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Natwest, spread Btp/Bund a 90 se ci sarà un governo Forza Italia-Pd
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Natwest, spread Btp/Bund a 90 se ci sarà un governo Forza Italia-Pd

di Roberta Castellarin
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La banca d'investimento NatWest è bullish nei confronti dei titoli di Stato italiani e si aspetta uno spread a 90 se ci sarà un governo Forza Italia-Pd e a 100 in caso di grande coalizione. Ma anche il ritorno alle urne porterebbe un allargamento solo fino a 155 punti. E da un sondaggio tra gli investitori emerge che la view degli investitori internazionali e di quelli italiani è simile

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La banca d'investimento Natwest è bullish nei confronti dei titoli di Stato italiani e si aspetta uno spread a 90 se ci sarà un governo Forza Italia-Pd e a 100 in caso di grande coalizione. Ma anche il ritorno alle urne porterebbe un allargamento solo fino a 155 punti. E da un sondaggio tra gli investitori emerge che la view degli investitori internazionali e di quelli italiani è simile.

Nel periodo di blackout per i sondaggi elettorali l'investment bank si basa sugli ultimi dati disponibili per valutare i possibili esiti dopo le elezioni, le probabilità che si verifichino e questo cosa vorrebbe dire per lo spread tra decennali italiani e bund tedeschi. In base agli ultimi sondaggi disponibili c'è circa un 30% di probabilità che ci sia il 5 marzo una maggioranza di centro destra con una probabilità dell'80% che questa sia guidata da Forza Italia e del 20% che sia invece guidata dai partiti più radicali, come la Lega di Matteo Salvini. Secondo NatWest nel caso di una maggioranza guidata da Forza Italia lo spread potrà scendere fino a 100 punti base, mentre nel caso di una prevalenza dei partiti più radicali ci potrebbe essere un allargamento fino a 180 punti base. 

La probabilità che si arrivi a un governo Forza Italia-Pd è al 25% e questo sarebbe, secondo l'investment bank, il best scenario per lo spread visto scendere fino a 90. "Questo scenario rimuoverebbe il rischio politico implicito attualmente nello spread e permetterebbe ai Btp di esprime al meglio il miglioramento del quadro macroeconomico", si legge nello studio. 

Gli esperti sottolineano che la crescita è tra le migliori che si sono viste nell'ultimo decennio e la bassa inflazione fa sì che la Bce resti accomodante. Non solo gli investitori domestici hanno risparmi da investire e saranno disposti a puntare sui Btp se migliora il profilo di rischio/rendimento dei titoli. Lo scenario che potrebbe spaventare di più il mercato sarebbe una coalizione anti estabishment con Movimento 5 stelle, Lega e Fratelli d'Italia (che presenta una probabilità del 20%) con uno spread che potrebbe arrivare a 300 punti base. Mentre il ritorno alle urne spaventa meno in mercati con uno spread che potrebbe arrivare a 155-175 punti a causa dell'incertezza. 

Natwest ha anche condotto un sondaggio tra i suoi investitori sia italiani sia internazionali per capire quale esito elettorale si aspettano. Ne emerge che gli investitori italiani danno una probabilità del 50% alla vittoria del centrodestra (contro il 36% che emergeva dai sondaggi prima del blackout) e questa idea si basa sul fatto che spesso il centrodestra in passato ha fatto meglio di quanto previsto dai sondaggi. Per gli investitori italiani è bassa anche la probabilità che si torni alle urne, se lo aspettano solo l'11% degli intervistati (contro il 19% degli investitori internazionali).

Infine emerge che gli investitori italiani sono più ottimisti su un rally dei Btp in caso di vittoria della coalizione di centrodestra a guida Forza Italia o di una coalizione Forza Italia Pd con uno spread a 111 nel primo caso e a 100 nel secondo (per gli investitori internazionali l'attesa è rispettivamente a 120 e 105 punti). Ma contemporaneamente gli investitori italiani sono anche più pessimisti sul sell off in caso di ritorno alle urne o di formazione di un governo euro scettico: gli italiani vedo lo spread a 246 in caso di governo euroscettico e a 159 punti in caso di ritorno alle urne, mentre per gli internazionali l'attesa è rispettivamente di 212 e 145 punti.

Intanto l'agenzia di rating Fitch rileva il rischio che dopo le elezioni in Italia ci possa essere un "allentamento dei vincoli sui conti pubblici". E' quanto si legge in un report dell'agenzia dedicato alle criticità delle amministrazioni e gli enti locali che, a detta di Fitch, proseguiranno qualsiasi sia l'esito del voto. L'agenzia, infatti, nota che tutti i principali partiti puntano a ridurre le tasse, incluse quelle che finanziano gli enti locali. Allo stesso tempo non è sempre chiaro come tali tagli saranno finanziati e tutti i principali partiti si mostrano consapevoli dell‘importanza di ridurre il debito pubblico, sottolinea Fitch. Secondo l'agenzia, quindi, è probabile che il disinnesco dell'aumento dell'Iva l'anno prossimo, che vale circa 1 punto di pil, induca a pensare che i trasferimenti agli enti locali possano essere ridotti per compensare il mancato gettito derivante dall'aumento dell'Iva. 

Orario di pubblicazione: 28/02/2018 13:45
Ultimo aggiornamento: 28/02/2018 13:45


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