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La Cina abbatte i limiti ai capitali stranieri
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La Cina abbatte i limiti ai capitali stranieri

di Elena Dal Maso
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Lo ha annunciato il nuovo governatore della PboC, Yi Gang. Il tetto al capitale detenuto da investitori esteri verrà portato al 51% con gradualità a partire dai prossimi mesi. Saranno interessati fondi comuni, società di brokeraggio, trust, assicurazioni, banche

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Tokyo chiude oggi in ribasso dello 0,49% mentre alle ore 8:45 italiane Hong Kong guadagna lo 0,45% e Shanghai lo 0,39%. In salita l'euro sul dollaro a 1,237 (+0,11%) e anche lo yen sul biglietto verde (107,05, +0,14%). Dopo i toni più miti di ieri del presidente Xi Jinping, che aveva annunciato un taglio ai dazi sulle auto, oggi la Cina annuncia l'apertura "nei prossimi mesi" del proprio settore finanziario al capitale straniero. Lo ha confermato il nuovo governatore della banca centrale cinese, Yi Gang, durante il forum di Boao, sull'isola cinese di Hainan, giunto all'ultimo giorno di lavori, dopo un primo annuncio da parte del ministero delle Finanze di Pechino, nel novembre scorso.

Le nuove aperture riguarderanno l'innalzamento del tetto, al 51%, delle quote che potranno detenere gli investitori stranieri in società di brokeraggio, gestione di fondi e trust, e questi limiti saranno totalmente aboliti nei prossimi tre anni, ha confermato Yi. Sempre nei prossimi mesi, la Cina permetterà la creazione di compagnie di assicurazione a investitori stranieri qualificati, e allenterà i limiti sulla proprietà straniera delle banche commerciali. Molte di queste misure sono attese già entro la fine di giugno. La banca centrale cinese, ha aggiunto il capo della politica monetaria cinese, ha allo studio anche altre aperture in sempre più settori per le banche straniere. A questo, ha aggiunto Yi, farà seguito anche un aumento delle regolamentazioni del settore finanziario.

Inoltre Yi ha chiarito che non ricorrerà alla svalutazione dello yuan per contrastare le tensioni commerciali con gli Stati Uniti. La Cina, ha aggiunto il governatore, continuerà ad attuare una politica monetaria "prudente" e continuerà a spingere per la convertibilità dello yuan.

Nel frattempo, in un discorso tenuto a Hong Kong, la direttrice del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, vede "nubi scure" all'orizzonte della crescita economica mondiale soprattutto a causa delle tensioni sui dazi tra gli Stati Uniti e i suoi partner commerciali. "Il quadro generale è luminoso ora. Ma possiamo vedere nubi più scure all'orizzonte", ha detto Lagarde.

Per la responsabile del Fondo monetario internazionale il ritmo di "crescita prevista per il 2018 e il 2019 finirà per rallentare" nella misura in cui le politiche a sostegno dell'economia si interromperanno soprattutto in Usa e Cina.  "Ora c'è una nuova urgenza perché le incertezze sono aumentate in modo significativo", causate dalle tensioni commerciali, i rischi finanziari e fiscali e una maggiore incertezza geopolitica. Per sostenere la crescita economica, dunque, ha concluso Lagarde, la priorità è che i governi "evitino il protezionismo in tutte le sue forme".

Orario di pubblicazione: 11/04/2018 08:14
Ultimo aggiornamento: 11/04/2018 08:48


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