Le piante del genere Datura
vengono coltivate per i grandi
fiori, generalmente di colore bianco o violetto,
imbutiformi, con calice a base rigonfia, lunghi anche dieci
centimetri e più, e per la ricca fioritura che si può protrarre
fino agli inizi della stagione autunnale. Il Datura
stramonium si
presenta alta anche un metro, con grandi foglie ovate e
dentate di colore verde intenso. Il frutto è una capsula
spinosa che matura nel mese di ottobre e contiene numerosi
semi che libera aprendosi verso l’alto, generalmente in
quattro valve. I semi sono rugosi, reniformi, di sapore
dolciastro, velenosi. Il fiore dello stramonio si mostra in
tutta la sua bellezza nelle ore notturne, mentre di giorno
ha un aspetto avvizzito.
Questa pianta si può anche trovare sfuggita alla coltivazione lungo le strade,
nelle aree ruderali, nei
campi abbandonati, specialmente se alluvionati nel periodo
invernale. |
Contiene vari principi tossici, in
particolare alcaloidi, tra cui iosciamina, scopolamina,
atropina. Ha importanti poteri curativi, tuttavia la sua
tossicità l’ha fatta escludere da molti repertori di piante
medicinali. I sintomi dell’avvelenamento da stramonio sono
simili a quelli da belladonna e ancora una volta i bambini
sono i più sensibili ed esposti al rischio d’intossicazione. |
Secondo alcuni, si tratta di una specie
originaria del Messico. Probabilmente, è stata introdotta in
Europa dagli spagnoli, nella seconda metà del XVI secolo. Secondo
altri, deriva dalle regioni caspiche e fu diffusa dagli
zingari per le sue proprietà allucinogene e medicamentose.
Attualmente è presente praticamente in tutto il mondo.
E’ il simbolo dell’inganno e della depravazione. E’ stata
anche definita la pianta dei ladri. Si racconta infatti che
i briganti usassero mettere semi di stramonio in liquori dal
sapore gradevole. Gli sfortunati che bevevano questa mistura
si trovavano privi di volontà e disposti a raccontare verità
che non sarebbero state, altrimenti, mai raccontate.
Nelle credenze popolari è la pianta che permette di
riconoscere streghe e stregoni. Per provare, basta porre sul
davanzale di una finestra un vaso con un ramo di stramonio
che abbia contemporaneamente un fiore e un frutto. Quando
passerà una strega, questa sarà inevitabilmente attirata
dall’odore sgradevole della pianta e costretta a guardare a
lungo verso la stessa, ritenendo che in quella casa possa
abitare un’altra creatura del demonio.
La noce spinosa dello stramonio è stata, in passato, uno
degli elementi ludici usuali per i bambini delle nostre
campagne. Questi l’hanno utilizzata come proiettile in mille
battaglie tra “bande rivali”, per la capacità di rimanere
attaccata agli abiti grazie alle spine, rivelandosi, per
questa caratteristica, sicuro testimone del centro
effettuato e del “nemico abbattuto”.
Le foglie essiccate dello stramonio erano usate come tabacco
per sigarette, dagli effetti particolarmente benefici per
gli asmatici
Varie sono le specie e le varietà coltivate di Datura dai fiori
bellissimi e dal profumo assai gradevole . La varietà inermis, in particolare,
ha la noce priva di spine, come indicato dallo
stesso nome
specifico.
Altra Datura utilizzata in passato per scopi
medicinali è la Datura metel. Il nome specifico
deriva dall’arabo e si riferisce agli effetti allucinogeni
della pianta. È nota con il nome di
metel, ma
anche di
noce metella. Originaria, probabilmente, dell’India,
si è naturalizzata anche nel bacino del Mediterraneo, dove è
sfuggita alle colture. Si trova, in genere in Italia
meridionale, prevalentemente in Calabria, Sicilia, Sardegna
e in qualche isola minore.
Le specie del genere Datura si possono riconoscere per i grandi fiori imbutiformi,
lunghi circa 10 cm, bianchi o violetti (ma ne esiste una
varietà a fiori gialli), per le grandi
foglie di colore verde scuro, ovate o dentate, e per il
frutto generalmente spinoso (ad eccezione della specie
inermis). Le specie a frutto pendulo sono la D. innoxia e la
D. metel (entrambe a fiori di diametro maggiore di 10 cm);
le specie a frutto eretto sono la D. stramonium e la D.
ferox (entrambe con fiori di diametro non superiore a 10
cm). |