 TWh l'anno a diverse società di
distribuzione cilene, a seguito di una gara lanciata dalla Comisiòn Nacional de Energìa del Paese, per rispondere alla domanda di energia dei clienti del mercato regolato dal 2024 al 2043. Grazie alle sinergie tra Enel Generaciòn Chile ed Enel Green Power, il gruppo si è aggiudicato il 54% dei 2,2 TWh l'anno offerti in gara, più di ogni altro partecipante.
L'energia aggiudicata a Enel sarà generata da un mix di nuovi progetti rinnovabili che include 116 MWp di solare, 93 MW di eolico e 33 MW di geotermico, per una capacità complessiva di 242 MW. "Positiva l'aggiudicazione che, oltre a consolidare la presenza del gruppo nel Paese, consente di pianificare a lungo termine gli investimenti in costruzione di asset rinnovabile", commentano gli analisti di Equita (rating buy e target price a 5,65 euro). Mentre Banca Imi (rating add e traget price a 5,7 euro) la giudica "un'ulteriore mossa nello sviluppo delle rinnovabili con effetti di lungo termine sulla società".