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Generali tratta per entrare nella previdenza privata in Cina
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Generali tratta per entrare nella previdenza privata in Cina

di Francesca Gerosa
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Secondo Reuters, alcuni gruppi assicurativi, tra cui la compagnia triestina e Prudential, sono in trattative preliminari con le autorità cinesi per entrare nel settore della previdenza privata del paese, un business che vale 1.600 mld di dollari. In Cina i fondi pensione, compresi quelli gestiti dallo Stato, sono cresciuti del 20% nel 2017 a 1,64 trilioni di dollari, quadruplicheranno entro il 2025

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Generali tratta per entrare nella previdenza privata in Cina. Secondo quanto hanno riferito stamani all'agenzia Reuters fonti vicine alla situazione, alcuni gruppi assicurativi, tra cui la compagnia triestina e Prudential, sono in trattative preliminari con le autorità cinesi per entrare nel settore della previdenza privata del paese, un business che vale 1.600 miliardi di dollari.

Anche il gruppo Aia di Hong Kong e Manulife Financial stanno considerando iniziative analoghe. Lo scorso mese Pechino ha dato il via libera alla prima joint-venture estera nata per dare vita a un business assicurativo di tipo previdenziale e, secondo le stesse fonti, la Cina sta conducendo "progetti pilota", che coinvolgono imprese straniere, in tre province del paese.

Già a novembre 2018 Pechino ha accettato la richiesta di Axa di assumere il pieno controllo della sua joint venture cinese ( Axa Tianping Property and Casualty Insurance Company) e Allianz ha ricevuto dal regulator assicurativo cinese, China Banking and Insurance Regulatory Commission, l'autorizzazione a costituire Allianz China Insurance Holding Company Limited, con sede a Shanghai, la prima compagnia assicurativa cinese interamente di proprietà straniera. 

Nei mesi precedenti il presidente, Xi Jinping, aveva anticipato l'intenzione di favorire l'accesso di nuovi operatori stranieri sul mercato finanziario cinese, in particolare nelle assicurazioni. Prima lo Stato cinese doveva possedere almeno il 51% delle imprese di assicurazione e delle società di servizi finanziari di proprietà straniera. Ma con questo cambiamento radicale si prevede l'arrivo di un'ondata di assicuratori internazionali in territorio cinese.

Certo, i gruppi assicurativi stranieri si troveranno a competere con le otto assicurazioni pensionistiche cinesi che presidiano questo mercato potenzialmente molto redditizio, dove la popolazione con più di 60 anni è destinata a salire a 250 milioni entro il 2020. In effetti, sottolineano gli analisti di Banca Akros, "il mercato previdenziale privato cinese è sotto penetrato, considerando anche la crescente longevità media delle persone".

In Cina i fondi pensione, compresi quelli gestiti dallo Stato, sono cresciuti di circa il 20% nel 2017 a circa 1,64 trilioni di dollari e si prevede che saranno più che quadruplicati entro il 2025. "E' probabile che emergano altre novità in merito nella seconda metà dell'anno", affermano gli analisti di Banca Akros per i quali la notizia, se confermata, "sarà probabilmente positiva, considerando il potenziale del mercato pensionistico privato cinese".

Generali non ha mai nascosto di voler crescere in Asia, in particolare in Cina dove nel segmento Vita Generali China è una delle joint venture assicurative di maggior successo. Le risorse non le mancano considerando che, secondo il piano industriale 2019-2021 presentato a fine novembre, il Leone ha 3-4 miliardi di euro in cassa da mettere a disposizione della crescita.

Nonostante le autorità cinesi consentano ora il pieno controllo da parte delle compagnie estere sulle proprie attività in Cina, il ceo di Generali, Philippe Donnet, lo scorso gennaio ha frenato sull'ipotesi di aumentare la partecipazione nel capitale della propria partecipata. "Per me è importante crescere", aveva detto, "e preferisco avere il 50% di una compagnia che guadagna piuttosto che il 100% di una società piccola che fa fatica a crescere", aveva spiegato. Ma se altre compagnie spingeranno l'acceleratore sulla Cina, Generali vorrà sicuramente stare al passo.

Banca Akros ha ribadito il rating neutral e il target price a 17 euro sul titolo Generali che al momento in borsa sale dello 0,18% a quota 16,74 euro.

Orario di pubblicazione: 12/04/2019 10:10
Ultimo aggiornamento: 12/04/2019 10:12


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