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Tim: presto per parlare di M&A in Brasile, ritorno al dividendo possibile
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Tim: presto per parlare di M&A in Brasile, ritorno al dividendo possibile

di Francesca Gerosa
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Il processo formale con Agcom della separazione della rete inizierà entro pochi giorni. Non è per ora sul tavolo la conversione delle azioni di risparmio. E' invece possibile il ritorno al dividendo nei prossimi tre anni. Nei prossimi 10 giorni l'offerta vincolante del fondo I Squared per Persidera. Tim Brasil resta strategica, ma la porta per Oi non è chiusa | Inwit, il nuovo piano | Tim avvia lo spin-off della rete

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Il processo formale della separazione della rete di Telecom Italia con Agcom "inizierà entro pochi giorni". E' quanto ha dichiarato l'ad, Amos Genish, nel corso della conference call coi giornalisti all'indomani della diffusione dei risultati 2017 e del nuovo piano industriale triennale, assicurando che il procedimento sarà portato a compimento "entro alcuni mesi". Genish si è detto "soddisfatto" per essere riuscito a "comporre un puzzle" con governo e regulator per arrivare ad avere un modello di separazione della rete.

Quest'ultimo è destinato ad "accrescere il valore dell'asset sia per il Paese sia per l'azienda: tutti i nostri azionisti beneficeranno di questa separazione e ci sarà maggior trasparenza. A livello europeo, quest'operazione rappresenterà un nuovo standard per la separazione delle reti degli incumbent". Ieri, ha continuato "è stato un giorno storico" con il cda che ha dato il via libera al progetto di separazione volontaria della rete fissa di accesso. "Cominceremo il processo formale con Agcom nei prossimi giorni, poi ci vorranno alcuni mesi per definire la struttura finale di Netco", l'entità legale separata controllata al 100% da Tim, proprietaria della rete.

Commentando il voto di domenica e i possibili impatti sull'avvio del processo di separazione della rete, l'ad ha garantito che Tim è "neutrale dal punto di vista politico" e ha assicurato che il management è riuscito "a migliorare tantissimo i rapporti" con il governo uscente e "con le authority" italiane. Pertanto, "cercheremo di instaurare lo stesso rapporto con il prossimo governo".

Il management di Tim sta anche cercando di raggiungere un rapporto costruttivo coi sindacati, con i quali l'azienda ha in programma un vertice a Roma il prossimo 113 marzo, "vedremo come andare avanti", comunque sul tema della riduzione del personale "siamo in trattativa con i sindacati", di sicuro "intravvedo una riduzione dei dipendenti full time negli anni a venire". A oggi "non abbiamo licenziamenti", ha rammentato il ceo. "Siamo in trattativa con sindacati per cui posso fare delle dichiarazioni quando avremo raggiunto un livello di accordo un po' più vicino alla finalizzazione, quando avremo una comprensione migliore dei risultati dei negoziati con i sindacati".

A livello operativo, la creazione della joint venture con Canal Plus "è temporaneamente bloccata, congelata", ha confermato Genish. "L'approvazione sta richiedendo un po' troppo tempo, questo non può continuare, non si può rimanere bloccati troppo a lungo perché i contenuti sono un elemento fondamentale della nostra strategia di convergenza", ha osservato, "la jv viene bloccata, andiamo avanti in modalità stand alone". Quindi Tim creerà alcune partnership strategiche con vari partner, anche con Canal Plus su elementi specifici, ma non a livello di joint venture, ha puntualizzato il ceo, "il focus al momento è creare delle partnership non solo con Canal Plus ma anche con altri content provider".

Invece non è al momento sul tavolo del colosso tlc la conversione delle azioni di risparmio in ordinarie. "Se ne discuterà in un certo momento, ma non se ne parla per il momento", ha detto il top manager. E' invece possibile il ritorno al dividendo per Tim nei prossimi tre anni, anche se nessuna decisione è stata presa ieri dal cda che ha approvato il nuovo piano.

"Non abbiamo discusso né approvato il pay out sui dividendi per quanto riguarda il piano triennale", ha fatto presente Genish, "è vero che nell'arco dei prossimi tre anni se riusciamo a soddisfare le guidance finanziarie e i flussi di cassa previsti, se questo succede saremo in grado di prendere in esame il pagamento dei dividendi negli anni a venire". Dunque, "sì, saremo in grado di pagarli", ha aggiunto, "ma non è stato discusso né approvato dal cda ieri", ha ribadito.

