L’appello della “sinistra europea” che preme per l’asse PD-M5S

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-03-12

«Dunque noi osiamo dirlo apertamente. Pensiamo che il Partito democratico debba tentare un negoziato con M5S e Liberi e Uguali»: scrivono Barbara Spinelli e Pascal Durand

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Ieri l’ADN Kronos scriveva che oggi sarebbe stato lanciato un appello della “sinistra europea” per un asse PD-M5S allo scopo di spingere a una collaborazione tra Dem e pentastellati. L’appello dovrebbe raccogliere adesioni trasversali, ma per quanto riguarda il PSE, ovvero il gruppo europeo del PD, si limita a singoli parlamentari mentre secondo le indiscrezioni dovrebbe scendere in campo l’Alde, che però bocciò l’ingresso nel loro gruppo dei pentastellati un anno fa. Oggi la prima firmataria dell’appello, Barbara Spinelli, insieme all’eurodeputato verde Pascal Durand, fa pubblicare il suo richiamo dal Fatto Quotidiano:

Quando il 13 marzo Matteo Renzi ha annunciato le sue dimissioni dalla guida del Partito democratico dichiarando che il posizionamento naturale del Pd sarà ora all’opposizione, ha incitato i sostenitori del negoziato con il Movimento Cinque Stelle a esprimersi apertamente. E dunque noi osiamo dirlo apertamente. Pensiamo che il Partito democratico debba tentare un negoziato con M5S e Liberi e Uguali.

NOI, FIGLI di militanti antifascisti, di chi ha resistito all’oppressione e all’odio, noi che ricordiamo ciò che i nostri genitori ci hanno raccontato: che il fascismo si alimenta sempre della codardia e della rassegnazione degli altri, oltre che dell’ostinazione a preservare, sia pure momentaneamente, l’illusoria purezza della loro immagine.

barbara spinelli
Foto da: Flickr

Noi, con l’umiltà e la gravità che ci conferisce il nostro mandato europeo, al servizio di 500 milioni di cittadine e cittadini europei, vi chiediamo dimettere per un istante da parte le posture e petizioni di principio, i calcoli elettorali o le valutazioni d’immagine e di tentare tutto ciò che è in vostro potere per permettere all’Italia di dotarsi di un governo nel quale l’estrema destra non avrà posto.

VOI NON SIETE obbligati a voltarvi dall’altra parte. Avete la capacità concreta di costruire nelle prossime settimane l’alternativa a un governo che aprirebbe le porte al nazionalismo, al razzismo, alla xenofobia. Forse non avrete successo. Ma avete la facoltà di tentare. E le radici filosofiche e politiche del Partito Democratico rendono questa facoltà un dovere. Cari amici del Partito democratico, ci sono scenari ben peggiori di quello, indicato da Renzi, di divenire “la stampella di un governo anti-sistema”. Potreste diventare il predellino di un governo neo-fascista.

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