La flessione dell’NZD non è finita (di Arnaud Masset). Stamattina il dollaro neozelandese mostra l’andamento peggiore nel comparto G10, sulla scia dei primi annunci della nuova premier Jacinda Ardern. Il kiwi è salito fino a USD 0,7004 per poi perdere slancio e riscendere a 0,6926, dopo che la primo ministro neozelandese ha annunciato le priorità del suo nuovo governo – il cui vicepremier sarà Winston Peter, leader del partito New Zealand First. Una delle priorità del governo di coalizione sarà rivedere e riformare la legge sulla banca centrale, dandole un nuovo mandato. Se la legge passerà, la banca centrale neozelandese (Reserve Bank of New Zealand, RBNZ) avrà un doppio mandato, proprio come la Federal Reserve, e, oltre all’obiettivo d’inflazione ne perseguirà uno rivolto all’occupazione. Ciò che ha fatto scendere il kiwi è stato però un altro commento di Ardern sulla possibilità che la banca centrale ottenga maggiore flessibilità per gestire il valore dell’NZD rispetto alle altre valute.
Oltre a riformare la Legge sulla Banca Centrale, il governo si è preso anche altri impegni, fra cui impedire agli stranieri di acquistare proprietà, tagliare il numero di immigrati a 30.000 persone all’anno, creare un fondo di sviluppo regionale e piantare ogni anno 100 milioni di alberi.
Dall’annuncio del governo di coalizione a guida laburista, il dollaro neozelandese ha ceduto quasi il 3,50%. La scorsa settimana avevamo detto che il kiwi poteva scendere ancora, perché gli speculatori continuano a liquidare le loro scommesse rialziste. Manteniamo il nostro obiettivo invariato a $0,6888 (minimo 11 maggio). Un altro supporto giace a 0,6676 (minimo maggio 2016).
Giappone: Netta vittoria di Shinzo Abe alle elezioni parlamentari (di Yann Quelenn). Le elezioni giapponesi hanno fatto impennare l’USD/JPY al massimo da tre mesi, superiore a 113,50 yen per un dollaro. Shinzo Abe ha vinto in modo netto (312 dei 465 seggi possibili, una maggioranza superiore ai due terzi). La vittoria del primo ministro si tradurrà con il proseguimento dell’Abeconomia. Il denaro gratuito continuerà a inondare il Giappone ancora per un po’. Il Nikkei ha reagito in modo molto positivo, facendo segnare un nuovo massimo storico pari a 21.805 punti.
Questo risultato potrebbe sembrare contraddittorio, sapendo che finora l’Abeconomia ha fallito. Gli obiettivi fissati da Shinzo Abe non sono stati raggiunti. Il debito giapponese non è mai stato così elevato e il paese deve fare i conti con la deflazione. La crescita delle retribuzioni è molto debole. In verità, il paese ha bisogno di questa politica monetaria così accomodante per andare avanti.
Abe ha promesso di aprire il Giappone agli investimenti stranieri per dare slancio all’economia nipponica. Abe, il cui futuro sembrava in pericolo, ora è come un’araba fenice rinata dalle sue ceneri. La prossima volta le cose probabilmente non andranno così! (riproduzione riservata)