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Attualità Nazionale

Risorse dei sequestri mafiosi per lotta ad abusivismo. Croatti (M5S): processi virtuosi

In foto: Marco Croatti
Marco Croatti
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 7 lug 2018 19:55 ~ ultimo agg. 19:57
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L’intenzione del Governo di utilizzare i proventi dei beni incamerati dai sequestri di mafia per  rendere più incisiva l’azione di pattugliamento e controllo di spiagge contro l’abusivismo è un processo virtuoso per combattere la contraffazione che “significa illegalità economica e finanziaria. Sfruttamento del lavoro nero e irregolare, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.” Lo dice il senatore riminese del Movimento 5 Stelle Marco Croatti secondo cui “fondamentale e prioritaria sarà naturalmente la collaborazione dei cittadini“. Ad erogare le risorse ai comuni saranno le Prefetture dopo che i proventi ottenuti dai sequestri mafiosi saranno convertiti nel Fondo Unico Giustizia.

L’intervento del senatore Marco Croatti

Stando alle cifre diffuse da fonti ufficiali il giro d’affari della cosiddetta “industria del falso” ammonterebbe nel nostro Paese a quasi 7 miliardi di euro. Con un mancato introito per l’erario (e quindi per tutti i cittadini) di diversi miliardi di euro, secondo uno studio del Censis.

In Italia il fenomeno contraffazione è percepito come di una sorta di “ammortizzatore sociale” che consente a persone indigenti di avere una qualche forma di sostentamento, allontanandole da altre forme di delinquenza.
In realtà l’universo “contraffazione” è un fenomeno gestito in modo imprenditoriale da gruppi criminali organizzati che manovrano e sfruttano proprio le fasce più deboli e bisognose.

Si deve innestare un processo virtuoso, per non alimentare il mercato della contraffazione, in cui il Governo sia al fianco del cittadino.

Proprio per questo il Governo Conte ha presentato un piano che prevede l’utilizzo di risorse di recupero dal FUG (Fondo Unico Giustizia). Una scelta che lancia un messaggio chiaro e significativo alle organizzazioni malavitose.

Fondamentale e prioritaria sarà naturalmente la collaborazione dei cittadini. Nel contempo, le Prefetture da adesso erogheranno ai Comuni risorse provenienti da sequestri ai mafiosi, convertiti nel Fondo Unico Giustizia, che serviranno a pagare gli straordinari agli agenti di polizia locale, rendendo quindi più efficace e incisiva l’azione di pattugliamento e controllo di spiagge e di altri luoghi sensibili nei territori coinvolti in questa erogazione.

Contiamo che la vicinanza del Governo su temi di etica e buona pratica possano coinvolgere il cittadino in un percorso di riconversione di usi e pratiche diventate quasi “normali” da vedere nel nostro Paese, ma che sono illegali e rafforzano le mafie.

Questo è il Governo del cambiamento, che vuole adoperarsi per ricucire la frattura tra Istituzioni e cittadini. E per questo, se si chiede un cambio di marcia etico alle persone, il primo esempio deve arrivare proprio dalle azioni della politica.
Forse questo è solo un piccolo passo, ma di certo stiamo camminando, al fianco dei cittadini, nella direzione giusta.