Il lusso è sempre più "un prodotto per giovani" cosicché anche la pubblicità delle principali società si è spostata sull'online. Questa l'indicazione data da David Pambianco, durante il convegno sul lusso organizzato dalla sua società insieme a Deutsche Bank. "Negli ultimi tre anni nel lusso le quote di investimento nella comunicazione sono rimaste stabili ma c'è stato un grosso cambiamento", ha spiegato, "prima la pubblicità tradizionale sul cartaceo rappresentava il 57% dell'investimento complessivo e il digital il 17%. Poi c'è stato un travaso e adesso la proporzione è del 33%-42%". Del resto per Pambianco "il lusso oramai si rivolge al suo pubblico di elezione che sono i Millennials. Il lusso non è per le persone adulte, ma per un pubblico molto giovane". Nel settore c'è bisogno di nuove competenze, come quelle sull'intelligenza artificiale e sulla gestione di siti. Diverso, invece, il discorso per il non lusso, passato dal 64% al 54% nella pubblicità tradizionale e dal 4% al 17% per il digital.