A breve, nei prossimi dieci giorni, potrebbe esserci un'offerta vincolante del fondo I Squared per Persidera, la società dei multiplex controllata al 70% da Tim "e allora scopriremo i termini e le condizioni", ha annunciato, precisando che "il management sta portando avanti questo processo, è un processo normale quello che sta andando avanti, Persidera è un piccolo business in riferimento a tutti i nostri business". Gedi, il gruppo editoriale che controlla il restante 30% di Persidera, ha ricordato Genish, "non ha accettato i termini dell'offerta della cordata Rai Way/F2i e tutte le decisioni prese da noi saranno sempre assoggettate all'approvazione di Gedi, i buyer potenziali sanno che hanno questa condizione".

Mentre Inwit "per il momento fa parte del core business e del patrimonio core" del gruppo. Con l'arrivo del 5G ci sarà un aumento del valore di questo asset, "oggi avendo il 60% non c'è rimasto molto spazio per noi, non si può vendere di più sul mercato senza perdere il controllo", ha osservato Genish. "Prendiamo in esame altre opzioni che il mercato può offrire nei prossimi anni ma per quanto riguarda la gestione delle torri noi siamo italiani, non pensiamo di diventare una società internazionale a livello di gestione. Le azioni sono salite perché ci sono stati risultati eccezionali e il business performa bene", ha affermato.

Fuori dai confini nazionali, Tim Brasil rimane strategica, soprattutto ora che la controllata sudamericana ha cominciato a macinare risultati operativi importanti e in crescita. "Anche per i prossimi anni, Tim Brasil è un asset che rimarrà strategico per l'azienda", ha dichiarato il ceo. L'unità guidata da Stefano De Angelis "presenta driver di crescita stand alone molto elevati". D'altra parte, secondo Genish, "questo non è il momento per parlare di consolidamento", benché il mercato delle tlc brasiliane stia tornando a ragionare su possibili operazioni straordinarie che portino a un'ulteriore concentrazione dei player che si contendono il mercato.

Tim Brasil ha le spalle sufficientemente larghe per proseguire il percorso da sola. "Possiamo creare un valore significativo su base stand alone e non vogliamo mettere a rischio questo potenziale pensando a operazioni di M&A, che in questo momento non vengono pertanto prese in esame". Ciononostante, Genish non ha chiuso del tutto la porta alla brasiliana Oi, anche questa volta indicata come possibile sposa di Tim Brasil. "Ogni trattativa potrà essere considerata con attenzione al momento giusto. Ora Oi sta uscendo dal processo di chapter 11, lo farà entro fine anno o a inizio 2019. C'è dunque tempo per valutare tutte le opzioni".

Infine un'apertura di Genish verso il fondo attivista Elliott, che ha fatto il suo ingresso nel capitale di Tim, chiedendo un cambio di passo e di governance. "Siamo sempre aperti a migliorare il nostro modello di business perché abbiamo obiettivi comuni, ossia creare valore per gli azionisti, e io sono assolutamente disposto a sedermi con loro per capire cosa vogliono cambiare, migliorare", ha detto il ceo che, a questo punto, aspetta un feedback "su quello che abbiamo presentato al mercato, noi pensiamo di avere un piano solido e ambizioso, non abbiamo ricevuto feedback da Elliott dicendo che non sono soddisfatti del piano, della strategia. Non hanno avuto tempo di guardare il piano che è stato rilasciato ieri sera, sentiremo se avranno da dire qualcosa di specifico".

Dal punto di vista dei cambiamenti alla governance, ha concluso, "ci devono dire quali sono i loro piani, sicuramente avranno un piano che presenteranno alla prossima assemblea ma non abbiamo delle informazioni a oggi". Sulla governance "dovranno essere più specifici, dovranno parlare con il cda e con gli azionisti in assemblea ma come azienda non abbiamo avuto nessun riscontro specifico a oggi".

Orario di pubblicazione: 07/03/2018 11:00
Ultimo aggiornamento: 07/03/2018 11:06


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