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S'attenuano i timori di guerra commerciale. Borse europee su del 2%, Wall Street +1%
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S'attenuano i timori di guerra commerciale. Borse europee su del 2%, Wall Street +1%

di Stefano Caiazzo e Valerio Testi
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Il sentiment più disteso dei mercati fa bene a Wall Street e ai listini europei. Il Ftse Mib ha chiuso in rialzo del 2,35%. In luce Telecom (+5,2%) e Fca (+4,8%). Progressi del 2% circa in Europa e dell'1% alla borsa di New York

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Wall Street ancora in rialzo sulla speranza, coltivata dagli investitori, che lo scontro tra Cina e Stati Uniti non arrivi a sfociare in una guerra commerciale. Gli economisti di Intesa Sanpaolo osservano che poiché i dazi non saranno immediatamente effettivi negli Usa, dove si dovrà attendere una valutazione da parte degli operatori commerciali, è probabile che la risposta cinese sia un deterrente in attesa di colloqui più costruttivi tra i due Paesi. E Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia capital partners, nota che l’applicazione dei dazi americani dovrebbe slittare perlomeno a inizio estate. C’è tempo insomma per negoziare una soluzione pacifica della contesa.

Da qui il relativo ottimismo mostrato dagli investitori, che ha consentito all’indice Dow Jones di salire dello 0,99%, allo S&P 500 circa dello 0,8% e al Nasdaq dello 0,49%. Sul listino, dopo le oscillazioni delle prime sedute, Spotify ha chiuso stabile, su dell’1% Apple. In lieve rialzo anche i prezzi del petrolio, che avanzano circa dello 0,5%.

Giornata molto positiva per i listini europei, che sono saliti e hanno chiuso con rialzi superiori al 2% (l'indice Dax tedesco il migliore a +2,9%), grazie al movimento di recupero effettuato ieri e oggi da Wall Street (al momento Dow Jones +1,03%, S&P 500 +0,73%, Nasdaq +0,51% ). Il Ftse Mib ha chiuso la seduta con un rialzo del 2,35% a 22.969 punti, con un volume di scambi di oltre 3 miliardi, in netta crescita sulle ultime sedute.

Il sentiment degli investitori è più sereno, in quanto per ora si sono ridotti i timori di una guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina: molti esperti ritengono infatti che le due potenze mondiali troveranno un accordo sul fronte dei dazi. Si sono poi aggiunti i buoni dati macroeconomici americani: quello più importante, ovvero le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Usa (dato destagionalizzato), sono cresciute di 24 mila unità a quota 242 mila (225 mila unità il consenso). Domani l'attenzione si sposterà invece sui non farm payroll (che misura il cambiamento nel numero di persone che hanno trovato impiego durante il mese precedente, esclusi gli operai e gli impiegati governativi e quelli in associazioni no-profit) di marzo, sulla retribuzione media oraria di marzo e sul tasso di disoccupazione di marzo.

Nel Vecchio Continente, invece, l'indice Pmi composito dell'Eurozona definitivo di marzo, elaborato da Markit, si è attestato a 55,2 punti, in calo rispetto ai 57,1 di febbraio e leggermente al di sotto del consenso degli economisti fissato a 55,3 punti. L'indice relativo al settore dei servizi, inoltre, è risultato pari a 54,9 punti, anche in questo caso al di sotto sia dei 56,2 del mese precedente che dei 55 del consenso.

A Piazza Affari in luce Telecom Italia (+5,22% a 0,7978 euro) e le azioni Telecom di risparmio (+5,92% a 0,6942 euro), sull'onda della notizia del possibile ingresso della Cassa Depositi e Prestiti nel capitale del gruppo, che ha ridato un forte appeal ai titoli. Brillante Fca (+4,85% a 18,468 euro) che ha ampliato i rialzi dopo che il cda di Fiat Chrysler Automobiles ha autorizzato il management a sviluppare un piano per separare le attività di Magneti Marelli da Fca e distribuire agli azionisti di Fca le azioni di una nuova holding company Magneti Marelli. La notizia è positiva anche se attesa. In netto rialzo pure Exor (+4,04%). Sempre nella galassia Agnelli rialzo anche per Cnh Industrial (+4,42% a 9,96 euro), che secondo Mediobanca Securities (outperform, target price 13 euro) è stata penalizzata troppo dalla questione dazi tra Usa e Cina. Gli analisti pensano quindi che gli attuali prezzi di Borsa del titolo rappresentino un buon punto di ingresso.

Buzzi Unicem (+4,5% a 19,965 euro) ha recuperato terreno in un contesto di mercato positivo dopo le perdite segnate dall'8 febbraio, momento della pubblicazione dei risultati preliminari del 2017. Denaro inoltre sulle banche quotate: Banco Bpm +4,49%, Bper +3,87%, Ubi Banca +2,48%, Unicredit +2,42%, Intesa Sanpaolo +1,92% e Mediobanca +1,15%. In netto rialzo Banca Mps (+8,73% a 2,776 euro) che ha effettuato un corposo movimento di recupero dopo il feedback positivo che è arrivato dagli incontri che si cono tenuti ieri a Londra. Acquisti pure su Italgas (+2,38% a 4,952 euro). Mediobanca Securities resta positiva sul titolo (outperform e prezzo obiettivo a 5,3 euro per azione) evidenziando che la società continua a realizzare risultati forti sul fronte del taglio dei costi. Mediaset (+1,16% a 3,318 euro) ha beneficiato di Hsbc che ha migliorato il prezzo obiettivo sul titolo da 3,3 a 3,5 euro, confermando la raccomandazione hold. Gli analisti apprezzano l'accordo commerciale tra la società e Sky.

Sul resto del listino si segnala Acotel (+13,96% a 3,02 euro) che ha effettuato un rimbalzo in un contesto di mercato positivo. In luce infine Piaggio (+4,15% a 2,208 euro) che ha festeggiato la decisione di Standard & Poor's di alzare il rating da B+ a BB- e le indicazioni sull'andamento delle vendite in India.

Orario di pubblicazione: 05/04/2018 18:10
Ultimo aggiornamento: 05/04/2018 18:46


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