Ginepro e Bacche di Ginepro

Ultima modifica 12.02.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cucina
  3. Bevande
  4. Composizione
  5. Olio Essenziale
  6. Indicazioni
  7. Proprietà
  8. Modalità d’Assunzione
  9. Posologia
  10. Interazioni
  11. Controindicazioni
  12. Effetti Collaterali

Generalità

Generalità sulle bacche di ginepro e sul ginepro

Le bacche di ginepro sono i frutti carnosi – strobilo, nel caso specifico di tipo galbulo o coccola – eduli e vagamente simili a mirtilli, prodotti da alcune piante del Genere botanico Juniperus – Famiglia Cupressaceae.

Bacche di Ginepro Shutterstock
Bacche di Ginepro

Le bacche di ginepro sono parecchio impiegate come spezie in cucina, per l'estrazione dell'olio essenziale – diffuso come aroma – e in veste di rimedio fitoterapico. In medicina umana e veterinaria, le bacche di ginepro sono impiegate come stomatici e diuretici; in farmacia se ne preparano l'estratto acquoso e l'infuso.

Attenzione!

Non tutte le specie di ginepro producono bacche eduli; al contrario, alcune, come quelle del Juniperus sabbina, sono addirittura considerate velenose. È quindi fortemente sconsigliabile approvvigionarsi autonomamente di bacche di ginepro, soprattutto con scarsa esperienza in merito, o affidarsi a canali di vendita non ufficiali.

Il gruppo dei ginepri comprende alberi e arbusti, con possibile attitudine strisciante, aghiformi e spontanei della flora autoctona italiana ed estera. Cresce su terreni rocciosi, anche aridi o piovosi – purché su terreni drenanti, sia con clima freddo alpino che caldo tipicamente Mediterraneo.

Le specie di ginepro più comuni e diffuse sono: J. communis (che produce le bacche di ginepro), J. sabbina (velenoso), J. virginniana (da legno) e J. rigida (ornamentale).

Bacche di Ginepro

Descrizione delle bacche di ginepro

Le bacche di ginepro sono infruttescenze sferiche, di circa 7-9 mm di diametro, costituite dalle brattee floreali carnose e vicendevolmente saldate. Appaiono scure, bluastre, con sfumature violacee in prossimità delle saldature, e ricoperte di un pulviscolo bianco che le rende glauche (verde-azzurrino). La polpa delle bacche di ginepro è color rosso-bruno e contiene piccoli semi lunghi, ossei e angolosi. L'odore è fortemente aromatico, il sapore dapprima dolciastro e poi amarognolo-acre.

Ginepro

Legno di ginepro

Il legno di ginepro comune è fortemente aromatico; si presenta con alburno (parte legnosa più giovane) giallognolo e con durame (parte legnosa non più vitale) rossastro, quasi violaceo. Si utilizza per lavori di piccole dimensioni e progetti fini; per gli stessi scopi viene utilizzato anche il legno di ginepro fenicio.

Il legno di ginepro rosso è impiegato fondamentalmente per l'estrazione di "Olio di Cade", usato ampiamente in veterinaria contro le infezioni dermatologiche. Il legno di ginepro della Virginia, con durame rosso scuro e molto profumato, è utilizzato per la produzione di aste da matita.

Il legno e i germogli di ginepro non sono "normalmente" utilizzati in campo medicinale.

Gli "sfalci" di ginepro sono un ottimo ingrediente combustibile per l'affumicatura degli alimenti.

Cucina

Bacche di ginepro in cucina

Le bacche di ginepro vengono utilizzate in cucina come spezie o aromi. Come le bacche di alloro, non sono vere e proprie erbe aromatiche. Hanno una consistenza dura e tendono a sbriciolarsi, ragion per cui, a differenza di salvia, prezzemolo, erba cipollina, basilico ecc., è consigliabile rimuoverle prima del servizio.

Si prestano moltissimo alla marinatura a crudo e/o al condimento in cottura delle frattaglie – ad esempio il fegato, gli intestini, il cuore, i polmoni ecc. – e delle carni, soprattutto nere – selvaggina, come cinghiale, cervo, daino, lepre, anatra, fagiano, quaglia ecc. – o comunque molto saporite – pecora, castrato, capra, faraona ecc.

