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Su Wall Street l'ombra della Cina, petrolio al top

Su Wall Street l'ombra della Cina, petrolio al top

di Marco Sasso
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Milano Finanza Intelligence Unit

Pesa il timore che Pechino stia rivalutando la sua esposizione ai titoli di Stato americani, il cui decennale è salito fin quasi a 2,6%. Prezzi del petrolio ai massimi dal dicembre 2014 sulla scia delle scorte Usa, previste in ulteriore calo. Wti a 63,57 dollari al barile e Brent a 69,2 dollari.

Prese di beneficio a Wall Street dopo il nuovo triplo record segnato nella seduta del giorno prima. A poco dalla fine delle contrattazioni gli indici Dow Jones e S&P 500 cedevano lo 0,2% e il Nasdaq lo 0,3%. Ancora in rialzo invece i prezzi del petrolio, ai massimi dal dicembre 2014 sulla scia delle scorte Usa, previste in ulteriore calo. Wti a 63,57 dollari al barile e Brent a 69,2 dollari.

Sul fronte obbligazionario, il rendimento del Treasury decennale statunitense a un passo da 2,6% sull'ipotesi che la Cina stia rivalutando la sua esposizione ai titoli di Stato americani. Pechino starebbe pensando di rallentare, se non addirittura fermare, gli acquisti di bond statunitensi, considerati ora meno attraenti rispetto ad altri asset. L'impatto dei rumors si fa sentire anche dollaro, che ha nuovamente perso terreno nei confronti dell'euro. Il cross prosegue in rialzo a 1,1981, dopo aver superato nuovamente la soglia di 1,20 toccando un massimo intraday a 1,202.

Inoltre, la decisione di ieri della Banca centrale del Giappone di ridurre i riacquisti di titoli di Stato nipponici ha fatto riaffiorare sui mercati i timori di un inasprimento delle politiche monetarie da parte delle principali Banche mondiali più veloce del previsto, dati anche i solidi dati macro a livello globale. "Sul quantitative easing infinito che ci aspettavamo dalla Bank of Japan ora c'è un grosso punto di domanda", ha commentato Dywfor Evans, head of Asia-Pacific macro strategy di State Street. "L'Istituto potrebbe muoversi verso un cambiamento della sua politica piú avanti nell'anno".

Per quanto riguarda invece la politica monetaria della Federal Reserve, il capo economista di Mirabaud Am Gero Jung ha affermato che "gli ultimi dati relativi al mercato del lavoro Usa sono in linea con il nostro scenario di base, che prevede una crescita economica continua e solida con un probabile aumento delle pressioni salariali. Le retribuzioni dei lavoratori, nel contesto di un'economia complessiva prossima alla piena occupazione, sono destinate a rafforzarsi ulteriormente in futuro, non fermandosi all'incremento mensile dello 0,3% registrato a dicembre". L'esperto ha puntualizzato che le ultime minute del Fomc, "non modificano le nostre previsioni sui tassi d'interesse, e continuiamo ad attenderci quattro aumenti di 25 punti base da parte della Fed per quest'anno, con il primo che probabilmente si verificherà a marzo".

Tra gli altri appuntamenti macro di oggi, i prezzi all'importazione negli Stati Uniti sono cresciuti a dicembre, ma lo hanno fatto a un passo più lento rispetto ai quattro mesi precedenti e alle attese degli analisti. La lettura ha evidenziato una crescita dello 0,1% rispetto al mese precedente, contro il +0,5% atteso dagli esperti. Rispetto a un anno prima, i prezzi sono aumentati del 3%, l'aumento annuale maggiore dal 2011.

Mentre tra i titoli da tenere d’occhio oggi, Apple cede lo 0,62% dopo esser finita nel mirino delle autorità governative statunitensi e francesi per la gestione dei problemi di performance delle batterie degli iPhone. Il presidente del Comitato del Senato Usa per il Commercio, John Thune, ha fatto pressioni sul gigante di Cupertino affinchè risponda a una serie di domande su come la compagnia ha deciso di rallentare la performance delle batterie. In Francia, l'ufficio del procuratore di Parigi ha detto di aver avviato un'indagine su Apple per sospetta condotta ingannevole e "obsolescenza programmata". L'indagine sarà condotta dall'agenzia che si occupa della protezione dei consumatori e di cui è responsabile il ministero delle Finanze francese.

Sulla parità Berkshire Hathaway (-0,02%). Warren Buffett ha promosso due manager di lunga data confermando anni di voci secondo cui uno dei due gli succederà come Ceo. Il 55ennne Gregory Abel e il 66enne Ajit Jain sono stati nominati nel consiglio di amministrazione della conglomerata americana portando a 14 da 12 il numero di membri che ne fanno parte. Tutti e due sono stati anche nominati vicepresidenti, il primo per le attività non assicurative e il secondo per quelle assicurative. L'oracolo di Omaha, al comando dell'azienda da oltre 50 anni, manterrà i suoi ruoli di amministratore delegato e presidente e il suo partner storico Charlie Munger resterà vicepresidente.

Amazon lascia sul terreno lo 0,53%, ma ha il potenziale per raggiungere i 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione, secondo JP Morgan. Gli analisti hanno rivisto al rialzo il target price del titolo da 1.375 a 1.385 dollari, ribadendo il giudizio overweight.

Sotto pressione Domino's Pizza (-3,38%) in seguito alle dichiarazioni del ceo J. Patrick Doyle, che lascerà la società a fine giugno. Doyle è stato alla guida della catena di pizzerie per circa otto anni, in un periodo in cui molte delle sue rivali statunitensi si trovavano in difficoltà. In un'intervista, Doyle ha dichiarato di aver portato a termine tutti i suoi obiettivi, motivo per cui è il momento giusto per passare il testimone a qualcun altro.

Lennar, costruttore residenziale numero due negli Usa, ha annunciato un utile trimestrale molto inferiore al previsto a causa del rinvio al primo trimestre 2018 di un'operazione strategica, anche se gli ordini sono saliti e i ricavi hanno superato le attese. Il titolo per ora scambia in ribasso dello 0,38%.

Bene invece Cnh (+1,26%) dopo la firma di due nuovi contratti da parte del marchio Iveco Defence Vehicles. Il primo riguarda una commessa ottenuta da BwFuhrpark Service per una nuova flotta di automezzi militari medi 4x4 multiuso per l'Esercito tedesco. L'ordine prevede la consegna di 280 automezzi Eurocargo entro il 2018. Mentre il secondo è stato sottoscritto con il Ministero della Difesa romeno, che ha commissionato 173 veicoli militari logistici da consegnare entro il 2018.

Infine, sugli scudi anche Workday che sale del 3,56% dopo la promozione di Morgan Stanley da equal-weight a overweight.

Orario di pubblicazione: 10/01/2018 21:55
Ultimo aggiornamento: 10/01/2018 21:55


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