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Fabian Negrin: l’incomunicabilità tra adulti e bambini

Impara ad illustrare e creare fiabe e racconti per bambini. [ADV]

Sembra di sentire l’eco, ma anche l’odore del mare, quando ci si immerge nella lettura di Come? Cosa?, il picture book che la sofisticata casa editrice Orecchio Acerbo porta in libreria il prossimo 15 aprile e che è stato possibile reperire in anteprima alla Bologna Children’s Book Fair. A firmarlo, parole e immagini, è l’argentino Fabian Negrin, uno dei più grandi illustratori del momento, e nome a cui, neanche a dirlo, la casa editrice romana affidò il suo esordio nel mondo dei libri. Era il 2001 e l’avventura iniziò con Il Gigante Gampibiomboun lungo organetto che misurava un metro.

copertina di Come? Cosa?

Disegnare l’invisibile

Come ogni titolo di Fabian Negrin, anche Come? Cosa? è un affresco parlato. Un’opera d’arte di cui ogni pagina potrebbe essere una tavola per allestire una mostra. E, soprattutto, un invito, l’ennesimo, ad esplorare strade solo apparentemente immaginarie. Come, per esempio, provare a disegnare il vento, per poi inseguirlo. Voi sapreste da dove iniziare? Sapreste rappresentare l’invisibile e raccontarne gli effetti?

All’autore bastano poche parole, un segno straordinario e in un attimo il suo piccolo interlocutore è già saltato – Mary Poppins insegna – dentro al quadro: mani ad allungare la bocca ed ecco che prende forma la sua interpretazione di ciò che si stanno dicendo (o meglio, provando a dirsi) un pescatore e sua moglie. Lei è sul molo mentre lui è già in mare: Cosa vuoi mangiare stasera? gli grida lei da lontano. Sulla sua barca, l’uomo risponde: Purè di patate! Ma il messaggio, affidato al vento, comincia a mutare forma e sostanza, scosso dalle folate e dagli scherzi giocati dalle correnti d’aria, in un crescendo di intensità, dalla brezza alla tempesta.

illustrazione di Fabian Negrin

E così, quella che sembrava la semplice richiesta di una cena, finisce per diventare la protagonista di un turbine di fraintendimenti.

La moglie, convinta di aver capito, chiede al figlio di andare a reperire gli ingredienti utili per il piatto da cucinare, ma nel passaggio di consegne dalla donna al bambino, un banalissimo purè di patate si trasforma dapprima in ancora due plausibili frittate e poi, man mano che il figlio chiede aiuto ai personaggi in cui si imbatte, in palme impanate, galline ammaestrate, ciabatte slacciate, cinque rose slavate e addirittura tre bambole invecchiate. Mutazioni genetiche che si materializzano fra i petali di un soffione, brezze marine, tormente e persino un uragano.

interno dell'albo Come? Cosa?

Intervista a Fabian Negrin

In questa video intervista realizzata nei giorni della fiera di Bologna, Fabian Negrin racconta la trama e il messaggio sotteso al libro:

In un crescendo di equivoci e malintesi, come accade nell’amatissimo gioco del telefono senza fili, nel rimbalzare da un orecchio all’altro le parole si deformano e il risultato è un gigantesco e divertente nonsense.

Negrin vuole mettere in luce l’incomunicabilità tra grandi e bambini, la difficoltà di capirsi e di instaurare dialoghi e relazioni soddisfacenti. Gli adulti che via via incontra il bambino capiscono qualcosa di sbagliato, non fanno che travisare la sua richiesta. Cercano di aiutarlo ma in realtà lo confondono e disorientano sempre più.

gli effetti del vento

È la tipica relazione tra un adulto e un bambino”, spiega Negrin. “Noi adulti pensiamo di stare facendo del bene, aiutandolo, in realtà c’è sempre un malinteso. Il bambino vuole sempre un’altra cosa. Il libro rappresenta dunque una metafora dell’impossibilità che i due mondi, quello dell’infanzia e quello degli adulti, si mettano in vera comunicazione

Fabian Negrin, premio Andersen nel 2000 e Bologna Ragazzi Award Non-Fiction nel 2010, ancora una volta cambia pelle e, con Come? Cosa?, ci regala un albo color pastello che sa di Bretagna e che, con grande eleganza, racconta gli effetti del caso e degli imprevisti sulla vita.

Sotto sotto questa storia ci dice che il bambino, per ottenere quello che vuole, deve affidarsi unicamente al caso. Alla fine riesce a ottenere ciò che stava cercando, ma per pura fatalità. Tutto quello che accade in mezzo è la vita, un enorme e incredibile equivoco.
Per parafrasare il regista Giorgio Diritti, alla fine il vento fa il suo giro. E tutto torna. Sempre.

>> Dal 15 aprile, puoi acquistare il libro qui

Leggi le altre recensioni di Alessandra qui

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