Banco Santander ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto in calo del 3% a 1,7 miliardi di euro a causa soprattutto di costi per 300 milioni relativi all'integrazione col Banco Popular, acquisito giusto un anno fa. Nel giugno del 2017 dovette rilevare la banca per 1 euro (un modello di acquisizione simile a quello di Intesa Sanpaolo con le due popolari venete) evitando di lasciarla fallire. Il Santander ha precisato nei conti che la diversificazione geografica l'ha aiutata a riportare una crescita del 14% dell'utile sottostante a 2 miliardi di euro. Escludendo gli effetti del cambio valutario, il dato si è attestato al +28%.
"Nel trimestre abbiamo riscontrato una crescita particolarmente forte in Brasile, Spagna, Messico e Usa", ha detto Ana Botin, il presidente esecutivo. Il margine di interesse netto si è attestato a 8,48 miliardi e l'utile lordo è rimasto invariato a 12,01 miliardi. Gli accantonamenti netti per perdite sui prestiti sono scesi del 12% in un anno a 2,02 miliardi (-1% escludendo gli effetti valutari).
Il ratio Common Equity Tier 1 è calato in un trimestre da 11% a 10,8%. La banca ha detto di aver continuato a generare capitale e che sta rispettando la tabella di marcia relativa ai target di capitale e che l'utile per azione del 2018 crescerà a doppia cifra. Nel contempo il Banco Santander ha avvisato di voler delistare il titolo dalla borsa italiana. Farà lo stesso in Argentina, Brasile e Portogallo. La ragione va rintracciata nel limitato numero di scambi del titolo. Al contempo, il gruppo spagnolo intende consolidare la negoziazione del suo titolo in Messico.
Già alla fine dello scorso anno Ana Botin aveva detto di volersi concentrare sui Paesi latino americani: "L'attenzione del gruppo verso la fidelizzazione dei clienti, unita alla grande esperienza dei nostri team, ha permesso di generare un aumento del 20% del margine ante imposte", aveva detto il presidente esecutivo Ana Botin. "Durante tutto l'anno abbiamo assistito a una forte crescita in America Latina", aveva aggiunto Botin, anticipando al mercato di essere fiduciosa che la banca raggiungerà gli obiettivi previsti dalla guidance nel 2018.