Piazza Affari riduce le perdite. Ora l'indice Ftse Mib segna un -0,13% a 21.972 punti dopo aver toccato un minimo intraday a 21.789 punti. Segno meno anche per il Ftse100 di Londra (-0,09%), mentre accelerano al rialzo il Dax (+0,39%) e il Cac40 (+0,36%) grazie alle buone notizie che arrivano sulle trattative tra Usa e Cina sul commercio.
Infatti, secondo fonti interne alla Casa Bianca, gli Stati Uniti e la Cina hanno pianificato un calendario provvisorio sui prossimi colloqui commerciali, per cercare di concludere un accordo per fine maggio o inizio giugno. Secondo il programma provvisorio, il rappresentante per il Commercio Usa, Robert Lighthizer e il segretario del Tesoro, Steven Mnuchin, si dovrebbero recare a Pechino la settimana del 29 aprile, mentre l'Inviato cinese Liu sarà a Washington la prima settimana di maggio.
Il presidente americano, Donald Trump, ha dichiarato ieri che i negoziati "stanno procedendo molto bene", e il piano provvisorio dei colloqui suggerisce ottimismo che i due Paesi siano vicini alla firma di un accordo commerciale. Sul fronte macro, se ha deluso il Pmi composito della zona euro ad aprile, ora si guarda al Pmi manifatturiero e servizi di aprile degli Stati Uniti (15:45), oltre alle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, alle vendite al dettaglio a marzo e all'indice Fed Filadelfia ad aprile.
In attesa, il cambio euro/dollaro resta schiacciato sotto 1,13 a 1,1251, mentre lo spread Btp/Bund ripiega a quota 256 punti base. "La pubblicazione dei Pmi ha portato a vendite sull'euro e acquisti di Bund", ha sottolineato Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte Sim, secondo cui però i dati non sono negativi e anzi indicano un "arresto del forte trend calante dei mesi scorsi", culminato nel tonfo di marzo.
Tuttavia, questo "tende a rimettere in dubbio la possibilità di un'operazione Tltro molto generosa", ha aggiunto l'esperto. Nel contesto attuale, ha proseguito Cesarano, è "sempre più evidente che i mercati non stanno comprando uno scenario macro migliore quanto piuttosto un forte supporto delle banche centrali, per ottenere il quale occorre un'economia in peggioramento".
Nonostante la contrazione dello spread, sul listino milanese restano in ribasso le banche, eccetto Bper (+0,72%). Bene Saipem che guadagna lo 0,55% e sempre nel comparto oil Eni (+0,10%), mentre perde terreno Tenaris (-0,49%). Sempre in rosso Juventus (-3,78%) e FinecoBank (-1,33%) che paga il downgrade di Deutsche Bank da buy a hold (il target price sale da 12,5 a 12,8 euro). Svetta ancora tra le blue chip Buzzi Unicem con un +2,69% dopo l'annuncio della società sulla conversione del prestito da 220 milioni di euro equity-linked bond in scadenza il prossimo 10 luglio, seguito da Ferrari (+0,66%) ed Hera (0,76%).
Sul resto del listino accelera al rialzo Mediaset (+3,43%). L'ad, Piersilvio Berlusconi, nel corso dell'assemblea degli azionisti in merito al progetto di espansione a livello europeo del gruppo ha detto che "stiamo lavorando con impegno per trovare una quadra industriale. Prima di decidere su come farlo e con chi, vogliamo essere convinti di un progetto che abbia un senso industriale e che possa stare in piedi; le possibilità sono tante".