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Tim: che sorpresa il calo del debito, focus sull'M&A
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Tim: che sorpresa il calo del debito, focus sull'M&A

di Francesca Gerosa
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Il secondo trimestre ha visto un ebitda domestico debole, comunque in linea con le attese del consenso, e un debito, pari a 25,1 mld di euro, migliore del previsto grazie all'elevata crescita del free cash flow operativo (+51% a 903 mln). Numeri che fanno supporre un secondo semestre in miglioramento. Sparkle e Persidera sotto la lente, possibili operazioni (releverage, cessione) anche su Inwit

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Il titolo Tim spunta un progresso dell'1,08% a 0,615 euro in borsa all'indomani dei dati del secondo trimestre 2018 che hanno visto un ebitda domestico debole (1,7 miliardi di euro, -4,4% su base annua), comunque in linea con le previsioni del consenso. Mentre l'ammontare del debito, pari a 25,1 miliardi di euro (25,5 miliardi a fine marzo di quest'anno), è stato migliore delle attese (25,4 miliardi) grazie all'elevata crescita del free cash flow operativo (+51% a 903 milioni di euro).

Senza contare il CB mobile a 31,6 milioni, +2%, con gli utenti 4G in aumento del 3% a 10,4 milioni; l'Arpu (ricavo medio per utente) mobile human a 16 euro al mese (+0,8%) e un tasso di abbandono al 6% (dal 6,5% del primo trimestre 2018); la portabilità del numero mobile ha registrato un +32mila, "il dato migliore della classe tra gli operatori di telefonia mobile: la strategia del secondo marchio Kena sta dando i suoi frutti", commentano gli analisti di Mediobanca Securities.

Gli analisti di Equita parlano di un debito migliore del previsto, nonostante un ebitda sotto le attese, e di una buona tenuta delle linee e dell'Arpu mobile e dell'Arpu fisso. Quelli di Fidentiis notano alcuni dei negativi che hanno influenzato l'ebitda del trimestre, come il rollback della fatturazione da 28 giorni, gli sconti ai fornitori e le liability reversals che dovrebbero vedersi anche nel terzo e quarto trimestre. Questi effetti negativi dovrebbero essere parzialmente compensati dall'aumento di 2,5 euro al mese dei prezzi della linea fissa, aumento che sarà implementato nel terzo trimestre.

Numeri che fanno prevedere un secondo semestre in miglioramento. "Grazie agli incrementi del prezzo a luglio e alla buona dinamica di clienti NGN, Tim dovrebbe recuperare in parte la debolezza dell'ebitda domestico del primo semestre", prevedono gli esperti di Equita che hanno rivisto l'ebitda dell'1-2% per il 2018 e il 2019 (8476 milioni di euro e 8664 milioni di euro su IFRS17) con un taglio molto contenuto di quello domestico (-0/1%) ma un -2/4% in Brasile per tener conto del cambio.

La sim ha confermato il rating buy e il target price a 0,92 euro sul titolo Tim, lo stesso giudizio di Jefferies (target price a 1 euro), di Fidentiis e di Banca Akros (target price a 1 euro), mentre Mediobanca ha un rating outperform e il target price a 1,20 euro "anche perché questo set di risultati non giustifica lo sconto ai massimi storici a cui tratta l'azione in borsa. Ci è piaciuto questo mix di dati finanziari trimestrali", dicono alla banca d'affari in attesa, oggi alle 14:00, della conference call con gli analisti, durante la quale il management dovrebbe fare qualche aggiornamento sulla seconda metà dell'esercizio, sul processo di separazione della NetCo e sull'esecuzione del piano DigiTim.

"Continuiamo a non vedere alcuna ragione perché le attività domestiche di Tim dovrebbero essere scambiate a oltre il 30% di sconto rispetto ai competitor europei: a 4 volte l'ev/ebitda dei prossimi due anni contro 6 volte con i recenti deal M&A che sono avvenuti a un multiplo di 7,5 volte e notiamo che questo sconto aumenterebbe fino a quasi il 55% se si considerasse una valutazione della rete pari a 15 miliardi di euro. Riteniamo anche  che le preoccupazioni per l'ingresso di Iliad in Italia siano esagerate e ci piace la separazione della rete e la potenziale cooperazione/consolidamento con Open Fiber. La correzione del prezzo delle azioni è stata troppo aggressiva di recente e ciò non è giustificato dai fondamentali", concludono a Mediobanca.

Tra l'altro, Tim valuterà anche opzioni sulle controllate per sostenere il finanziamento del 5G. Gli analisti di Equita pensano che questo possa riferirsi in primis a Sparkle e a Persidera, ma non escludono operazioni (releverage, piazzamento, cessione) su Inwit (-1,39% a 6,72 euro al momento in borsa). In effetti, confermano gli analisti di Banca Imi (rating buy e target price a 1,05 euro), questa storia di investimento continua a dipendere da alcune questioni strategiche in sospeso: la revisione regolamentare 2018-2021 da parte di Agcom, compresa la separazione volontaria della rete di Tim; qualsiasi scenario di integrazione con Open Fiber; l'impatto di Iliad sul mercato; il destino delle sue controllate: Tim Brazil, Inwit e Sparkle e l'incertezza sulla governance e sulla struttura manageriale, dato che la saga Elliott- Vivendi non sembra essere finita. Per motivi di valutazione, ribadiamo il nostro giudizio positivo sul titolo Tim", spiegano a Banca Imi.

E a proposito della separazione della rete British Telecom ha annunciato un altro significativo passo nel suo processo per trasformare la sua rete, Openreach, in una specifica entità giuridica separata. Dopo aver stabilito un board e una strategia indipendenti e dopo aver rimosso il marchio "BT", ha avviato una consultazione formale per trasferire 31.000 dipendenti alla nuovo attività giuridicamente separata. La consultazione con i sindacati e i dipendenti dovrebbe concludersi entro la fine di settembre con il trasferimento pianificato il 1 ottobre.

"Riteniamo che il processo di separazione di BT di Openreach possa rappresentare un benchmark per altri incumbent europei, a partire da Tim che ha comunicato a marzo all'Agcom il progetto di separazione della rete. Progetto attualmente sotto la valutazione dell'Agcom insieme alla revisione normativa 2018-2021. Anche il ruolo di Open Fiber è una questione ampiamente dibattuta. Ribadiamo la nostra opinione che il progetto di separazione della rete e un potenziale accordo con Open Fiber possano sbloccare il valore di rete di Tim", concludono a Banca Imi.


Orario di pubblicazione: 25/07/2018 12:25
Ultimo aggiornamento: 25/07/2018 12:25


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