Dopo un lunedì brillante, l'Asia oggi si fa più cauta, in vista di nuovi incontri fra Cina e Usa, questa volta a Washington, per regolare le tensioni sui dazi. Il Nikkei chiude a +0,10%, Hong Kong alle ore 7:30 italiane cede lo 0,33%, Shanghai perde lo 0,31%. Oro ancora in salita dello 0,34% a 1.326,6 dollari per oncia, petrolio Wti americano in guadagno dello 0,54% a 55,94 dollari il barile. Si rinforza il dollaro sulle maggiori valute e l'euro cede lo 0,12% a 1,1297, lo yen (-0,04%) a 100,65, la sterlina (-0,17%) a 1,2903.
La Casa Bianca ha annunciato che si terrà oggi a Washington un summit fra Cina e Usa sui dazi, con sessioni di follow-up ad un livello più alto a partire da giovedì. I colloqui seguono un ciclo di negoziati conclusi a Pechino la scorsa settimana senza un accordo per iscritto tra le due maggiori economie del mondo, ma con alcuni progressi concreti, hanno commentato entrambe le parti.
Giovedì interverrà nel meeting il rappresentante commerciale Robert Lighthizer, un forte sostenitore del pressing sulla Cina, che si incontrerà con il vice premier cinese Liu He, atteso a Washington giovedì e venerdì per i colloqui. La Casa Bianca ha dichiarato che il segretario di Stato Steven Mnuchin, il segretario al Commercio Wilbur Ross, il consulente economico Larry Kudlow e il consulente commerciale Peter Navarro (un falco, forte sostenitore del presidente Trump) prenderanno parte ai colloqui.
Intanto oggi il colosso Hsbc, il maggior titolo del listino di Hong Kong, ha perso il 2,7% dopo i conti ritenuti deludenti sul fronte degli utili. Hsbc è anche la più grande banca in Europa per valore di mercato (è quotata a Londra, oltre che in Asia) ed è stata colpita dai venti contrari della Brexit da un lato del rallentamento della Cina dall'altro.
Hsbc ha registrato un utile prima delle tasse di 19,9 miliardi di dollari nel 2018, in rialzo del 16% rispetto a 17,2 miliardi di un anno fa, ma inferiore alle attese per 22 miliardi di dollari, secondo un gruppo di 17 analisti. Il gruppo bancario ha detto che intende pagare un dividendo annuale di 0,51 dollari per azione, approssimativamente in linea con le aspettative dei broker.
Intanto nelle scorse ore sedici Stati degli Stati Uniti hanno intentato un'azione legale nei confronti del presidente Donald Trump per la sua decisione di dichiarare un'emergenza nazionale per trovare i fondi per la costruzione del muro al confine con il Messico, in quanto sostengono che viola la Costituzione. La causa è stata depositata in un Tribunale della California e vi si sostiene che la mossa del presidente è contraria a due clausole che definiscono le procedure legislative e il ruolo del Congresso come arbitro finale per l'utilizzo dei fondi pubblici.