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L'ipotesi di un nuovo accordo sul nucleare in Iran alza un polverone, occhio a Saras
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L'ipotesi di un nuovo accordo sul nucleare in Iran alza un polverone, occhio a Saras

di Francesca Gerosa
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Il prezzo del petrolio è debole dopo che ieri il presidente Usa, Trump, e quello francese, Macron, hanno evocato la possibilità di un nuovo accordo sul nucleare in Iran. Il presidente iraniano, Rohani, ha subito contestato la legittimità di una tale proposta. Per Mogherini (Ue) l'accordo attuale funziona e va preservato. Se gli Stati Uniti si ritirassero, l'Iran potrebbe perdere fino a 400mila barili al giorno di produzione, secondo Mediobanca

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Il prezzo del petrolio è debole dopo che ieri a Washington il presidente Usa, Donald Trump, e quello francese, Emmanuel Macron, hanno evocato la possibilità di un nuovo accordo sul nucleare in Iran. Il Wti recupera solo lo 0,16% a 67,81 dollari al barile e il Brent scende ancora dello 0,05% a 73,82 dollari al barile. Di fronte alla minaccia del presidente americano di uscire dall'intesa con l'Iran del 2015, il suo omologo francese ha evocato la possibilità di "un nuovo accordo" sul nucleare per contenere il suo programma nucleare, la sua influenza regionale e lo sviluppo delle sue capacità balistiche.

Ma il presidente iraniano, Hassan Rohani, ha subito contestato la legittimità di un possibile nuovo accordo sul nucleare iraniano. Durante il suo intervento a un evento pubblico tenuto a Tabriz, capoluogo della provincia orientale dell'Azerbaigian, il presidente si è chiesto "con quale diritto" il presidente degli Stati Uniti, "insieme a un leader di un solo Paese europeo" possa decidere su un accordo concluso da altri 7 firmatari.

Teheran si è sempre detta contraria a inserire il proprio programma balistico all'interno del quadro del Joint Comprehensive Plan of Action, ovvero l'accordo sul nucleare iraniano, firmato a Vienna nel 2015 da Iran, Cina, Francia, Russia, Regno Unito, Stati Uniti, Germania e Unione europea. Anche l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione Europea, Federica Mogherini, ha chiarito che sul nucleare iraniano c'è un solo accordo, funziona e deve essere preservato.

Infatti, secondo Federica Mogherini, quello attualmente in vigore è "l'unico accordo che c'è, sta funzionando, sta impedendo all'Iran di sviluppare armi nucleari e impegna l'Iran a non acquisire armi nucleari senza limiti temporali". L'Alto rappresentante ha anche ricordato che la "piena attuazione" dell'accordo del 2015 "è essenziale per la sicurezza europea". Le ha fatto eco il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Ricordando che l'intesa è stato "il frutto degli sforzi diplomatici di molti Paesi", ha aggiunto che "vogliamo che l'accordo rimanga quale è e pensiamo che non ci siano alternative a esso".

Commenti sull'Iran che comunque sostengono il titolo Saras a Piazza Affari, in calo dello 0,43% a 1,873 euro contro un indice Ftse Mib in flessione dello 0,83%. "Crediamo che il prezzo delle azioni abbia trovato un sostegno dai commenti fatti ieri dal presidente francese, Macron, durante la visita al presidente Trump, suggerendo che vorrebbe rinegoziare l'accordo sul nucleare iraniano per includere il programma balistico e contenere il coinvolgimento dell'Iran nelle guerre regionali", commentano stamani gli analisti di Mediobanca Securities.

Da quando è stato concordato l'accordo sul nucleare, "l'Italia è stata un destinatario chiave di greggio dall'Iran, che rimane particolarmente adatto alla raffineria di Saras. Se gli Stati Uniti dovessero ritirarsi dall'accordo sul nucleare, crediamo che l'Iran potrebbe perdere fino a 400mila barili al giorno di produzione", prevedono gli analisti di Mediobanca.

"Ciò potrebbe spingere i prezzi del petrolio ancora più in alto, ma soprattutto potrebbe comprimere gli heavy-light spread a scapito della redditività di Saras. I commenti di Macron suggeriscono un supporto più ampio per una rinegoziazione che per noi significa anche che le sanzioni contro l'Iran non saranno applicate nuovamente, almeno nel breve termine", precisano gli esperti della banca d'affari che sul titolo Saras mantengono un rating outperform e un target price a 2,20 euro.

Orario di pubblicazione: 25/04/2018 12:35
Ultimo aggiornamento: 25/04/2018 12:37


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