COLPO DI PISTOLA

NAPOLI – Hanno colpito una veranda al primo piano e la cornice di una finestra al terzo piano. Di nuovo una stesa a Napoli.

Questa volta non è il centro storico il teatro della sparatoria, ma Ponticelli, periferia orientale dove alle 6.30 di questa mattina i soliti malviventi sono entrati in azione.

Proiettili sparati all’indirizzo dell’edificio al civico 266 d via vera lombardi.

Uno ha colpito la finestra di una veranda al primo piano, un altro invece ha centrato la base di una finestra al terzo piano della stessa palazzina popolare.

Solo per un caso fortuito nessuno, all’interno delle abitazioni, è stato colpito.

3 i bossoli di arma semiautomatica trovati dai carabinieri della compagnia Poggioreale sull’asfalto. Il fenomeno della stesa ancora una volta sotto la lente degli inquirenti.

Bande di giovani in sella a scooter di grossa cilindrata che sparano. Un modo per affermare il predominio criminale sul territorio, dicono da sempre procura di napoli e forze dell’ordine.

“Siamo di fronte ad un’ondata di recrudescenza criminale dai contorni inquietanti.

La camorra sta rialzando la testa. Le manifestazioni di forza per il controllo del territorio, le intimidazioni ai commercianti e le rapine nei negozi sono sintomatiche di una situazione critica”.

Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli.

“In tanti hanno fatto ironia quando si parlava di aggressione camorristica contro Gino Sorbillo dopo l’esplosione di una bomba dinanzi alla sua pizzeria. I fatti degli ultimi giorni stanno alzando il velo su quello che sosteniamo da tempo: a Napoli è in corso una nuova stagione criminale, con gruppi che non si fanno scrupolo a far esplodere ordigni e a sparare per le strade”.

“Ora occorrono risposte rapide ed efficaci. Bisogna prendere atto che alcune misure, come la presenza dei militari dell’operazione ‘Strade sicure’, non hanno sortito effetti. E’ evidente che serve ben altro. Il ministro Salvini ha promesso l’invio di nuove unità e di maggiori risorse per il controllo del territorio.

Tenga fede a quanto affermato in tempi brevi. Allo stesso modo gli amministratori locali, la politica e la società civile facciano il massimo per contrastare la prepotenza criminale. Napoli non può permettersi di tornare ai tempi delle guerre di camorra degli anni Ottanta”, conclude Borrelli.

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