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Il governo riapre il dossier della rete, sprint di Tim in borsa
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Il governo riapre il dossier della rete, sprint di Tim in borsa

di Francesca Gerosa
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Il governo italiano ha avviato un'indagine sui vantaggi legati a un eventuale scorporo della rete fissa di Tim, come ha annunciato il ministro Di Maio. Per Banca Imi il modello "wholesale only" è positivo per il settore tlc. Intanto Iliad continua a essere aggressiva, per gli analisti creerà presto la sua rete

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Sprint del titolo Tim a Piazza Affari (+4,90% a 0,6554 euro) all'indomani delle dichiarazioni del ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, in audizione alla camera sullo scorporo della rete. "Abbiamo avviato un approfondimento su questo tema per capire cosa intendono loro e cosa intendiamo noi come Stato, e posso dare la parola mia e del governo che l'obiettivo è affrontare il dossier" dello scorporo della rete di Tim, ha detto ieri Di Maio.

Il ministro ha però voluto precisare che "faremo un buon lavoro se affronteremo il tema dal punto di vista della strategicità delle infrastrutture e della sovranità. Se ci mettiamo in testa di fare un'operazione economica andiamo fuori strada". Il governo guarda al modello Open Fiber, "ma è anche chiaro che per scorporo della rete dobbiamo capire cosa si intende, non ci stanno dando i cavi in rame sotto terra ma un asset aziendale".

Il governo, quindi, è interessato al progetto di creazione di un operatore unico, sul modello "wholesale only", in grado di consentire agli operatori di competere sul terreno dei servizi, e vuole rispettare la roadmap del Mise per la riassegnazione delle frequenze 700 MHz e i tempi della gara per il 5G. Inoltre ci sono opportunità per le nuove frequenze 3.4-3.6 GHz grazie alla revisione dello spectrum e sono ancora disponibili 1,3 miliardi di euro di risorse per stimolare la domanda di banda larga.

Mentre non è previsto nessun rialzo dei limiti elettromagnetici, "opzione che sarebbe stata positiva per i tlc tower operators, ma politicamente molto impopolare", affermano gli analisti di Equita secondo i quali i commenti del ministro evidenziano come il tema della rete e della banda ultra larga sia una priorità dell'esecutivo, dopo una fase interlocutoria causata dal cambio di governo. Anche per gli esperti di Fidentiis le dichiarazioni Di Maio confermano che il governo sta monitorando da vicino il dossier dello spin-off della rete e che la decisione potrebbe arrivare presto.

"Inoltre, riteniamo che il suo riferimento a una singola società wholesale indichi che potrebbe essere a favore di una fusione con Open Fiber. D'altra parte, il suo punto di vista, come previsto, che il dossier deve essere valutato da un punto di vista strategico e non economico", avvertono a Fidentiis (rating buy confermato su Tim), "potrebbe implicare una valutazione inferiore della NetCo rispetto alle aspettative di Tim", ovvero 15 miliardi di euro.

Concordano gli analisti di Mediobanca Securities secondo i quali la separazione della NetCo potrebbe portare a una potenziale cooperazione/consolidamento con Open Fiber "e condividiamo l'opinione che questa sarebbe una mossa positiva per il Paese e le aziende coinvolte. Come promemoria, lo sconto di Tim rispetto ai competitor aumenterebbe fino a quasi il 55%, considerando 15 miliardi di euro come una valutazione equa per la NetCo. Confermiamo il rating outperform e il target price a 1,20 euro su Tim".

Per Banca Imi il modello "wholesale only" è positivo per l'intero settore: "una negoziazione tra il governo e tutte le parti coinvolte, in particolare Tim, è un fattore chiave e non può prescindere da una regolamentazione ben definita e da assunzioni economiche". Detto questo, la banca d'affari non vede discontinuità tra le dichiarazioni di Di Maio e le iniziative del precedente governo in materia. Infatti l'ex premier, Matteo Renzi, ha approvato la creazione di Open Fiber e il piano Ultrabroadband, compresi i voucher per stimolare la domanda di internet. E l'ex ministro per lo sviluppo economico, Calenda, ha avviato intensi colloqui con Tim sulla separazione della rete. 

Un occhio anche alla concorrenza. Ieri Iliad ha presentato la nuova offerta per i prossimi 500mila clienti: l'offerta prevede un ampiamento del pacchetto dati a 40 GB a fronte di un prezzo di 6,99 euro (da 5,99 euro precedente) oltre a un upfront di 9,99 euro. L'offerta rimane commercialmente molto attraente, a detta sempre degli analisti di Equita.

"Iliad continua a essere aggressiva: ha abbassato il prezzo/GB, che è una cattiva notizia per il settore. Tuttavia, evidenziamo anche che una quantità così elevata di dati richiede una rete di supporto di qualità. A tal riguardo, l'accordo di roaming con Wind Tre non è sufficiente e non economicamente sostenibile, a nostro avviso", osservano gli analisti di Banca Imi. Quindi, "ci aspettiamo che Iliad crei presto la propria rete, il che sarebbe una notizia positiva per gli operatori delle torri, Inwit e Cellnex in primis. Per lo stesso motivo, ribadiamo che Wind Tre e gli operatori virtuali di rete mobile sono più esposti all'ingresso di Iliad in Italia rispetto ai marchi premium possessori della rete come Tim e Vodafone".

Nel complesso l'effetto combinato di regolazione delle tariffe e maggiore competizione sta impattando negativamente i margini, ma Tim dovrebbe evidenziare un miglioramento dei conti nella seconda parte dell'anno, beneficiando così della forte generazione di cassa grazie al controllo dei costi e alle azioni di efficientamento. Equita ha confermato il rating buy e il target price a 0,85 euro sul titolo Tim anche alla luce della attese speculative e di cessione di asset non strategici come Persidera e Sparkle. "La dismissione di Persidera e potenzialmente di Sparkle potrebbe consentire a Tim di ridurre la mole del debito di quasi un decimo, con un impatto limitato a livello di free cah flow operativo", affermano a Mediobanca. Invece Tim Brazil è considerata strategica a meno di offerte che non si possono rifiutare.


Orario di pubblicazione: 27/07/2018 12:20
Ultimo aggiornamento: 27/07/2018 12:25


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