Conti in ordine e nessuna contrapposizione con l'Unione europea. Il messaggio lanciato al termine del vertice di maggioranza, convocato a Palazzo Chigi per fare il punto sui contenuti della nota di aggiornamento del Def e sulla manovra, va nella direzione gradita ai mercati. Dopo la Lega anche il Movimento 5 Stelle ha abbassato i toni dello scontro. "Sarà una legge di bilancio che rassicurerà i mercati e soprattutto le famiglie con figli disoccupati e con genitori che non riescono ad andare in pensione o hanno nonni che hanno una pensione minima", ha garantito il vicepremier, Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti al termine dell'incontro.
Il leader pentastellato ha corretto anche il tiro rispetto alle uscite del fine settimana quando, commentando la decisione di Fitch di rivedere al ribasso l'outlook italiano, aveva ribadito che tra agenzie di rating e italiani, il governo giallo-verde avrebbe scelto di stare con i secondi. Ma gli interessi delle due parti, ha aggiunto oggi, non sono necessariamente contrapposti. Ecco perché come già per Matteo Salvini anche per il ministro dello Sviluppo economico l'Italia non sforerà rispetto ai vincoli comunitari.
Nessuna contrapposizione con il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, che punta a mantenere il rapporto deficit-pil sotto il 2%, anche sé da parte leghista l'intenzione è di stare poco sopra questa soglia, ma comunque ben dentro il limite del 3%. Quanto ai contenuti se il Carroccio punta a un'introduzione della flat tax, partendo in modo graduale con un'aliquota al 15% per le partite Iva fino a 100mila euro, mutuando la proposta di legge presentata dal capogruppo leghista alla Camera, Riccardo Molinari, i pentastellati mettono sul tavolo l'avvio del reddito di cittadinanza.
"Flat tax e reddito di cittadinanza non sono misure alternative, le due cose sono nel contratto", ha detto Di Maio "Fare reddito di cittadinanza in Italia significa aiutare le imprese e gli artigiani, perché quella gente che sarà destinataria del reddito spenderà soldi si formerà per nuovi lavori e potremo reinserirla eliminando una parte di povertà in Italia che è quella che ci sta portando in una condizione sociale per cui le diversità aumentano".
Per la Lega di Matteo Salvini la priorità resta comunque la riforma della legge Fornero, punto del programma di governo sulla quale convergono entrambe le ali. In manovra si vorrebbe puntare all'attuazione della quota 100, nella versione più conservativa che stando ai calcoli dovrebbe costare attorno agli 8 miliardi di euro.
Il taglio delle pensioni d'oro potrebbe arrivare, invece, prima. Di Maio lo colloca assieme al decreto anticorruzione tra le proposte da portare a casa prima della manovra. Il testo già presentato a Montecitorio fissa a 4.000 euro la somma per identificare gli assegni sui quali intervenire. Si tratta però per sollevare l'asticella fino a 5.000. E su questo punto i leghisti non voglio transigere.
"Nell'incontro di questa mattina abbiamo continuato a lavorare alla manovra economica e ci aggiorneremo anche domani", ha commentato il premier Conte. "Stiamo approfondendo tutti i dettagli per varare un piano finanziario che tenga i conti in ordine e che consenta al Paese di perseguire un pieno rilancio sul piano economico-sociale: la nostra sarà una manovra nel segno della crescita nella stabilità".