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Fca, focus su taglio dazi in Cina
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Fca, focus su taglio dazi in Cina

di Francesca Gerosa
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Il titolo beneficia della promessa del presidente cinese, Xi Jinping, di tariffe più basse per le importazioni di auto in Cina, un toccasana per Maserati e Alfa. Sullo sfondo le tensioni all'interno del top management in vista della preparazione del piano industriale riportate oggi da MF

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Il titolo Fiat Chrysler Automobiles non risente (+0,92% a 18,70 euro al momento in borsa) del fatto che nella lista presentata dal fondo Elliott in vista dell'assemblea degli azionisti di Tim del 4 maggio per deliberare sulla nomina del cda c'è Alfredo Altavilla, tra i massimi dirigenti di Fca nonché Chief Operating Officer Emea del gruppo automobilistico italo americano. Questa mattina MF-Milano Finanza ha riferito dei momenti di tensione tra i top-manager di Fca in preparazione del business plan che sarà presentato il 1 giugno. Le personalità coinvolte sarebbero i papabili al ruolo di amministratore delegato dopo Sergio Marchionne: Manley, Palmer e lo stesso Altavilla. Visto il clima emerso, la nomina di un manager esterno da parte della famiglia Agnelli non sarebbe da escludere a priori.

Il deterioramento del clima interno non favorisce una transizione facile verso l'era post-Marchionne, a prescindere da chi effettivamente andrà a ricoprire il ruolo di ad. Per gli analisti la successione di Marchionne è un tema molto delicato per Fca e a prescindere da chi sarà nominato nuovo ceo, difficilmente gli verrà riconosciuta dal mercato la stessa credibilità e dote di creare valore che Marchionne attualmente detiene.

Governance a parte, il titolo beneficia delle buone notizie dalla Cina. Il presidente cinese, Xi Jinping, ha infatti promesso "tariffe significativamente più basse" per le importazioni di automobili in Cina. Il riferimento avviene a solo poche ore di distanza da un tweet di Donald Trump. Nelle scorse ore, il presidente Usa ha lamentato tariffe troppo alte in Cina per le importazioni di automobili, al 25%, contro tariffe al 2,5% negli Usa, parlando di "commercio stupido, andato avanti per anni".

Il presidente cinese non è sceso nei dettagli e non ha mai menzionato né Trump né, direttamente, gli Stati Uniti e le dispute commerciali in corso con Washington nel suo discorso nel quale ha promesso nuove aperture del sistema cinese. L'apertura della Cina potrebbe avere un effetto più immediato per Maserati che potrebbe beneficiare direttamente della riduzione dei dazi sulle importazioni, al momento al 25%, e nel medio-termine potrebbe agevolare l'ingresso e la produzione locale di Alfa (nuova joint venture con un produttore locale ma senza il vincolo 51:49 sulla proprietà attualmente imposto).

Da segnalare, infine, che oggi Banca Imi ha confermato la sua credit view positiva su Fca. "Riteniamo che la separazione di Magneti Marelli consentirà al gruppo di concentrarsi ulteriormente sul suo portafoglio core e di migliorare la sua posizione patrimoniale, a seconda dell'ammontare del debito che verrà scorporato", si legge nella nota della banca d'affari. "Confermiamo la nostra credit view positiva su Fca sulla base dei solidi risultati 2017 e delle forti linee guida del 2018, che indicano un ulteriore miglioramento del profilo di credito del gruppo quest'anno. Manteniamo, quindi, la nostra raccomandazione buy sulle obbligazioni Fca, prevedendo un aggiornamento del rating da parte di Fitch quest'anno e un potenziale ritorno all'Investment grade nel 2019", aggiunge il broker.

Orario di pubblicazione: 10/04/2018 11:40
Ultimo aggiornamento: 10/04/2018 11:42


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