La grande coalizione di Berlino sembra al capolinea e il mondo del business tedesco sembra essersi stufato. Nel ricercare il suo quarto mandato, il cancelliere Angela Merkel ha condotto una campagna elettorale e a quasi tre mesi dalle elezioni non ha ancora un governo. Per settimane gli imprenditori hanno dovuto affrontare le possibili implicazioni di una coalizione della Merkel con i Liberi Democratici e i Verdi ambientalisti, per poi assistere al crollo di quei colloqui.
In un’editoriale molto duro Handelsblatt, il più autorevole quotidiano economico tedesco, ritiene che di fronte al tentativo della Merkel di proseguire nella sua scelta preferita, quella di una nuova alleanza con i socialdemocratici, gli uomini d'affari tedeschi sono sempre più negativi e lasciano intendere che le cose non possono andare avanti come prima. "Dov' è la leadership quando si parla della modernizzazione della Germania?" ha dichiarato ad Handelsblatt Martin Herrenknecht, responsabile dell’omonima azienda produttrice di macchinari, leader mondiale nel settore delle macchine pesanti per lo scavo dei tunnel, “Dov' è un programma pionieristico per il nostro futuro da qui al 2035? E' incomprensibile come la Merkel possa rimanere muta e passiva su due questioni così decisive ".
Insomma, dopo 12 anni ininterrotti al potere la Merkel comincia ad avere il fiatone: del resto persino la signora di ferro della Gran Bretagna, Margaret Thatcher, era stata in grado di tenere il potere per soli 11 anni. E non è il presente che preoccupa i business leader, ma il futuro. La Germania è ora in piena espansione, ma si trova secondo Handelsblatt in forte ritardo nella digitalizzazione, nelle start-up innovative e persino nelle infrastrutture fisiche: problemi che sono stati trascurati nei 12 anni del regime della Merkel. La Germania è forte, afferma Reinhold von Eben-Worlée, capo dell’Associazione delle Imprese Familiari, “non a causa ma nonostante le ultime tre coalizioni di governo".
La grande coalizione, che ha riunito i due partiti principali per ottenere un'ampia maggioranza in parlamento, ha portato all' assenza di dibattito, in quanto non vi era una reale opposizione a sfidare il governo. “Con questo cancelliere, stiamo assistendo allo sviluppo di uno stile di governo autocratico", afferma Heinz Hermann Thiele, presidente del consiglio di amministrazione del produttore di freni Knorr Bremse, “Non è la democrazia di cui abbiamo bisogno ".
Troppe decisioni sono state prese dai leader di partito nel retrobottega e mai dibattute in parlamento, lamentano i capi azienda interpellati da Handelsblatt. “E questo tipo di politica porta solo a scelte sbagliate” sostiene Hans-Werner Sinn, un economista conservatore. La peggiore di queste scelte sbagliate per molti business leader è stata la decisione unilaterale della Merkel nel 2015 di aprire i confini della Germania a un milione di rifugiati provenienti dall' Africa e dal Medio Oriente. Un'altra è stata la sua decisione improvvisa, sulla scia dell’incidente nucleare di Fukushima, di ritirare l’energia nucleare dalla Germania.
“Se tutto rimane così, il caos continuerà", dice Thiele, riferendosi al problema dell’immigrazione. “Non voglio immaginare come sarà questo paese in 30 anni se l’immigrazione continuerà ad avere la briglia sciolta".
Con la fine dei colloqui per una nuova coalizione e la presenza in parlamento del nuovo partito populista “Personalmente propenderei per un governo di minoranza", dice Thiele, perché ciò costringerebbe il cancelliere a discutere in modo trasparente le questioni critiche in pubblico e in parlamento: “Basta con le decisioni prese a tarda notte in un retrobottega". Un governo del genere, che potrebbe approvare leggi solo con il sostegno di partiti non governativi su questioni specifiche, sarebbe una novità in Germania: una strada che la Merkel ha dichiarato di non essere intenzionata a percorrere.
Ma per molti businessmen e imprenditori è un’alternativa preferibile al ritorno della grande coalizione: secondo Von Eben-Worlée "Alla fine, un governo di minoranza potrebbe offrire più opportunità che rischi per tutti".