Piazza Affari resta indietro in Europa

Ultim'ora News

Dopo le perdite oltre il 2% (e quasi isolate in Europa) di ieri, il Ftse Mib ha chiuso la seduta poco mosso con un +0,29% a 23.801 punti, recuperando dalle perdite di metà seduta. Volume di scambi elevato (sopra i 3,6 miliardi di euro) ma inferiore rispetto agli oltre 4,4 miliardi dell'ultima giornata di scambi. Il sentiment resta fragile (da notare che lo spread tra Btp Italia e Bund decennale è salito ancora, del 2,82%, a 153,2 punti base), con gli investitori che continuano a seguire attentamente gli sviluppi sul fronte della scena politica italiana. Nella riunione di questa mattina tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio è stato chiuso l'accordo sul programma. Secondo fonti dei 5 Stelle sarebbero stati fatti passi avanti anche sul nome del premier e i due leader dovrebbero salire lunedì al Quirinale per presentare il programma e indicare il nome individuato per la Presidenza del Consiglio. Oggi intanto il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis, nel corso di un'audizione alla Commissione problemi economici e monetari dell'Europarlamento a Bruxelles, è tornato a strigliare l'Italia, dichiarando che "il nuovo governo italiano deve confermare l'attuale corso di politica di bilancio. È importante restare nei binari".

Positivi, oltre a quello milanese, anche gli altri listini europei, con Francoforte, Parigi e Madrid che hanno chiuso intorno al +1% e Londra che è avanzata dello 0,7%. Lievi rialzi per Wall Street, al momento: +0,07% per il Dow Jones, +0,17% per il Nasdaq e +0,19% lo S&P500. Petrolio sui massimi da fine 2014, con Wti (+0,24% 71,66 dollari al barile) e Brent (+0,85% a 79,95 dollari), con i prezzi influenzati ancora dalla questione iraniana dopo l'annuncio di Trump sul ritiro degli Usa dall'accordo sul nucleare con Teheran..

I dati macroeconomici pubblicati oggi non hanno avuto un grande impatto sugli indici europei: le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti (dato destagionalizzato) sono cresciute di 11mila unità a quota 222mila (215mila unità il consenso degli economisti contattati dal Wall Street Journal), mentre l'indice sull'attività manifatturiera regionale elaborato dalla Fed di Filadelfia si è attestato a maggio a 34,4 punti, in aumento dai 23,2 di aprile, nettamente al di sopra dei 21,7 attesi dal consenso.

A Piazza Affari in luce Recordati (+6,81% a 32,16 euro) in scia alle ipotesi di stampa relative a un interesse del private equity Cvc. Acquisti su Stm (+1,29% a 20,42 euro) su cui Goldman Sachs ha confermato la raccomandazione neutral e il prezzo obiettivo a 21,5 euro. Saipem (+1,2% a 3,964 euro) ha continuato a performare bene sempre grazie all'upgrade di Bernstein a outperform di ieri.

Su Eni (+0,39% a 16,602 euro) Barclays ha alzato la raccomandazione sul titolo da underweight a equal weight, con prezzo obiettivo che sale da 17 a 18,5 euro.

Telecom Italia (-0,65% a 0,768 euro) è stata invece penalizzata dalla debolezza del mercato, nonostante i risultati del primo trimestre del 2018 solidi. L'ad Amos Genish durante la conference call di commento ai conti ha detto che il Board di Tim è "aperto a ragionare su una possibile quotazione" della rete.

Sul resto del listino si segnala Banca Mps (-8,86% a 2,923 euro), che è scesa a causa delle indicazioni nel progetto di accordo di governo tra M5S e Lega in base al quale, con riferimento a Mps, lo Stato azionista dovrebbe provvedere alla ridefinizione della mission e degli obiettivi dell'istituto di credito in un'ottica di servizio.

In rosso anche Astaldi (-9,89% a 2,35 euro) con gli investitori che restano cauti dopo la pubblicazione del nuovo piano 2018-2022.