Dario Franceschini apre al confronto con M5s per la formazione di un governo: "Non si può rispondere con un semplice no", ha detto il ministro dei Beni culturali, quando il Pd incontrerà Fico. Mi ha sconcertato leggere una raffica di dichiarazioni di totale chiusura di esponenti del mio partito mezz'ora dopo il conferimento dell'incarico. Abbiamo invece l'obbligo di verificare nei contenuti la possibilitá di un'intesa".
Franceschini spiega come, a suo parere, sia necessario "tentare questa strada senza pregiudiziali. Mettiamo in campo le proposte del Pd come ha iniziato a fare Martina. Vediamo se c'è uno spazio di confronto basato sui programmi. Certo, se ci rivolgiamo solo alle spalle, è chiaro che la collaborazione è impensabile". Quindi sarebbe accettabile anche Di Maio premier? "Andiamo per gradi. Vediamo", replica Franceschini, "i programmi e anche come si può realizzare un'intesa. Esistono i governi politici, l'appoggio esterno, varie formule. Certo, se esisterà un interesse a formare un governo, allora più sarà stabile e meglio sarà".
Ma un accordo del genere si potrà fare senza il consenso di Renzi? "Certo che no. A tutti però io dico: fermiamoci e parliamo: Ci si ascolti reciprocamente". Ma se fallisce l'esplorazione di Fico, ci sono altre strade per formare un governo? "Non mi sembra", conclude Franceschini, "che il clima
dei rapporti tra le forze politiche consenta di far nascere un governo di tutti. E fatico a vedere una maggioranza in cui stanno insieme noi, Di Maio, Salvini e Berlusconi. Questa è l'ultima speranza che c'è".