La salsa di bacche di ginepro è spesso un condimento fortemente aromatico e molto conosciuto, soprattutto all'estero, per ricette a base di carne.

Altri utilizzi delle bacche di ginepro

Le bacche di ginepro e l'olio essenziale (J. communis) hanno, oltre a quello culinario, molti altri tipi di utilizzo: fitoterapico, cosmetico, profumazione personale, ambientale ecc.

Bevande

Bacche di ginepro nelle bevande

Le bacche di ginepro trovano applicazione nell'aromatizzazione di bevande alcoliche; prevalentemente:

  • Distillazione etilica dal succo fermentato: acquavite di ginepro, gineprato, borowitchka, steinhager, brinjevec ecc.;
  • Distillazione dell'alcol sulle bacche: gin – "gin" deriva infatti dalla parola olandese "genever" – genièvre, geneva, jenever.

È anche frequente l'utilizzo delle bacche di ginepro per l'aromatizzazione di bevande come la kaddikowe piwo (Polonia) e di salse e conserve come la wodnjika (Serbia).

Altre bevande alcoliche, meno note della precedente, a base di bacche di ginepro sono le birre stile sahti.

Composizione

Composizione delle bacche di ginepro

Le bacche contengono: resine, pectine, zuccheri invertiti (soprattutto nelle bacche di ginepro esiccate), inosite, olio volatile e juneprina (o gineprina); lasciano circa il 3-4% di ceneri.

Da evidenziare, più nel dettaglio, la presenza di:

  • Olio essenziale ricco di: pinene, sabinene, candinene, mircene, terpinen-4-olo. Nota: se lasciato riposare, deposita in finissimi cristalli aghiformi a base di stearopteni di ginepro o canfora di ginepro;
  • Tannini;
  • Diterpeni;
  • Proantocianidine;
  • Flavonoidi;
  • Diterpeni;
  • Resine;
  • Monosaccaridi.

Olio Essenziale

Cos'è l'olio essenziale di ginepro?

L'olio essenziale di ginepro è un liquido oleoso ottenuto per distillazione dalle bacche sminuzzate. Inoltre, mediante la lavorazione con acqua e concentrazione sottovuoto dei residui, è anche possibile ricavarne gli estratti di ginepro.

Qualità dell'olio essenziale di ginepro e resa di estrazione

La resa nella distillazione dell'olio essenziale è parecchio eterogenea tra le varie qualità di ginepro. Quella italiana (soprattutto dal crinale appenninico) è considerata tra le più sopraffini e contiene fino all'1,5% (più spesso l'1%) di olio essenziale. Paiono maggiormente redditizie le varietà bosniaca e francese, con il 2%, mentre quella germanica (meno redditizia) è probabilmente la più pregiata.

Descrizione dell'olio essenziale di ginepro

L'essenza di ginepro è un liquido dal colore verde sbiadito, tendenzialmente instabile, che inacidisce/irrancidisce molto rapidamente. L'odore ricorda vagamente la trementina, mentre il gusto è balsamico, piccante ed amaro.

Impiego e cenni di proprietà dell'olio essenziale di ginepro

L'olio essenziale di ginepro nacque per impiego aromatico nella liquoreria. Oggi se ne conosce anche una certa funzione officinale. Per la medicina interna, l'olio essenziale dimostra buone proprietà diuretiche, stomatiche e come carminativo. Ad uso topico, invece, si adopera prevalentemente per le sue qualità revulsive. È utilizzato internamente come stomachico, diuretico e antielmintico; esternamente come disinfettante e revulsivo. L'olio essenziale di ginepro ha anche un ampio utilizzo nell'aromatizzazione gastronomica delle salse, delle carni e aceti aromatici.

Indicazioni

Indicazioni delle bacche di ginepro

Le bacche di ginepro e l'olio essenziale vengono utilizzati in fitoterapia – talvolta solo nella medicina popolare – come rimedio per:

Di seguito cercheremo di capire meglio quali di queste indicazioni hanno un fondamento scientifico e quali invece sono da ignorare.

