Michael Bisping sulla decisione di Georges St-Pierre di rendere vacante la cintura: “È uno stronzo ed è stata una mossa da femminuccia”
Quando Georges St-Pierre annunciò il suo rientro in UFC per affrontare Michael Bisping in un incontro valido per il titolo dei pesi medi, ci si è chiesti se il canadese avrebbe poi difeso la cintura, in caso di vittoria.
Di conseguenza, la decisione di ‘Rush’ di rendere vacante il titolo non è stato propriamente un ‘fulmine a ciel sereno’ ed ha diviso l’opinione pubblica.
Anche Michael Bisping si è fatto un’idea ben precisa. Durante una puntata del suo podcast ‘Believe You Me‘, ha detto a riguardo:
È uno stronzo, che Dio lo benedica.
Sarò sincero: è un’arma a doppio taglio. È una cosa sia positiva sia negativa. (…)
Da una parte è positivo per me perché – da lottatore di MMA – se qualcuno ti batte vuoi che questo poi non perda mai più, perché se uno dovesse batterlo il tutto avrebbe una ripercussione negativa su di te. Della serie ‘Oh, avrebbe potuto battere anche me.’ Quindi non lotterà più nei pesi medi, il che è un bene. Sono l’unica persona nei pesi medi che ha perso contro di lui e lui non perderà contro nessun altro. Quindi grazie per questo, Georges.
Dall’altra parte però, mi sembra un po’ una mossa da femminuccia. Ci sono aspetti positivi e negativi.
In seguito alla decisione di Georges St-Pierre, la UFC ha deciso di rendere Robert Whittaker, il detentore della cintura ad interim, il campione effettivo. L’australiano difenderà per la prima volta il titolo ad UFC 221 dall’assalto di Luke Rockhold. Sembra quindi che la divisione abbia un futuro ben chiaro in cui, però, Michael Bisping non si vede:
GSP si è ritirato. Io sono fuori discussione. Lasciamo che questi due lottino e che il vincitore diventi il campione. Buon per lui.
Ci si aspetta che Michael Bisping combatta per l’ultima volta ad “UFC Fight Night: London”, evento che si terrà il prossimo 17 marzo, per poi annunciare il ritiro e chiudere la sua storica carriera.