I videogiochi a tema della seconda guerra mondiale potrebbero ottenere un maggiore realismo in Germania dopo che questa settimana le autorità tedesche hanno revocato un divieto generale sulla rappresentazione di simboli nazisti nei giochi.
La decisione, annunciata giovedì dall'organismo tedesco di autoregolamentazione del software di intrattenimento, o USK, viene dopo anni di pressione da parte dell'industria del gioco.
L'USK, tra i cui membri vi sono rappresentanti del governo e dell'industria che si occupano di vietare giochi e che danno loro una valutazione dell'età minima per poter giocare, deciderà caso per caso quali giochi saranno in grado di mostrare immagini naziste.
La decisione pone i videogiochi sullo stesso piano dei film e di altri beni culturali, risolvendo un dilemma di lunga data per gli editori di videogiochi: o tirare via tutti i simboli nazisti o fare una separata versione, più moderata per il mercato tedesco.
Con poche eccezioni, la Germania mantiene un divieto generale di esposizione pubblica dei simboli associati ad Adolf Hitler e al Terzo Reich. E' un crimine salutare come Hitler o sventolare la bandiera nazista con la svastica al centro.
Ad essere esclusi dal divieto sono gli studi accademici, le mostre storiche, il teatro e il cinema. Con l'abolizione del divieto, giochi come la popolare serie di Wolfenstein, in cui i giocatori sono in guerra in un universo alternativo contro le forze naziste, entreranno a far parte della lista dei media in grado di visualizzare in Germania svastiche, ufficiali delle SS al passo dell’oca e Hitler stesso.