Proprietà

Proprietà delle bacche di ginepro

Le proprietà più importanti, effettivamente dimostrate, delle bacche di ginepro sono:

  • Antidispeptica: migliora, in senso lato, la digestione, soprattutto nel primo tratto ovvero quello di permanenza gastrica;
  • Diuretica: aumento della filtrazione renale e della secrezione urinaria;
  • Favorente la contrattilità della muscolatura liscia, soprattutto dell'utero e abortiva;
  • Antimicrobica: sia verso batteri, sia verso funghi.

Pazienti affetti da patologie reumatiche dichiarano che, usando olio essenziale di ginepro per via topica, applicato con frizioni sulla zona interessata, si possa godere di un miglioramento della sintomatologia. Nota: questo non riguarda l'assunzione per bocca, la quale non esercita alcun effetto sui problemi di natura reumatologica.

Nonostante l'indiscutibile effetto antimicrobico, non è dimostrato che l'assunzione di bacche di ginepro possa ridurre le malattie dell'apparato urinario come la cistite. Diverso è nell'applicazione ad uso topico, nella quale si evince una certa funzione antisettica.

Per maggiori informazioni leggi anche: Ginepro in Erboristeria: Proprietà del Ginepro.

Lo Sapevi che…

La cenere di legno di ginepro è considerata una delle principali fonti di calcio nutrizionale per le tribù Navajo, che non bevono latte; per questo è un ingrediente fondamentale dei comuni piatti a base di mais.

Modalità d’Assunzione

Modalità d'assunzione delle bacche di ginepro

Le bacche di ginepro si possono usare fresche o secche, intere – soprattutto in cucina – o ridotte in polvere – in capsule; a scopo fitoterapico, alcuni preferiscono utilizzare l'olio essenziale ma si tratta di un prodotto molto concentrato.

Un'altra forma di assunzione delle bacche di ginepro è con le bevande, in particolare: tisane, infusi, decotti e succhi. Per maggiori informazioni leggi: Ginepro nelle Tisane. Vedi anche: Tisana diuretica con Ginepro, Asparago e Gramigna.

Posologia

Quante bacche di ginepro assumere?

Usando le bacche di ginepro in cucina soprattutto come spezia da rimuovere, ben pochi conoscono la giusta posologia di questo condimento. È per lo più sufficiente adottare un pizzico di buon senso.

Ciò nonostante, superando la dose di 2-10 g di bacche essiccate – che corrisponde a 20-100 mg di olio essenziale – aumentano le probabilità che l'ingestione di bacche di ginepro essiccate possa dare origine ad alcuni effetti collaterali. Di seguito li vedremo più nel dettaglio.

Interazioni

Interazioni delle bacche di ginepro

Non si conoscono interazioni di sorta tra le bacche e/o l'olio essenziale di ginepro e o farmaci ad oggi in uso; d'altro canto, non è da escludere che possa interferire con l'azione terapeutica di diuretici e ipoglicemizzanti orali.

Controindicazioni

Controindicazioni delle bacche di ginepro

L'olio essenziale e le bacche di ginepro non sono privi di controindicazioni; al contrario, sembra che le potenziali reazioni avverse possano risultare anche di grave entità.

Si raccomanda di evitare le bacche di ginepro in caso di:

Effetti Collaterali

Effetti collaterali delle bacche di ginepro

Gli effetti collaterali più gravi, quindi più temuti, legati all'assunzione di bacche di ginepro sono:

  • Reazione allergica sistemica con shock anafilattico;
  • Convulsioni;
  • Danno renale o aggravamento di una patologia preesistente;
  • Contrazioni uterine, che possono anticipare il parto rendendolo prematuro.

Va comunque specificato che si tratta di eventualità molto rare, legate per lo più ad iperdosaggio e/o ad uso prolungato.

Più frequenti e meno rari gli effetti collaterali che riguardano il contatto con le bacche di ginepro o l'olio essenziale, che possono dare origine a: irritazione, bruciore, arrossamento e gonfiore.